Uno studio dello Scripps Research Institute di San Diego, negli Stati Uniti, ha portato a scoprire che è il fegato, e non il cervello, l’organo dove si formano le placche amiloidi tipiche dell’Alzheimer, causa di neurodegenerazione dei pazienti. Una scoperta che trasformerebbe l’Alzheimer in una malattia molto più facilmente curabile.
Nel nuovo studio, pubblicato sul Journal of Neuroscience Research, gli esperti hanno utilizzato un modello animale per identificare i geni che influenzano la quantità di proteine amiloidi che si accumulano nel cervello. Il team ha scoperto tre geni che proteggono i topolini di laboratorio dal deposito di placche e ha trovato che, se ognuno di questi viene espresso in quantità minore a livello del fegato, il cervello del roditore viene maggiormente protetto.
Come ha dichiarato Greg Sutcliffe, uno degli scienziati che ha condotto lo studio, questa scoperta è molto promettente per lo sviluppo di nuove terapie nella lotta al morbo di Alzheimer e potrebbe semplificare notevolmente anche la prevenzione della malattia.
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