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Sessualità e razionalità

Marco Santoro

<<I vizi della carne, cioè la gola e la lussuria, si riducono ai piaceri del tatto, cioè del cibo e venerei, che sono i più violenti fra tutti i piaceri del corpo. E così questi vizi applicano nel modo più forte l‘intenzione dell‘uomo ai beni del corpo, debilitando quindi le sue operazioni nell‘ordine intellettivo. La lussuria però è più deleteria della gola, nella misura in cui i piaceri venerei sono più violenti di quelli del cibo. Perciò dalla lussuria deriva la cecità della mente , che elimina quasi del tutto la conoscenza dei beni spirituali , mentre dalla gola deriva l‘ottusità del senso, che rende l‘uomo debole nella considerazione di questi intelligibili.

E al contrario le virtù opposte dell‘astinenza e della castità predispongono l‘uomo nel migliore dei modi alla perfezione dell‘attività intellettuale. Per cui in Daniele [1, 17] si legge che «a questi giovani», astinenti e continenti, «Dio concesse di conoscere e di comprendere ogni scrittura e ogni sapienza»>> San Tommaso d’Aquino – Somma Teologica San Tommaso d’Aquino non era solo un professore universitario, ma era ispirato da Dio, aveva pure apparizioni, ed è perciò il teologo di riferimento, il Doctor communis, nella Chiesa cattolica, come ha dichiarato il Concilio Vaticano II.

Oggi tanti vescovi e preti insegnano talvolta cose discutibili riguardo alla sessualità, non proprio secondo il Vangelo e il Catechismo della Chiesa Cattolica. Nel brano citato San Tommaso mostra una cosa che Dio ha spiegato molte volte, nella Scrittura e attraverso i Santi: la nostra psicologia, la nostra intelligenza della realtà, la nostra mentalità, sono condizionate dalla spiritualità, santa o non santa, che viviamo.

Pornocrates, Felicien Rops

Dio illumina le anime pure. La mente è oscurata dalle passioni. La razionalità è diminuita dai peccati, innanzitutto quelli nella sessualità. Ma anche la capacità di amare è ridotta dai peccati, che rendono le persone egoiste, che pensano ciò che gli fa più comodo (come ha detto pure Freud), persone egoiste che razionalizzano (in termini freudiani) e non ragionano, cioè legittimano con scuse varie i loro moventi e comportamenti passionali. Perché tanti ragazzi e giovani, pur ignoranti in materia, oggi sono e si dichiarano atei? Perché innanzitutto vivono, dalla pubertà anche grazie agli smartphone, nella lussuria.

I modelli culturali che la società occidentale passa e impone, soprattutto tramite i media, ma anche attraverso i genitori, prevedono i peccati sessuali, che vengono fatti passare per Amore, per cose naturali ed utili. In tal modo s’inquinano le anime, si corrompono le psicologie individuali, fino a farle ammalare o a farle diventare devianti (termine sociologico), cioè violente e fuorilegge. Moltissimi oggi vanno poi dagli psicologi, ma spesso senza risolvere nulla, perché la stessa Psicologia insegnata nelle università, e imposta dall’élite capitalista, è di tipo laicista, e quindi insegna a peccare, non a curarsi l’anima, base della vita psichica. La scienza non è un sapere oggettivo e neutrale, hanno spiegato filosofi e sociologi della scienza (ad es. P. Feyerabend, D. Bloor, la Scuola di Francoforte, ecc.). La scienza è anch’essa controllata dall’élite capitalista, al potere in Occidente da secoli. Nell’Inghilterra vittoriana, nell’Italia liberale, nella Germania nazista, ad esempio, s’insegnava il razzismo nelle università. Oggi nelle università e nei media s’insegna invece la cultura woke, il pensiero laicista radical chic, prodotto dall’élite capitalista e fatto proprio dalle masse peccatrici.

Oppure, in misura minore, con meno seguito sociale, tale (pseudo) cultura woke, che non ha basi nella vera scienza, è apparentemente rifiutata da correnti neofasciste, altrettanto peccatrici, ma fanatizzate con slogan diversi, che sono solo una variante della stessa deriva laicista. Resistono a questa “colonizzazione ideologica”, così l’ha definita pure papa Francesco, i veri cristiani, che si portano la loro croce e combattono le passioni, innanzitutto con la preghiera ed i Sacramenti. Dovunque domini il peccato, e Gesù ha spiegato chiaramente cosa lo è, e la Chiesa lo ha riassunto nel Catechismo (1992), mancano razionalità ed amore.

Relatore

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