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Professoressa di lettere muore a 96 anni e lascia 25 milioni agli Ospedali

2021

Nessuno sospettava quanto l’anziana signora fosse ricca: l’eredità, 25 milioni, ha stupito tutti

Genova. Ammonta a circa 25 milioni di euro l’eredità di Edmonda Marisa Cavanna, una donna morta il 9 dicembre scorso a 96 anni e il cui testamento ha lasciato tutti di stucco. Sì perché l’anziana, una professoressa di lettere in pensione, non dava l’idea di essere così abbiente anche se la sua famiglia era di tradizione piuttosto ricca.

Secondo quanto ricostruito dall’Ansa, Marisa Cavanna ha lasciato in beneficenza quella cifra consistente a 16 enti, molti sul territorio genovese, come l’ospedale Gaslini, il Galliera, cui va anche una prestigiosa villa, e tante altre realtà che si occupano di cure mediche e beneficenza. Il testamento era pronto da quasi 10 anni.

La donna, che fino alla sua scomparsa era stata lucida, tanto da scrivere il proprio stesso necrologio, non si era mai sposata. Era molto religiosa e viveva molto ritirata nella villa di via Giordano Bruno, ad Albaro.

Andranno dunque circa 5 milioni di euro di beni mobili al Galliera, assieme ai ricavi della vendita al miglior offerente del prestigioso edificio dove la professoressa risiedeva. Si stima possa valere altri 3 milioni di euro o più. Tutti gli arredi vengono invece lasciati al Don Orione di Genova, che riceve un altro ottavo del patrimonio Cavanna in titoli e contanti (per 5 milioni circa).

La villa in cui risiedeva la prof 96enne. Il valore stimato dell’immobile è di 3 milioni, degli arredi è di 5 milioni: il ricavato andrà in beneficenza

Altri 5 milioni vanno all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova e 5 ancora all’Associazione italiana per la ricerca sul Cancro. Quasi altri 4 milioni (12/13) sono poi ripartiti tra: Amnesty International, Amici senza frontiere, Save the Children, Fondazione Don Carlo Gnocchi, Associazione italiana Amici di Roul Follereau, Lega del Filo d’oro, Suore missionarie della carità opera Madre Teresa di Calcutta, Piccole suore dei poveri, Fondazione Opera S. Francesco dei Poveri, Associazioni Missioni Don Bosco e Opera d’Assistenza ‘Progetto sorriso nel mondo’.

A Gaslini e Galliera Marisa ha chiesto di utilizzare il lascito non per la normale amministrazione e manutenzione dell’ospedale, bensì per la ricerca e l’acquisto di apparecchiature “necessarie per più opportune cure degli ammalati”. Al Galliera, cui come detto andrà il ricavato della vendita della casa, chiede in particolare di “privilegiare la divisione di Cardiologia per continuare la tradizione della mia famiglia”.

Oltre alla beneficenza nel lascito Cavanna sono inclusi anche la nipote (figlia del fratello), alcuni amici, incluso il curatore testamentario che dopo 30 anni ancora le dava del lei ed è rimasto piuttosto stupito dell’eredità. Non ha dimenticato la badante cui va qualcosa come 3,7 milioni di euro.

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