Cultura

Incisioni maledette nelle tombe romane di Viminacium

dal portale www.blognews24ore.com

Tavolette in oro e argento con incise invocazioni di maledizione sono state rinvenute durante uno scavo archeologico nel sito romano di Viminacium, in Serbia. La località era stata un’importante città dell’impero romano e capitale della provincia della Mesia.

Gli antichi romani usavano queste tavolette per maledire i vicini, i famigliari, gli amori contrastati, ecc. La maledizione avveniva attraverso l’incisione di invocazioni e preghiere agli dei, ai demoni e alle forze occulte. Le tavolette sono scritte in greco e in latino, ma includono anche un linguaggio e simboli sconosciuti. Gli archeologi ritengono si tratti di un linguaggio inventato dalle persone che hanno fabbricato le tavolette, affinchè il messaggio fosse decifrato solo dai demoni e dagli dei.

Si tratta di una scoperta importante, in quanto sinora questo genere di iscrizioni era stato rinvenuto solo su tavolette di piombo, un materiale assai meno prezioso. L’utilizzo dell’oro e dell’argento può far pensare che a Viminacium si conducesse una vita lussuosa.

L’archeologo Miomir Korac ha spiegato che, abitualmente, nelle tombe romane non venivano introdotti oggetti in oro. Korac sottolinea come sia interessante notare che, ancora oggi, gli abitanti di questa parte della Serbia sono conosciuti per essere persone molto superstiziose. Aggiunge che “divinità in contraddizione tra di loro venivano invocate attraverso queste tavolette, come se oggi si invocasse al contempo Cristo e l’Anticristo, oppure Cristo e divinità pagane.”

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