Mi accoglie Lina Kazlauskaite, arrivata a Lugano dalla Lituania. Con lei l’artista, abilissima creatrice di bambole in esemplari unici, alla quale pongo alcune domande.
Julia Kataya Proverò a rispondere alla sua domanda indirettamente. Big Eyes è un film del 2014 diretto da Tim Burton con protagonisti Amy Adams e Christoph Waltz. La pellicola narra la vera storia di Margaret Keane, una pittrice degli anni cinquanta e sessanta, che è diventata famosa con certi suoi dipinti molto strani, in cui tutti i personaggi rappresentati hanno occhi sproporzionatamente grandi e tristi. La sua arte per molto tempo non è stata capita ma poi è arrivato il successo. Alla fine quell’artista (e femminista) ha fatto una rivoluzione nel mondo dell’arte. Le opere d’arte non sono sempre immediatamente comprensibili dalla società.
JK Le mie ultime bambole le ho create per la collezione “Figlie del mio cuore”, e lo sono veramente!Ho elaborato un progetto che si compone di ben 18 bambole. L’ispirazione mi è venuta dai miti e dalle leggende magiche. Il mistero è una sorgente inesauribile di ispirazione per un artista. Un progetto molto impegnativo anche sul piano filosofico. Ho allestito già varie mostre: a Venezia, a Monte Carlo, a Lugano (a Palazzo Mantegazza, al Tasis, al Palazzo dei Congressi, ecc.). Il 7 aprile in occasione del Gala dedicato a David Bowie esporrò tre quadri e una bambola, tutti ispirati a questo grande e indimenticabile personaggio dello show business.
JK La procedura suddivisa nelle sue varie fasi (ognuna delle quali richiede da diverse ore a diversi giorni) è la seguente:
• eseguire lo schizzo
• creare un modello in argilla
• fabbricare stampi per la colata di gesso o di argilla
• eseguire la colata
• levigare e lucidare i pezzi
• mettere i pezzi in forno (alcuni tipi di plastica stampata non richiedono torrefazione);
• assemblare la bambola (istallazione di cerniere e ganci)
• fare una lista dei prodotti;
• rifinire (vestiti, parrucche, accessori, supporto, sedia)
… e la bambola alla fine, dopo molto lavoro, è pronta!
JK Ma perché è un personaggio mitico, che ho ammirato immensamente! Per lui ho creato un’esclusiva bambola di porcellana in stile « Rock ». È già stata esposta nel gennaio di quest’anno alla galleria Carré Doré di Monte Carlo… e sarà nuovamente esposta – come ho detto – il 7 aprile al Casinò di Campione. Il trucco sul volto del Divo rappresenta il famoso fulmine “bowesco” placcato di foglie d’oro, mentre il fragile corpo della bambola è avvolto nell’abito nero di seta. La scelta del colore fatta dall’artista in questo caso potrebbe sembrare simbolica. E non ho voluto far mancare lo strumento preferito dal musicista – la chitarra in miniatura. Creare questa “bambola Bowie” è stata un’esperienza entusiasmante!
JK La sua domanda non mi sorprende! Stavo appunto pensando alla possibilità di creare una serie di bambole abbigliate nello stile del XXI secolo…
JK Mah, in un certo senso lo sono. Le guardi. Non le sembra che siano sul punto di parlare?
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