La presentazione ufficiale, avvenuta lo scorso fine settimana, della lista per il Consiglio di Stato da parte della Lega dei Ticinesi ha sicuramente mandato in fibrillazione diverse formazioni politiche ticinesi.
La presenza in lista di Giuliano Bignasca e di Marco Borradori (che da sempre è una macchina di voti) può certamente porre qualche problema al partito di maggioranza relativa. Bignasca é l’indiscusso leader del movimento, mentre Borradori ne è l’esponente di spicco che dal 1995 siede in Consiglio di Stato.
Vi è poi Lorenzo Quadri, municipale di Lugano largamente conosciuto a tutte le latitudini anche grazie alla raffica di interpellanze e mozioni che puntualmente sollevano le problematiche del momento. C’è Norman Gobbi, Consigliere nazionale in carica e membro del CdA della squadra leventinese di hockey su ghiaccio, anche lui ampiamente conosciuto. E poi c’è Michele Barra, membro del Gran Consiglio ticinese e dinamico Presidente del Box Club Ascona, forse il volto meno noto al pubblico ticinese, ma sicuramente un personaggio di spicco del Locarnese.
Chi pensava che il partito di Bignasca volesse semplicemente riconfermare Marco Borradori si è sbagliato. Con questa formazione di attacco la Lega ha rotto gli indugi e malgrado i vari sondaggi del domenicale Il Caffé, a darle man forte interverranno le divisioni interne al PLRT, ben evidenziate ancora oggi dagli attacchi partiti da La Regione a Sergio Morisoli e alla sua campagna elettorale.
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A Matrioska il Nano si è dimostrato ancora una spanna sopra gli altri. In fase di chiusura il buon Bazzi chiede ai presenti di "presentare" lo slogan. Il PPD naturalmente per bocca del segretario cantonale Romano "Un PPD per il Ticino", pronta risposta di Bertoli "beh, anche noi siamo per il Ticino mica per il Canton Uri". Il bravo Vitta "Io rifletto...e voto PLRT" anche in questo caso la battuta servita su un piatto d'argento a Savoia "beh, noi prima la lista e poi lo slogan anche perchè si può riflettere un fascio di luce che si "batte" sulla testa (facendo emergere la propria calvizie).
Il Nano? "Rock" noi siamo ROCK.
Punto.Breve. Un flash, intergenerazionale.
Che lascia libera interpretazione, ma che grazie ad Adriano Celentano può significare molto.
La campagna è lanciata.