

Recensione
Maurizio Milano, Il pifferaio di Davos. Il Great Reset del capitalismo: protagonisti, programmi e obiettivi D’Ettoris Editori, 2024, pp. 336, €23,90
Con Il pifferaio di Davos, Maurizio Milano propone un’analisi lucida, documentata e critica del cosiddetto “Great Reset”, l’ambiziosa iniziativa promossa dal World Economic Forum, capeggiato da Klaus Schwab. Il libro si inserisce nel solco delle riflessioni più critiche e attente sui cambiamenti in atto nel capitalismo globale, svelando le implicazioni profonde di un progetto che – secondo l’autore – non è solo economico, ma antropologico e politico.
Milano parte da una domanda cruciale: il Great Reset è realtà o complotto? Con rigore giornalistico e spirito d’indagine, l’autore mostra come, al di là delle teorie cospirazioniste, esista un piano dichiarato e documentato per riformare radicalmente il sistema socioeconomico mondiale, a partire dalla crisi pandemica del 2020. Il libro prende le mosse dal testo “COVID-19: The Great Reset” dello stesso Schwab, e ne decostruisce obiettivi e implicazioni.
Il quadro delineato è preoccupante: secondo Milano, il nuovo paradigma promosso da Davos vorrebbe superare l’economia di mercato e la libertà individuale per instaurare un neocorporativismo globalista, basato sul controllo centralizzato, sulla pianificazione economica e su una narrazione egemonica che promette “salute e sicurezza” in cambio di libertà, proprietà e privacy. Si tratterebbe di un capitalismo della sorveglianza e della tecnocrazia, fondato su strumenti come gli standard ESG, le politiche fiscali redistributive e la digitalizzazione delle risorse.
Il libro è animato da un forte senso critico verso quella che viene definita una nuova forma di socialismo finanziario, che penalizza la classe media e le piccole imprese, favorendo i grandi gruppi industriali e finanziari. La crisi morale e sociale dell’Occidente, l’involuzione del concetto di libertà, il declino della famiglia e del tessuto comunitario sono letti come sintomi di un cambiamento epocale che il Great Reset cerca di cavalcare e dirigere.
Con uno stile incisivo e documentato, Milano mette in guardia il lettore da una visione ingenua del progresso, invitando alla vigilanza, al discernimento critico e alla difesa dei principi fondamentali della civiltà europea e cristiana.
“Il pifferaio di Davos” è un libro coraggioso, provocatorio e necessario. Non un pamphlet ideologico, ma un’indagine approfondita sulle trasformazioni che stanno ridisegnando il nostro futuro, scritta da chi crede ancora nella libertà, nella responsabilità individuale e nella centralità della persona. Un’opera per chi vuole capire davvero cosa si muove dietro le quinte del potere globale.
Città del Vaticano, 1° novembre – Papa Leone XIV ha ufficialmente conferito oggi a San…
Halloween, parola derivante da All Hallows’ Eve, dove Hallow è la parola antica inglese che…
Poe considerava il racconto "la caduta della casa degli usher" il suo capolevoro. Edgar Allan…
La città di Pisa ha ospitato, il 15 novembre, un evento culturale di grande rilievo…
Nel mondo contemporaneo, la diffusione di Halloween rappresenta molto più che un innocuo divertimento stagionale.…
This website uses cookies.