Cultura

Il conclave di Viterbo

Il conclave di Viterbo (1268-1271) è passato alla storia come il più lungo mai registrato, durando ben 33 mesi. Si tenne dopo la morte di papa Clemente IV, e segnò un momento cruciale nella storia della Chiesa cattolica, anche per le soluzioni piuttosto… creative adottate per sbloccare la situazione.

Ecco alcuni dettagli e aneddoti interessanti:

1. La sede:
Il conclave si svolse nel Palazzo dei Papi di Viterbo. All’epoca, Viterbo era una città papale di grande importanza e relativamente sicura rispetto a Roma, che viveva un periodo di instabilità.

2. Lo stallo:
Dopo la morte di Clemente IV nel 1268, i cardinali si divisero in due fazioni principali: una filofrancese e una filoimperiale. Nessuna delle due riusciva a ottenere la maggioranza di due terzi necessaria per eleggere un nuovo papa.

3. Il ruolo del popolo:
La situazione si trascinava talmente tanto che i cittadini di Viterbo, esasperati, decisero di intervenire. Per forzare la decisione:

  • Sigillarono i cardinali nel palazzo, limitando le loro libertà (un’anticipazione delle regole formali che vennero poi istituite per i conclavi successivi).
  • Ridussero le razioni di cibo e, secondo alcune cronache, arrivarono a rimuovere il tetto del palazzo, esponendo i cardinali alle intemperie, nella speranza che ciò accelerasse la decisione!

4. La soluzione:
Alla fine, i cardinali non riuscirono comunque a decidere da soli e delegarono la scelta a una commissione di sei membri. Fu così eletto papa Tebaldo Visconti, che non era nemmeno cardinale all’epoca, ma un arcidiacono di Liegi impegnato in Terra Santa. Salì al soglio pontificio col nome di Gregorio X.

5. Le conseguenze:
Questo conclave ebbe un impatto duraturo: Gregorio X, consapevole delle difficoltà affrontate, istituì regole precise per i futuri conclavi durante il Concilio di Lione (1274), codificando la clausura obbligatoria dei cardinali fino all’elezione del papa. Le regole furono poi confermate e adattate nei secoli successivi.

Curiosità:

  • La parola “conclave” deriva proprio da questo episodio: cum clave, cioè “con la chiave”, a indicare che i cardinali erano chiusi a chiave fino a una decisione.
  • Il gesto drastico dei cittadini di Viterbo resta una delle manifestazioni più pittoresche di pressione popolare su un’elezione pontificia.
  • Immagine: Gregorio X
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