La guerra “sarà sanguinosa, si combatterà, ma si concluderà definitivamente con la diplomazia”, ha detto il leader ucraino
Volodymyr Zelensky non sembra deciso ad arrendersi, al contrario, annuncia “un conflitto sanguinoso” nel quale “si combatterà”, aggiungendo poi, subito dopo, che “ci sono cose che potremo realizzare solo al tavolo delle trattative”. Peccato che, al momento, però, i negoziati tra Kiev e Mosca siano ufficialmente interrotti.
“Molto” ha consluso Zelensky “dipenderà dal fatto che i russi salvino o meno “la vita dei combattenti del battaglione Azov, a Mariupol. Ora che la città è stata presa dai russi, infatti, “molto” come ha spiegato Zelensky “dipende dai risultati dello scambio di prigionieri che deve coinvolgere i combattenti usciti dall’acciaieria di Azvostal.
Il webinar internazionale “R.D. Congo–Rwanda: The Fragile Truce – What Lies Beneath” si propone come…
Francesco Forgione nacque nel 1887 a Pietrelcina, un piccolo paese contadino del Sud Italia. Era…
L'imperatore Tiberio morì il 16 marzo del 37 d.C. nella sua villa a Miseno, nei…
L'occupazione giapponese di Singapore terminò il 12 settembre 1945, dopo la resa ufficiale del Giappone…
Il libro di Simone Ortolani " Davvero Sangue", edito da Fede e Cultura, analizza la…
Germania, un rapper contro la guerra: il caso FiNCH e il tabù del dissenso sul…
This website uses cookies.