Primo piano

Un eroico tentativo di superare l’esclusione ma… gli LGTBQ+ ?

Al Festival di Locarno un involontario errore. Un appello al ConsIglio di Stato.

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Lo scrivente chiede il permesso di non esprimersi.

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Stimati Colleghi del Gran Consiglio,

stimati rappresentanti della stampa,

il 9 agosto siamo invitati alla serata del Locarno Film Festival dedicata ai parlamentari del Canone Ticino.

In quell’occasione vi invito a fare sentire le vostre cortesi critiche contro la decisione di abolire il premio ai migliori attrice e attore, espressione involontaria di quella pericolosa  «cancel culture» che non ci appartiene.

Tutti noi parlamentari dobbiamo essere in prima fila per combattere qualsiasi discriminazione basata sull’orientamento sessuale. Ce lo impone innanzitutto, oltre che la nostra coscienza, la Costituzione svizzera (art. 8 cpv. 2) e il popolo che il 9 febbraio 2020 ha approvato a grande maggioranza una speciale norma penale.

La decisione negativa del Locarno Film Festival costituisce uno sgradevole passo indietro.

Sicuramente in buona fede, il Direttore artistico ha creduto di fare una scelta progressista.

Lui stesso ha ribadito «il suo impegno per una cultura dell’inclusione».

Ma non si fa «inclusione» praticando l’«esclusione».

Se si vuole includere anche le persone di un altro orientamento sessuale, bisogna avere il coraggio di includere nelle distinzioni ufficiali anche uno o più premi per gli artisti di cultura LGBTQ+.

L’abolizione del premio ai Cisgender (cioè all’attrice e all’attore) è quindi frutto di una involontaria ipocrisia.

Per questo invito il Consiglio di Stato a tagliare simbolicamente di 1’000 franchi il sussidio al Festival.

Sono sicuro della buona fede e delle ottime intenzioni della direzione e del Presidente Marco Solari, verso il quale nutro da sempre una grande stima e amicizia per tutto quello che ha fatto in numerosi anni per il nostro cantone e per il Festival di Locarno.

Convengo che la questione è delicata, e è facile inciampare nel tappeto. Tuttavia gli ideali vanno difesi con coraggio, anche se inizialmente si subisce il dileggio.

Con i migliori saluti.

TUTO ROSSI

Relatore

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