Ticino

La staffetta sportiva di Bellinzona: Grande successo per il Military Cross, tra militari e  civili

Il 12 aprile 2025 si è svolta la 24ª edizione della Military Cross, la staffetta polisportiva che ogni anno unisce soldati, corpi di primo intervento e gruppi sportivi. in un evento che non è solo sportivo, ma profondamente civico, sociale e umano.

Nell’aria fresca e limpida del mattino si sentiva un fremito diverso tra le mura antiche di Bellinzona, la capitale ticinese. Grossi veicoli militari animavano le strade della città e si avvertiva aria di festa, mentre diversi gruppi di uomini e donne in tenuta mimetica bevevano il caffè  in Piazza del Sole e salutavano i bambini entusiasti e curiosi in vista della gara.

foto tratta dal sito www.militarycross.ch, 22esima edizione

La staffetta polisportiva chiama tutti gli anni diverse centinaia di visitatori nella capitale. Le discipline sono corsa, bicicletta,  lancio della granata e nel tiro con fucile ad aria compressa.

Questa edizione si è distinta per l’intensa partecipazione internazionale: gruppi militari dalla Germania, dall’Italia, dalla Slovenia, ma anche, in una presenza particolarmente sentita, un pattuglia  delle Guardie Svizzere Pontificie, giunte da Roma e addestrati in parte ad Isone. Le Guardie Svizzere, con la loro storia che affonda nelle glorie del Rinascimento, ricordano che servire può essere anche un atto sacro. I militari tedeschi, con passo severo e occhi lucidi, camminano accanto alle reclute svizzeri. Non ci sono bandiere nemiche, solo compagni di marcia: è proprio l’amicizia sportiva tra militari di paesi diversi che rende il Military Cross un momento di scambio importante.

 Paolo Montali, Capitano responsabile lombardo dell’addestramento dell’UNUCI – Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia, ci spiega che sono gemellati con il Circolo Ufficiali Bellinzona dagli anni 2000. http://www.stu.ch.

Montali, in divisa mimetica con la sua Pattuglia ai piedi del suggestivo Castel Grande, mentre alcuni suoi uomini preparavano i fucili ad aria compressa per la gara sportiva, ha spiegato l’importanza di mantenere ben allenati e idonei alla leva anche i militi in congedo: in caso di necessità, infatti, è importante che anche gli uomini in congedo possano avere quella forma fisica necessaria per essere operativi.

E lo sport, valorizzato da gare di questo tipo, è fondamentale per promuovere l’attività fisica e l’allenamento tra le persone. https://www.unucilombardia.org/

Il presidente del Comitato organizzatore, il Maggiore Andrea Korell, del Circolo Ufficiali Bellinzona, ha spiegato che questa gara sportiva è nata negli anni novanta da quella che era la staffetta del Gesero, storica staffetta che si svolgeva sulle montagne bellinzonesi dagli anni 40’ del secolo scorso.  Negli anni ’90 la staffetta è stata rivista, urbanizzata e portata vicino alla popolazione. È così nato il Military Cross, una staffetta con tre tratte per podisti ed una per biker. Il percorso ha una lunghezza complessiva di circa 24 km ed il dislivello complessivo è di circa 730.

A questa edizione si sono iscritti 317 partecipanti, divisi in 73 squadre e 25 individuali, tra cui 7 donne. Le pattuglie sono in cinque categorie: unità militari, gruppi sportivi, forze di polizia e di pronto intervento, squadre femminili e individuali.

La vincitrice assoluta è stata la squadra KeForma Team, cha ha completato il percorso in 1:19’:34’’. Le classifiche complete sono consultabili al sito https://www.militarycross.ch/it/

Magg. Andrea Korell alla postazione di tiro
Paolo Montale (UNUCI) con una Guardia Svizzera Pontificia

Liliane Tami


 

 

Relatore

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  • Bellissima manifestazione, organizzazione perfetta, accoglienza calorosa ma soprattutto distesa e serena. Tutti hanno davvero compreso il senso di questo evento, come e quanto sia utile ed indispensabile, lo scambio ed il confronto fra realtà e Paesi diversi. Contrariamente a quanto accade in Italia, non sono state viste solo divise, mezzi ed armi militari. Si sono visti e supportati sportivi e risorse che, con impegno e spirito di sacrificio, sperando non sia mai necessario, saranno pronti a dire: "presente".
    Un grandissimo grazie a chi ha scritto l'articolo, complimenti.

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