Robert F. Kennedy Jr e il Blu di metilene come bevanda per la salute

Negli ultimi mesi ha fatto discutere un’immagine diventata virale: Robert F. Kennedy Jr. che sorseggia una bevanda di colore blu intenso. Il blu di metilene, sostanza nota in ambito medico, potrebbe avere effetti benefici sulla salute e nella prevenzione del cancro.

Che cos’è il blu di metilene? È una sostanza chimica sintetica utilizzata in medicina da oltre un secolo. In ambito clinico ha impieghi ben definiti e regolamentati: il trattamento della metaemoglobinemia, l’uso come colorante diagnostico, applicazioni in chirurgia e in alcuni contesti infettivologici. In laboratorio, il blu di metilene è anche uno strumento di ricerca per studiare i processi cellulari, in particolare quelli legati alla funzione mitocondriale.

Proprio da questi studi nasce l’interesse contemporaneo: alcune ricerche sperimentali suggeriscono che, a dosi molto basse e in contesti controllati, il blu di metilene possa influenzare positivamente il metabolismo cellulare e i meccanismi di ossidoriduzione. In modelli in vitro e animali sono stati osservati effetti sulla funzione mitocondriale e sull’attività antiossidante. Tuttavia, è qui che occorre essere chiari: questi dati non equivalgono a una prova clinica di efficacia anticancerogena nell’uomo.

Iil blu di metilene non è innocuo: a dosi inappropriate può causare effetti collaterali significativi, interferire con farmaci (in particolare antidepressivi, con rischio di sindrome serotoninergica) e risultare pericoloso se assunto senza controllo medico. È per questo che, in medicina, il suo impiego resta confinato a indicazioni precise e sotto supervisione sanitaria. Ma diversi studi dimostrano che in piccole dosi può essere benefico-

il blu di metilene è una sostanza interessante dal punto di vista storico e scientifico, con applicazioni mediche reali e un filone di ricerca ancora aperto. Non è però una cura miracolosa e non è un farmaco anticancro riconosciuto, ma secondo molti studi può apportare diversi benefici. Prima di assumerlo è meglio chiedere un opinione al proprio medico.