Negli scorsi giorni gli inquirenti della Polizia hanno fatto luce sulla vicenda che ha visto un 49enne svizzero sparare al proprio figlio 22enne. Il motivo del folle sarebbe finanziario: il padre infatti sospettava che il figlio avesse sottratto 70mila franchi dalla casa della nonna, entrando da una finestra. I soldi costituivano l’eredità del 49enne, mentre il figlio era sempre alla ricerca di mezzi per sopravvivere e per poter comprare la droga. Il ragazzo infatti è da anni tossicodipendente. Al momento il giovane non è più in pericolo di vita ma le sue condizioni rimangono gravi.
Il grave fatto di sangue è avvenuto dopo che il padre aveva cercato il figlio per ben tre giorni, in seguito alla denuncia sporta dalla nonna. Lo ha cercato in tutti i luoghi in cui era solito andare quando era fuori casa e aveva portato il fucile “per spaventarlo”, secondo alcune fonti, per “dargli una lezione”, ma di certo non per sparargli. Il colpo però è partito e ora l’uomo dovrà rispondere di tentato assassinio, subordinatamente tentato omicidio e infrazione alla legge federale sulle armi. Lo ha deciso la procuratrice pubblica Margherita Lanzillo.
Per ora l’uomo si trova nel carcere giudiziario La Farera e vi potrà rimanere per tre mesi, estendibili per esigenze di indagine qualora si rendesse necessario. Nei prossimi giorni anche la madre e la nonna del ragazzo saranno sentite dagli inquirenti.
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