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Le reliquie della Santa Croce donate dal Papa a Re Carlo III e la polemica di (alcuni) cattolici

La Santa Sede ha donato i due frammenti della reliquia della Vera Croce all’Inghilterra come segno ecumenico. Erano conservati nella sala della Lipsanoteca dei Musei Vaticani.

Nella Croce del Galles che sarà portata in processione da Buckingham Palace all’Abbazia di Westminster il 6 maggio, sono state incastonati alcuni frammenti della Santa Croce, dono di Papa Francesco a Carlo III, per la sua incoronazione.

Le reliquie –  un pezzo di un centimetro e l’altro di cinque millimetri – sono state incastonate dietro una gemma di cristallo rosa del crocefisso, in argento riciclato, fornito dalla Royal Mint di Llantrisant, nel Galles del Sud. Sul retro sono incise la parole dell’ultimo sermone di San Davide: “Sii gioioso. Abbi fede. Fai le piccole cose”.

Alcuni cattolici tradizionalisti, tuttavia, non sono d’accordo con quanto compiuto dal Pontefice (innovatore). “La nuova bussola quotidiana” quotidiano online più vicino a Ratzinger che a Bergoglio, scrive: “non è la prima volta – come dicevamo – che papa Francesco doni delle reliquie ad altre confessioni cristiane, non in comunione con la Chiesa cattolica” e spiega come fosse già accaduto con alcuni resti di San Francesco “donati a Kirill per il suo 70° compleanno, dopo aver ricevuto dal patriarca di Mosca alcune reliquie di Serafino di Sarov, venerato dagli ortodossi” e “con i nove frammenti di San Pietro donati al patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo” e, ancora, “le reliquie dei Santi Clemente e Potito donati alla CHiesa ortodossa bulgara” e la reliquia di San Tommaso apostolo alla Chiesa assira d’Oriente”.

Un conto, però, sono gli ortodossi, almeno secondo i cattolici ratzingeriani; un conto, invece, sono gli anglicani. Il teologo Bux scrive, infatti, sempre sullo stesso sito: «Che tipo di ecumenismo si vuole fare? Se l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, è stato disconosciuto da una buona parte della comunità anglicana per la questione delle benedizioni alle coppie gay, la Chiesa cattolica non ha nulla da dire? L’unità della Chiesa dobbiamo farla sulla verità. Quello proveniente dagli anglicani, africani e non solo, dovrebbe essere un campanello d’allarme anche per la Chiesa, perché nemmeno le comunità cattoliche in Africa tollerano certe ideologie».

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