Estero

Un aereo cargo ucraino carico di armi si è schiantato in Grecia


Un aereo cargo Antonov AN-12BK, registrazione UR-CIC, che effettuava sabato notte il volo MEM-3032 da Niš, Serbia, ad Amman, Giordania, era in volo a circa 6’500 metri di altitudine sul Mar Egeo quando ha cominciato a perdere quota.

L’equipaggio, composto da otto membri tutti cittadini ucraini, ha subito avvisato l’aviazione civile greca di un problema ad uno dei quattro motori turbo elica, virando subito dopo verso terra in Grecia. Il pilota ha tentato di effettuare un atterraggio di emergenza presso il vicino aeroporto di Kavala, situato nella periferia della Macedonia orientale e Tracia, ma ha tagliato una linea elettrica e si è schiantato esplodendo nel terreno agricolo a circa 32 chilometri a ovest dell’aeroporto, in un campo aperto vicino al villaggio di Paleochori Kavala.  

Le squadre di soccorso non hanno trovato sopravvissuti. Il contatto radio è stato perso durante l’avvicinamento a Kavala.

Il grande aereo trasportava armi dalla Serbia al Bangladesh, oltre 11 tonnellate di prodotti militari di fabbricazione serba, comprese mine terrestri. Avrebbe dovuto fare scalo per rifornimento ad Amman in Giordania, Riyadh in Arabia Saudita e ad Ahmedabad in India, prima di raggiungere la sua destinazione finale di Dhaka, la capitale del Bangladesh.

Alcuni testimoni a terra, hanno visto l’aereo prendere fuoco mentre era ancora in volo. Il fuoco pare si sia esteso dal motore di un’ala. Da un video ripreso in diretta da un testimone, si vede l’aereo in fiamme perdere quota ed esplodere in una enorme palla di fuoco al momento dell’impatto.

Ai residenti della zona, entro i due chilometri dal punto in cui è caduto l’aereo, è stato consigliato di stare lontano dall’area e di rimanere in casa con finestre e condizionatori chiusi, in quanto le autorità greche non sono a conoscenza se l’aereo trasportasse sostanze tossiche pericolose. Le misure aeree non hanno mostrato nulla, ma “fumo e calore intensi, oltre ad una sostanza bianca che riconosciamo”, così come ha dichiarato il comandante dei vigili del fuoco della Grecia settentrionale, Marios Apostolidis, non hanno consentito di continuare a rimanere in campo senza il permesso di una squadra speciale delle forze armate.

Due vigili del fuoco sono stati portati in ospedale questa mattina con problemi respiratori a causa dei fumi tossici. È previsto nelle prossime ore il sorvolo di un drone militare sul sito, per permettere agli specialisti dell’esercito e della Commissione greca per l’energia atomica di fare le verifiche.

L’aereo operava per conto della compagnia ucraina Meridian Ltd, in linea con il diritto internazionale disponendo di tutti i relativi permessi. Finora Meridian non ha mai avuto alcun collegamento con la guerra in atto in Ucraina.

MK

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