Desio Rivera

10.8.2025 PALEXPO, prima mondiale h 16:45

Questo film contiene scene che potrebbero urtare la sensibilità del pubblico.

Film su Dracula made in Transilvania. In sintesi: una caccia al vampiro, Dracula e zombi in mezzo a uno sciopero, il fantascientifico ritorno di Vlad l’Impalatore, un adattamento del primo romanzo di vampiri romeno, una love story, un film-collage che attinge da un classico, una triviale leggenda popolare, inserti kitsch generati dall’IA e molte altre chicche. Un omaggio a un mito del cinema.

NOTA DEL REGISTA

“Il nostro film decostruisce il mito di Dracula attraverso decine di storie – assurde, pulp, letterarie, giocose, politiche, eccessive, cattive, fantastiche e realistiche. Un film sul cinema.”

Radu Jude

“Uno schifo, è porno, è anticlericale, è inutilmente e noiosamente trasgressivo, è troppo lungo, è fatto con l’intelligenza artificiale, non mi piace per niente….”

Sono i commenti che sento intorno a me, dopo la proiezione, terminata in “religioso” silenzio. Nessun applauso dai giornalisti in sala. 

A parte il mio, entusiasta!

Si, mi ha divertito molto. È geniale! Con la scusa di raccontare la storia di Dracula questo regista che sento mio fratello-gemello per la sua visione sul mondo, per la sua schiettezza, per la sua voglia di buttarti addosso le scomode verità di noi, imperfetti umani, per il suo rifiutare concetti idealizzati di superstizione, religione, capitalismo, socialismo, razzismo e anche, nell’ultima scena, l’ecologia imposta, mi ha fatto molto bene. Risate liberatorie, il piacere di sentire ribadire verità fastidiose, buttate come schiaffi alle nostre facce perbeniste, la voglia di abbattere bigottismi, credenze e ideali astratti di pace e amore, solo per sentirci in sintonia con un mondo che, proprio, in sintonia non è.

Non vi dico di più.

I maschi uccisi con un palo infilato nel c…. vi suscitano idee di orrori medievali?… E, allora, le torture dei nostri giorni, o “gli interrogatori forzati” come ipocritamente li definiamo, vi sembrano accettabili?, gesú in croce vi dona speranza in un mondo migliore? Siete cattolici? Siete integralisti? Siete di destra? Siete di sinistra? Siete idealisti da salotto?  Insomma, siete come noi tutti siamo: pronti, a parole, a cambiare il mondo ma poi, sulla comoda poltrona di casa, vi dite: lo farò domani. O, ancora meglio, lasciamolo fare a qualcun altro…

E il telegiornale vi angoscia?

Andatevelo a vedere. E ridete di voi. Di noi!

Relatore

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