Ragazzo del Sud – vita e racconti di un ragazzo meridionale, Amarcord dall’infanzia alla vecchiaia di Leonardo Capobianco racconta, attraverso 330 pagine e oltre 220 fotografie, la difficile rinascita dell’Italia del Sud del Dopoguerra.
Una retrospettiva attraverso lo sguardo dell’autore, che narra la difficoltà di trovare lavoro in territorio Jonico quindi l’emigrazione nel Nord d’Italia e poi, ancora, sempre più a Settentrione: varata infatti la “legge del Carbone”, ci si sposta in Belgio, quindi, attraverso il racconto di un testimone, la narrazione riporta il lettore al tragico incidente di Marcinelle.
Tragedia, sacrificio, rivalsa. Questa la filosofia di resistenza e resilienza, insita nella narrazione, che con dicotomie ossimoriche (accoglienza/razzismo, lavoro-rivincita sociale/abnegazione) mostra al lettore l’umile realtà degli “ultimi” che, tra valigie di cartone, case a schiera e interminabili viaggi hanno ricostruito l’Italia.
Un’Italia non sempre clemente, come racconta l’Autore, come per esempio dimostra il fenomeno della “fuga dei cervelli”, realtà odierna indagata dal libro, sul filone ambivalente di delusione-redenzione-riscatto, che tuttavia si può leggere anche al contrario.
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