Primo piano

Farisei, Sadducei, Esseni, sicari ed invasori romani:l’abilità diplomatica del Gesù storico come portatoredi pace in un contesto bellico

di Liliane Tami

Già ai tempi di Gesù le tensioni geopolitiche in medio oriente erano forti:  tra i  romani, i diversi gruppi ebraici e i neonati cristiani i contrasti  erano forti. Gesù, con abile diplomazia e saggezza, è sempre riuscito a parlare con tutti in pace senza scatenare guerriglie.

Oggi le strade terrose del territorio israelo-palestinese sono chiazzate col sangue degli innocenti.

Dal Mar Morto, lungo al Giordano sino al Lago di cafarnao oggi vi è la guerra: carri armati e miliziani, giovani che piangono sulle tombe delle loro amate brutalmente uccise dai guerriglieri durante i festeggiamenti della Festa delle capanne degli scorsi mesi sono gli angosciosi segni del male che agisce sulle rive del nostro Mar Mediterraneo.

Già ai tempi di Gesù la questione geopolitica del medioriente era molto tesa:

Come ci insegnano i Vangeli e le testimonianze dello storico Giuseppe Flavio gli attriti tra il Re Erode, dell’Impero Romano,  e i gruppi ebrei erano molto forti. Gesù, dolce come una colomba ed astuto come un serpete, è sempre riuscito – sino al tradimento di Giuda- a mantenere la quiete tra le parti, senza creare né caos né sommosse politiche.

È’ stato, infatti, un grande predicatore in un cotesto di guerra fredda: grandioso stratega per la pace, ha sempre saputo rispondere alle domande di chi cercava di provocarlo politicamente per aizzarlo da una parte o dall’altra con saggezza e pacatezza. D’altronde il suo, é regno dei cieli, e non certo quello terrestre dei pugnali e delle bombe comprate dai governi grazie alla coltivazione dell’oppio.

Duemila anni fa l’Impero Romano esercitava con prepotenza il dominio su gran parte del Mediterraneo, compresa la Palestina. La regione era sotto il controllo diretto di funzionari romani, ma vi erano molto ebrei che cercavano di vivere in quei loro territori mantenendo le loro usanze e tradizioni. Anche l’ebangelista Matteo lavorava come esattore delle tasse per i Romani, poi si è convertito.

 i principali gruppo ebraici erano:

  • I Farisei, che si prodigavano in una santità, a volte condannata come eccessivamente teatrale e vistosa, discendenti degli asidei. Gesù stesso, in alcuni casi, aveva criticato i loro mantelli troppo vistosi ornat5i di costosi filamenti rossi dicendo che la santità riguarda i cuori e non l’apparenza. I farisei erano circa 6 mila  e volevano vivere separati dagli altri, che ritenevano indegni della santità e peccatori.
  • I Sadducei, i sacerdoti ( Da Saddoq, sacerdote) erano i discendenti dalla stirpe di Sacerdoti del Re Solomone e del Re Davide: dalla lor progenie sono infatti derivati i grandi sacerdoti di Gerusalemme.
  • Gli esseni, che stufi del caos delle città hanno scelto di ritirarsi seguendo uno stile di vita estremamente austero e severo nel deserto nei pressi del Mar Morto, seguendo rigide privazioni come l’astensione totale dal sesso o dal mangiare cibi sofisticati. Il loro fine ultimo era quello di praticare l’ascesi spirituale. Molto interessanti sono i loro testi religiosi ritrovati in Qumram.
  • Gli Zeloti e i Sicari erano pronti a difendere il Dio d’israele sino al martirio e anche con la forza. Gli Zeloti erano i piu’ zelanti e devoti alla legge che erano pronti anche ad usare le armi per difendere i principi della Torà dall’invasore romano, che imponeva invece culti pagani e attività ritenute immorali. Spesso, con i Sicari, organizzavano vere e proprie lotte armate contro agli invasori greci e romani.
  • Gli Scribi ai tempi di Gesù erano esperti della Legge ebraica, incaricati di interpretare, insegnare e preservare le Scritture. Erano considerati autorità religiose e legali all’interno della comunità ebraica. Gli scribi avevano molteplici ruoli: Si occupavano di studiare la Torah (legge ebraica) e i testi sacri, interpretandoli per il popolo e insegnandoli nelle sinagoghe. Esegesi, spiegazione e applicazione pratica delle leggi e dei precetti facevano parte del loro compito. Si impegnavano a mantenere la precisione e l’autenticità delle Scritture, copiandole accuratamente e assicurandosi che la tradizione fosse tramandata fedelmente. Poiché avevano una conoscenza approfondita della legge, spesso fungevano da giudici religiosi o consiglieri legali nelle questioni della legge ebraica. Gli scribi erano spesso associati ai farisei, in quanto molti di loro facevano parte di questo gruppo. Tuttavia, non tutti gli scribi erano farisei e viceversa. Gli scribi potevano appartenere a diverse correnti religiose o essere indipendenti dalle fazioni religiose dell’epoca. Nel contesto dei Vangeli, Gesù talvolta criticava gli scribi e i farisei per la loro interpretazione e applicazione rigida della legge, contrastando la loro ipocrisia e chiedendo una maggiore giustizia e compassione verso gli altri.
  • I Samaritani prendono il nome della capitale del regno di Israele, Samaria, che si è separato dal Regno di Gerusalemme dopo alla morte di Re Salomone. Il regno di Israele era abitato dalle 10  tribù  che avevano scelto di stare nel regno di Israele Anziché e Gerusalemme con le due tribù di Beniamino e Giuda. I samaritani, ai tempi di Gesù, avevano credenze e pratiche religiose simili agli ebrei, ma c’erano tensioni e divisioni tra ebrei e samaritani. Gli ebrei, legati storicamente a Gerusalemme anziché a Samaria, consideravano i samaritani come eretici.

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Relatore

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