Bibbia

L’Eden in Capriasca: la bellezza delle erbe officinali al Convento di Bigorio.

di Liliane Tami

il Convento dei Frati Cappuccini di Bigorio, nato nel 1535, è noto per la bellezza del suo santuario, ornato da pregiati affreschi barocchi e custode di preziosissime reliquie, per il suo museo d’arte sacra e per le attività spirituali, culturali, artistiche e musicali di cui è cornice.

Ma, oltre a ciò, vi è anche un orto officinale che, soprattutto in questo periodo dell’anno, è di una bellezza trascendentale.

In linea con gli insegnamenti di San Francesco, il giardino del convento è un capolavoro del creato in cui l’amore verso alla natura diventa porta d’accesso all’amore per Dio. Con le sue terrazze panoramiche impreziosite da ulivi e piante officinali questo luogo pare essere un vero paradiso terrestre: all’ombra degli allori e delle viti vi crescono candide calle, rose e camomilla mentre le api laboriose, nelle arnie, lavorano instancabili. Il problema della moria delle api è sempre piû grave: l’importanza di questi giardini ricchi di fiori ed aromi, quindi, è elevatissima.

Ormai, al convento, vi restano solo due frati, Fra Michele Ravetta e Fra’ Gianluca Lazzaroni che, con impegno, amore, preghiera e dedizione, assieme all’Associazione Amici del Bigorio, di cui Simona Genini è Presidente del comitato, mantengono vivo questo luogo incantevole valorizzando l’antica tradizione dell’Horto medico di cui i frati erano custodi.

Essenze del Bigorio

Nell’orto del convento vi crescono insalate, peperoncini, basilico e pomodori, mentre nell’orto delle piante officinali vi sono la salvia, il timo, il rosmarino, il finocchio, il limoncello, la menta e molte altre piante di grandissimo valore fitoterapico.

In questo luogo di grande pace e bellezza è possibile seguire anche dei ritiri spirituali alla scoperta della bellezza del misticismo cristiano guidati da Fra Mauro Johri, Ministro generale dei Cappuccini. Il vero lusso, in mezzo al trambusto delle città e all’angoscia data da agende sempre piu’ fitte di impegni, è dedicarsi alla cura dell’animo, e qui è possibile, anche, ritirarsi per fare dei week end di silenzio e preghiera. In una società in cui lo stress e il burn-out da troppo lavoro continuano a falciare vittime, il dialogo con Dio in un luogo privilegiato come questo è un vero e proprio miracolo.

Grazie a questo giardino terrestre, che coi suoi profumi e colori dona gioia ad anima e corpo, vengono prodotti propoli, miele, prugne al ratafià, peperoncino in polvere, liquore e tanti altre delizie.

Il Comitato Amici del Bigorio

Relatore

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