BELLINZONA – Dal 22 al 25 novembre 2025, nella corte del Municipio di Bellinzona, prenderà vita “La voce della violenza”, installazione artistica ideata da Claudia Cantoni e Francesca Sanfilippo, un’opera immersiva che affronta il tema del femminicidio e della violenza contro le donne trasformandolo in memoria collettiva, denuncia e speranza.
In un Paese in cui, solo nel 2025, quasi due donne al mese hanno perso la vita a causa della violenza, il progetto si impone come un gesto forte e necessario. Non un semplice atto artistico, ma una vera e propria chiamata alla responsabilità sociale.
L’opera si compone di abiti femminili riciclati, disposti a terra come corpi privati della vita, i contorni tracciati da nastro adesivo rosso a richiamare le scene del crimine. Sopra gli abiti, pietre macchiate di impronte rosse evocano la brutalità della violenza e la sua persistenza nella memoria collettiva.
Elemento centrale dell’installazione è il tappeto sonoro: un flusso di voci che pronunciano frasi raccolte dalla domanda “Cosa pensi della violenza sulle donne in una frase?”. Queste parole, lette da persone esterne per garantire l’anonimato, si intrecciano in un paesaggio acustico fatto di echi, silenzi, respiri. Ogni interazione del pubblico con un abito attiva inoltre una testimonianza, rendendo l’esperienza ancora più intima e sconvolgente.
L’installazione è anche una campagna di raccolta fondi: il ricavo delle donazioni sarà devoluto a sostegno di due realtà fondamentali nel Ticino, Casa delle Donne di Lugano e Casa Armonia, che ogni giorno offrono protezione, sostegno e un futuro a chi ha subito violenza. La restante parte contribuirà alle spese di realizzazione dell’opera.
Per rendere concreto questo impegno, le artiste si sono affidate alla piattaforma di crowdfunding della Banca Stato: l’obiettivo è raggiungere la soglia minima di 5.000 CHF, necessaria per rendere effettive le donazioni.
Oltre a Cantoni e Sanfilippo, che coniugano linguaggi diversi in un’unica voce artistica, il progetto vede il coinvolgimento di Amnesty International Svizzera, Fondazione Diritti Umani Lugano, con il patrocinio di BPW Ticino, e la collaborazione tecnica di Alan Pipitone, che ha curato il paesaggio sonoro e l’interazione.
Con “La voce della violenza”, l’arte diventa strumento di consapevolezza e azione. Trasforma testimonianze dolorose in una narrazione collettiva di speranza e resistenza, per ricordare che dietro i numeri ci sono volti, storie, vite interrotte.
Chi visiterà la corte del Municipio di Bellinzona dal 22 al 25 novembre non troverà solo un’installazione, ma un’esperienza che chiama alla partecipazione, alla solidarietà e al cambiamento.
👉 Per sostenere il progetto: La Voce della Violenza – Banca Stato
Chi sarà coinvolto
– Le artiste Claudia Cantoni e Francesca Sanfilippo – Amnesty International Svizzera e Fondazione Diritti Umani Lugano per la promozione e la redazione di contenuti e con il patrocinio di BPW Ticino
– Alan Pipitone come tecnico dell’interazione per la realizzazione del paesaggio sonoro e dell’interazione
Claudia Cantoni
https://claudia-cantoni.com/
https://www.instagram.com/claudiacantoniart
Francesca Sanfilippo
https://www.fslab.ch/
https://www.instagram.com/fslab.fslab/
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