Un grave dissidio opponeva il re di Francia Filippo IV il Bello al papa Bonifacio VIII. Filippo inviò i suoi emissari Guglielmo di Nogaret e Sciarra Colonna al cospetto del pontefice, che si trovava ad Anagni. Essi, che disponevano di duemila uomini in arme, intimarono a Bonifacio di ritirare la bolla Super Petri Solio, con la quale il monarca francese veniva colpito da scomunica.
Durante la notte tra il 6 e il 7 settembre i soldati entrarono in Anagni e occuparono la città. Il papa fu imprigionato nel suo stesso palazzo. E si mormorò che il manigoldo Sciarra Colonna osasse schiaffeggiare il Santo Padre (ciò non è tuttavia storicamente provato). Il sommo Poeta scrisse:
Perché men paia il mal futuro e ‘l fatto,
veggio in Alagna intrar lo fiordaliso,
e nel vicario suo Cristo esser catto.
Veggiolo un’altra volta esser deriso;
veggio rinovellar l’aceto e ‘l fiele,
e tra vivi ladroni esser anciso.
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