Cultura

Margherita di Borgogna infedele e prigioniera

Era l’anno del Signore 1314.
Il regno di Francia, all’apice della potenza dei Capetingi, brillava d’oro e di ambizione. Sedeva sul trono Filippo IV il Bello, uomo di ferro, bello e terribile, padre di tre figli destinati a regnare uno dopo l’altro.
I suoi tre figli — Luigi, Filippo e Carlo — erano giovani, superbi, e già sposati a principesse della potente casa di Borgogna, alleate preziose e figlie di Roberto II di Borgogna.

La più anziana di queste era Margherita di Borgogna, moglie del primogenito Luigi, conte di Navarra, destinato a divenire Luigi X di Francia.
Accanto a lei c’erano Blanche (moglie di Carlo, il più giovane) e Giovanna (moglie di Filippo).
Le tre cognate — belle, orgogliose e maliziose — frequentavano la corte di Parigi, dove il fasto e la noia si mescolavano alla gelosia e al desiderio.


Lo scandalo della Torre di Nesle

Fu allora che un dramma scoppiò — un intrigo che scosse l’Europa:
la “vicenda della Torre di Nesle”.

Si racconta che Isabella d’Inghilterra, figlia di Filippo il Bello e moglie di Edoardo II, tornata a Parigi in visita, scoprì che due dei suoi fratelli venivano traditi dalle mogli.
Gli amanti delle principesse — due cavalieri della casa d’Aunay, Philippe e Gautier d’Aunay — erano stati visti donare cinture e borsette che Isabella aveva regalato alle cognate.
La regina d’Inghilterra parlò al padre.
Filippo IV, inflessibile come il marmo, ordinò un’indagine.
Gli amanti furono arrestati, torturati e confessarono: Margherita e Blanche li avevano incontrati segretamente nella Torre di Nesle, sulle rive della Senna.

Fu uno scandalo colossale: il disonore delle principesse Capetingie.
Giovanna, moglie di Filippo, fu accusata anch’essa, ma negò ogni colpa e riuscì a salvarsi.
Non così le altre due.

I fratelli d’Aunay subirono una morte orribile: scorticati vivi, castrati e decapitati a Pontoise.
Le due regine infedeli furono giudicate adultere e colpevoli di alto tradimento.
Margherita di Borgogna, moglie del futuro re, fu condannata alla prigionia perpetua.


La prigionia a Château Gaillard

Nel cuore dell’inverno del 1314, Margherita fu condotta in catene al Château Gaillard, la fortezza arroccata su una rupe sopra la Senna, antica rocca di Riccardo Cuor di Leone.
Là, tra le torri umide e i venti gelidi, fu rinchiusa nella torre più alta, in una cella di pietra dove il sole entrava solo per un istante al giorno.

Era giovane — appena ventiquattrenne — e un tempo una delle donne più ammirate della corte.
Ora, portava un mantello ruvido e dormiva su un pagliericcio.
Le guardie, su ordine del re, la tenevano in isolamento.
Nessuna visita, nessun conforto, nessuna speranza.


Il destino della regina dopo la morte di Filippo il Bello

Poco dopo, Filippo IV il Bello morì.
Salì al trono il figlio maggiore, Luigi X, che divenne Luigi X le Hutin (“il Testardo”).
Ma il suo regno cominciava con un’ombra: la sua sposa, la regina Margherita, era ancora viva — ma disonorata, prigioniera, e ufficialmente colpevole di adulterio.

Luigi, che l’aveva un tempo amata, ora la detestava.
Eppure, per salire al trono pienamente, doveva avere una regina.
Finché Margherita fosse viva, non poteva risposarsi.
Il re desiderava una nuova unione — e già il suo cuore si volgeva verso Clementina d’Ungheria.


L’assassinio

E così, in quella primavera del 1315, mentre a Parigi si preparavano nozze e alleanze, nel silenzio della rocca di Château Gaillard si compiva un delitto.

Le cronache differiscono nei dettagli, ma concordano nella sostanza:
Margherita di Borgogna fu assassinata nella sua prigione.

Alcuni dicono che fu strangolata dai suoi carcerieri su ordine segreto del re.
Altri che morì di freddo e di stenti, abbandonata senza cure.
Un’altra tradizione, più cupa, racconta che fu soffocata con un panno umido — “afin qu’elle ne criât point”, perché non gridasse.

Aveva venticinque anni.

Tre giorni dopo, Luigi X si dichiarava vedovo.
Pochi mesi dopo sposò Clementina d’Ungheria.


Epilogo

Il destino, però, fu beffardo anche con lui.
Luigi X morì l’anno seguente, nel 1316, a soli ventisette anni, dopo aver bevuto un sorbetto freddo durante una partita di pallacorda.
Il popolo mormorò che fosse la maledizione di Margherita.

Il suo regno durò poco più di un anno — come se la giustizia divina avesse reclamato equilibrio.
Con lui si estinse quasi del tutto la linea diretta dei Capetingi, e la Francia entrò in un’epoca di intrighi dinastici e di guerre, che un giorno avrebbero condotto alla Guerra dei Cent’Anni.


Conclusione

Così finì Margherita di Borgogna, regina di Francia per titolo ma non per destino.
Bellissima e sfortunata, colpevole forse d’amore più che di tradimento,
vittima del rigore spietato della dinastia che fece tremare l’Europa.

Nessuna lapide portò il suo nome.
Solo le cronache, nelle loro righe austere, ricordano che fu “morta a Château Gaillard, per volontà di colui che la doveva proteggere”.

E così, la pietra che la rinchiuse, fu anche la sua tomba.

Relatore

Recent Posts

l’ex First Lady della corea del Sud denunciata: Kim Keon-hee tra arte, cultura e corruzione

La Corea del Sud vive uno dei momenti più delicati della sua storia politica recente.…

3 ore ago

La frattura dell’Occidente

di Tito Tettamanti La Storia del mondo è il riflesso degli scontri tra civiltà e…

13 ore ago

Un tentativo, giudicate voi

Cronaca di un mondo che si è risvegliato troppo tardi L’anno 2025 cominciò con un…

14 ore ago

Thomas Becket aspetta la morte

29 dicembre 1170 Il silenzio non è pace.È attesa. Io conosco questo luogo: la pietra…

17 ore ago

“Chi mi libererà di questo prete turbolento?” – Queste furono le parole del re

ASSASSINIO NELLA CATTEDRALE Accadde 853 anni fa 29 dicembre 1170 "Will no one rid me…

22 ore ago

Raid mirati contro l’ISIS: gli Stati Uniti colpiscono in Africa, cresce il fronte “silenzioso” della guerra globale

Negli ultimi giorni sono circolate immagini e notizie che indicano azioni militari statunitensi contro obiettivi…

1 giorno ago

This website uses cookies.