Primo piano

La metamorfosi europea

 DI FRANCESCO PONTELLI, economista – il Nuovo Giornale Nazionale – febbraio 2023

Il mandato elettorale anche europeo rappresenta una  delega espressa dagli elettori ai propri rappresentanti i quali , indipendentemente dal proprio orientamento ideologico o politico , non dovrebbero mai anteporre le logiche di schieramento  alle legittime aspettative come agli interessi dei propri elettori. 

Molti non hanno ancora compreso come uno degli effetti più devastanti determinati  dalla Brexit venga rappresentato dalla perdita per L’ Unione Europea del  sano pragmatismo anglosassone , determinandone automaticamente  un vero e proprio default culturale,  il cui posto è stato occupato da una melassa ideologica ambientalista la cui prima funzione è quella di giustificare la propria stessa esistenza. 

I diversi rappresentanti degli elettori europei si dimostrano , infatti, incapaci di arginare questa deriva ambientalista  la quale deflaghera’ all’interno del nostro sistema economico il quale risulta ancora in ginocchio per la sintesi della conseguenze attribuibili alla pandemia come a guerra ucraina.

Mentre ancora oggi non risultano chiari gli scenari e tantomeno le strategie attraverso le quali si possa porre fine al conflitto ucraino,  e quindi così offrire uno scenario di stabilizzazione e di prospettiva economica e politica , un’altra guerra ideologica viene importata all’interno del nostro paese. 

I responsabili di questo nuovo scenario bellico sono  rappresentati  da quelle forze politiche “popolari e progressiste” anche  italiane  le quali,  dopo un nefasto accordo politico ,  hanno deciso di chiedere un innalzamento della classe target per gli edifici  rispetto a quanto proposto dalla Commissione europea all’interno della transizione ecologica. 

Non sazi della propria totale marginalità, e  solo per giustificare la propria esistenza , questi  si adoperano per l’avvio di un’altro evento disastroso per il nostro paese stabilendo un vero e proprio distacco ed una conseguente frattura insanabile tra le realtà nazionali e quella europea.

Da europeista devo assistere al processo di annientamento e negazione stessa  dei principi ispiratori   europei,  ormai sostituiti  da un perverso processo di realizzazione di una diversa entità politica ed etica, lontana anni luce dalle realtà economiche e politiche degli stati che la compongono. 

Anche se democraticamente eletti i rappresentanti parlamentari ed istituzionali di questa Unione Europea ,  esattamente come uno stato etico e pretotalitario , si dimostrano assolutamente incapaci di adattare il proprio delirio ideologico alla situazione storica ed economica dell’ultimo triennio.

In questo modo viene definita la  metamorfosi europea   la quale determina il profilo dei veri nemici del popolo italiano e della nostra nazione.

Relatore

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