Estero

Consegnati i documenti dell’Amministrazione Trump al Comitato 6 gennaio

Giovedì scorso, il Comitato bipartisan ristretto della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, una Commissione composta dal presidente Bennie Thompson e da otto membri, che indaga sull’attacco del Campidoglio del 6 gennaio 2021 da parte di sostenitori estremisti dell’ex presidente, ha ricevuto dalla National Archives and Records Administration i documenti della Casa Bianca dell’Amministrazione Donald Trump.

La Commissione della Camera per la supervisione aveva inviato recentemente una lettera agli Archivi Nazionali esponendo una serie di richieste di documenti necessari per determinare se l’ex presidente abbia violato le leggi federali sui registri dei visitatori quando ha portato 15 scatole di documenti della Casa Bianca nella sua residenza di Mar-a-Lago in Florida dopo aver lasciato la carica.

La scoperta delle informazioni riservate nella residenza di Trump ha suscitato richieste al Dipartimento di Giustizia di indagare sull’ex presidente. La legge impone che i documenti presidenziali siano di proprietà del governo degli Stati Uniti e non di proprietà del presidente. L’occultamento o la distruzione intenzionale è punibile con una reclusione fino a tre anni dopo la condanna.

Il Comitato ha bisogno di ulteriori documenti e informazioni disponibili per indagare sull’intera portata di questa condotta che ha portato al fallito tentativo di fermare la certificazione della vittoria elettorale di Joe Biden nel 2020, e determinare quali potenziali riforme legislative potrebbero essere necessarie per garantire la conservazione dei documenti presidenziali.

Tra gli elementi richiesti c’è un resoconto dettagliato del contenuto delle scatole recuperate a Mar-a-Lago che Trump aveva tentato di distruggere. Alcune informazioni riservate erano tra gli oggetti portati da Trump nella sua casa in Florida e alcuni documenti recuperati erano strappati e rimessi insieme.

I documenti consegnati, che riguardano anche quelli dell’ex vicepresidente Mike Pence, comprendono i messaggi inviati tramite account non ufficiali di messaggistica e telefoni personali non sorvegliati, da coloro che si trovavano nell’orbita di Trump.

Diversi tribunali, inclusa la Corte Suprema degli Stati Uniti, si sono pronunciati contro gli sforzi dell’ex presidente di bloccare il rilascio dei vari documenti al Comitato, e inoltre il presidente Biden ha respinto la sua affermazione secondo cui i documenti erano soggetti a privilegi esecutivi, vista la necessità impellente del Comitato.

Più di 725 persone sono state accusate di aver avuto un ruolo nell’attacco del Campidoglio che ha provocato la morte di cinque persone e il ferimento di oltre 100 agenti di polizia. Altri quattro poliziotti si sono in seguito suicidati. Il Comitato ha reso pubblico più di 80 citazioni in giudizio, tra le quali molte emesse ai principali aiutanti e alleati di Trump, e ha intervistato quasi 600 testimoni raccogliendo informazioni dai social media e da altre società di telecomunicazioni.

Il Comitato, proprio giovedì, ha citato in giudizio Kimberly Guilfoyle, emettendo nei sui confronti un mandato di comparizione per atti e testimonianze nell’ambito delle indagini. Esistono prove che la signora Guilfoyle era in contatto diretto con persone chiave e che abbia raccolto fondi per la manifestazione immediatamente prima del violento attacco al Campidoglio, alla quale ha anche partecipato.

La Guilfoyle, personaggio televisivo e consigliera dell’ex presidente, nonché fidanzata di Donald Trump Jr., ha incontrato l’ex presidente e i membri della sua famiglia nello Studio Ovale la mattina del 6 gennaio 2021 quando Trump ha parlato per l’ultima volta per telefono con il vicepresidente Pence prima della sessione congiunta del Congresso per la certificazione dei risultati elettorali. Il comitato l’accusa di aver avuto un ruolo chiave nell’organizzare quell’evento.

MK

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