Il 22 settembre, presso il centro olistico inEquilibrio di Lugano, In Via Molinazzo 4a, si terrà il primo incontro del Lugano Death Café. L’evento, già completo con lista d’attesa attiva, rappresenta un momento inedito e prezioso per la città: uno spazio protetto e accogliente dove affrontare la morte con naturalezza, senza tabù né paure. L’evento è stato organizzato da Lorna Fasano e Tiziano Luccarelli.
Il Death Café è un movimento internazionale nato nel 2011 a Londra su iniziativa di Jon Underwood, ispirato al lavoro della sociologa svizzera Bernadette D. Schneiter. L’idea di fondo è semplice ma rivoluzionaria: creare un ambiente conviviale in cui le persone possano parlare liberamente della morte, accompagnando il dialogo con una tazza di tè o un caffè e qualcosa di dolce.
Non si tratta di un gruppo di supporto psicologico né di una conferenza filosofica, ma di una conversazione comunitaria, in cui ciascuno è libero di condividere riflessioni, paure, esperienze e curiosità.
Nella nostra società la morte è spesso rimossa, confinata negli ospedali o nei tabù familiari. Tuttavia, affrontarla a viso aperto permette di ridurre l’ansia esistenziale, di comprendere meglio il senso della vita e di ritrovare autenticità nei rapporti umani.
Come sottolineano gli organizzatori: “Affrontare la morte, senza negarla né temerla, può restituirci un senso più pieno e vivo della vita stessa.”
Il dialogo diventa così uno strumento di serenità e consapevolezza, capace di trasformare il timore in saggezza e di rendere più profondo il nostro modo di vivere.
L’iniziativa ticinese seguirà la formula già diffusa in oltre 80 paesi: incontri mensili, gratuiti e aperti a tutti, con iscrizione necessaria per motivi organizzativi. Ogni appuntamento sarà diverso, perché saranno le persone presenti a dare forma alla conversazione, condividendo domande e punti di vista.
Il centro inEquilibrio offrirà lo spazio intimo e sereno necessario a favorire il dialogo, confermando la sua vocazione a promuovere il benessere non solo fisico, ma anche spirituale ed esistenziale.
In un mondo che spesso rifugge il tema della fine, il Death Café di Lugano si presenta come un invito a riconciliarsi con la realtà della morte, per imparare a vivere con maggiore profondità, libertà e gratitudine.
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