Estero

Il rapporto tra Cina e Russia è tutt’altro che alla pari

La visita del presidente cinese Xi Jinping a Mosca è servita a saldare i legami tra i due paesi in mezzo al crescente isolamento della Russia da parte dell’Occidente. Una Cina forte che sostiene una Russia debole. Questo è quanto emerso dai vistosi incontri tra i due leader.

La ricerca di un maggior potere di Putin in Europa, lo ha reso in realtà più debole. La Russia cadrà sempre più sotto l’influenza della Cina, a meno che la guerra con l’Ucraina porti ad una svolta tale che un leader di tendenza occidentale sostituisca Putin.

Xi Jinping e Putin, hanno affermato radicalmente il loro allineamento su una serie di questioni, condividendo una forte sfiducia nei confronti degli Stati Uniti. Non c’è dubbio che il presidente cinese vuole sviluppare il suo rapporto con Mosca. L’incontro si è concluso con una dozzina di accordi che rafforzano la cooperazione in vari settori, dal commercio alla tecnologia, per portare avanti in un ordine mondiale che contrasta quello che vedono guidato dagli USA e dai suoi Paesi alleati democratici.

La visita dunque era di enorme importanza per il Cremlino. Difatti, al presidente cinese è stato risparmiato la diplomazia a lungo tavolo riservata ai leader europei che si sono recati a Mosca nel vano tentativo di impedire la guerra, stendendo al contrario un tappeto rosso apparentemente infinito e con molto sfarzo.

Non c’è stato nessun percorso significativo per l’Ucraina, l’incontro non ha portato a una svolta nella risoluzione della guerra. Entrambi i due leader hanno chiesto la cessazione delle azioni da parte dell’Occidente che portano ad aumentare le tensioni e prolungare la guerra. Il presidente cinese non ha riconosciuto il fatto che l’invasione militare della Russia sia la causa della violenza in corso e della crisi umanitaria.

La strategia cinese per la Russia è incentrata su un piano di pace che propone un accordo di cessate il fuoco per congelare quello che la Russia ha guadagnato dall’invasione militare.

Non è ancora sicuro se Xi Jinping si recherà in Ucraina per parlare con il presidente Zelensky, ma se l’Ucraina dovesse rifiutare un cessate il fuoco, la Cina potrebbe adottare misure di salvataggio più dure, come offrire armi e munizioni alla Russia per livellare il campo di gioco e provare anche a mobilitare nazioni come l’India, il Sud Africa e il Brasile per mettere pressione all’Ucraina.

Per gli Stati Uniti il ruolo emergente di Xi Jinping come leader di un blocco eurasiatico rischia di diventare un problema concreto.

La Russia ha perso i mercati energetici in Europa per questa invasione, e dipenderà quindi sempre di più dalla domanda della Cina e di altri clienti asiatici, proprio dove l’influenza economica della Cina cresce ogni anno. Il recente atteggiamento della Cina con l’utilizzo di mezzi militari ed economici nello spazio, nel cyber, nella robotica e nell’intelligenza artificiale, farà impallidire la Russia nei prossimi anni. L’Ucraina dal canto suo, sa che deve essere molto diplomatica nei suoi rapporti con il principale alleato di Putin.

Zelensky ha buone ragioni per non irritare i cinesi. Deve mantenere la Cina come investitore, dato che è probabile che possa giocare un ruolo nell’aiutare il paese a ricostruirsi dalla devastante guerra, e deve mantenerla come partner commerciale e potenziale intermediaria, al posto di respingerla correndo il rischio che il presidente Xi Jinping approvi importanti esportazioni di armi a favore delle forze russe.

MK

Recent Posts

La blasfemia è un diritto! Lo affermano i Liberi Pensatori – Oggi è il giorno

Ricorre oggi, 30 settembre, la giornata internazionale del diritto di blasfemia. Noi pubblichiamo anche questo…

3 ore ago

Per i novant’anni di Guido Ceronetti – di Orio Galli

Pubblicato nel CdT e riproposto con il consenso dell'Autore Non so Non so quanti di…

4 ore ago

Le vetrate di Barbara Farabecoli. Testimoniare Dio nell’arte odierna

E’ ancora possibile oggigiorno fare arte sacra? Le maestose vetrate e le opere monumentali quest’artista…

5 ore ago

Lo sdegno di Israele contro Günter Grass, ora “persona non grata”

2012 La pubblicazione della poesia “Was gesagt werden muss” (Ciò che deve essere detto) del…

8 ore ago

“Cavie nelle gabbie” – Una poesia di Daniela Patrascanu

Daniela Patrascanu, una pittrice e poetessa rumena che ha vissuto per parecchi anni in Toscana…

8 ore ago

“Paesaggio musicale” di Angela Bucco – Una mostra dove s’intersecano pittura e poesia

Paesaggio musicale Poesia realtà non adorna di gemme anima nuda fluisce nell'acqua verde così finché…

9 ore ago

This website uses cookies.