Estero

Trump difende Colombo dagli ignobili attacchi vandalici subiti ad opera dei BLM

12.10.1492 | Nell’Anniversario della Scoperta dell’America, ove mala tempora currunt, tra vandalismi, distruzioni di massa e negazionismi storici, una voce fuori dal coro, quella di Donald Trump, difende la Storia. 

Alcuni anni fa

Innumerevoli le statue rimosse, imbrattate o vandalizzate del grande navigatore genovese. Innumerevoli pezzi di storia buttate in laghi, date alle fiamme, imbrattate di vernice rossa, o rimosse per ordine delle amministrazioni locali stesse (come la sindaca di Chicago, Lori Lightfoot che ne ha rimosse due).

Unico a porsi contro l’ignobile vandalismo operato soprattutto dai Black Lives Matter (e ancor più dai sostenitori “bianchi” del movimento), è Donald Trump:

“Con il Colombus Day ricordiamo il grande italiano che ha aperto un nuovo capitolo della storia mondiale ed il permanente significato della sua azione per l’emisfero occidentale” ha detto Trump “”gli estremisti che stanno purtroppo stanno cercando di minare negli ultimi anni l’eredità di Colombo. Questi estremisti cercando di sostituire la narrativa sui suoi enormi contributi con accuse di fallimenti, le sue scoperte con atrocità, le sue conquiste con trasgressioni”

A Città del Messico, intanto, un’altra statua di Colombo è stata rimossa, perché gli estremisti avevano minacciato di farla cadere, proprio oggi.

La figura del grande esploratore viene erroneamente identificata come colui che aperse le porte allo sterminio dei nativi americani, pur non macchiandosi mai di atrocità quali quelle compiute dai conquistadores come Hernan Cortes o Pizzarro o, tre secoli dopo, da Custer a Wounded Knee.

Cosa dovrebbero dire allora gli italiani meridionali, vittime di numerosi eccidi (come quello operato da Nino Bixio a Bronte) dagli unitaristi?  Forse distruggere tutte le statue dei Savoia?

Fortunatamente, la demenzialità del vandalismo dell’antirazzismo non è unilaterale. Purtroppo, però, anche l’Italia, come l’Inghilterra, ha subito attacchi di vandalismo dai sostenitori dei Black Lives Matter. E, poiché il razzismo è soltanto un pretesto dei vandali, ricordiamo che gli artefici di sì tali atti ignominiosi erano soprattutto bianchi, sostenitori dei suprematisti neri.

Relatore

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