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Marco Chiesa. Il Ticino ha un grosso problema: Gli accordi bilaterali.

Il Ticino ha un problema, un grosso problema! Esso ha un nome e un cognome ben preciso: accordi bilaterali.
A titolo di esempio basti citare il recente sondaggio organizzato dalla Camera di Commercio ticinese che offre un drammatico spaccato pratico di ciò che sta avvenendo nel nostro Cantone.


Grossomodo il 50% delle centinaia di aziende che hanno risposto a tale inchiesta, ha denunciato gravi problemi nell’applicazione degli accordi bilaterali e nell’accesso ai mercati esteri.

I dati sono a dir poco eclatanti:
Alla domanda “avete riscontrato problemi riguardo alla crescente burocrazia italiana?”, il 46.9% ha risposto affermativamente, il 17.1% solo parzialmente, mentre solo il 36.3% ha affermato di non aver riscontrato alcun problema burocratico.

Alla seconda domanda “Quali sono state le conseguenze della burocrazia italiana per la vostra azienda?”, molte di loro, quasi una su tre, hanno denunciato delle rescissioni contrattuali da parte dei partners italiani o dichiarato di non aver potuto stipulare dei nuovi contratti in quanto la controparte d’oltre confine intendeva evitare maggiori oneri e spese in relazione agli obblighi di notifica al fisco italiano. In complesso l’83.9% delle aziende che hanno subito, loro malgrado, la burocrazia ha segnalato un aumento significativo degli oneri amministrativi.

Purtroppo non possiamo scegliere il vicino che più ci piace, ma a noi ticinesi, in verità, è andata piuttosto malino; ci è capitata l’Italia. Italia che già dal 1999 ha iscritto la nostra Nazione sulle sue “black list”, ossia quelle liste nelle quali figurano dei paesi considerati a fiscalità privilegiata.
Di recente poi la vicina Penisola, su volere del ministro Tremonti, ha inoltre ingiustamente adottato nei nostri confronti nuove normative di lotta alla frode fiscale, inasprendo ulteriormente il quadro giuridico e causando un ulteriore aumento della burocrazia senza nessun motivo valido.

Noi svizzeri le regole e i contratti li rispettiamo ma, trattati a pesci in faccia, non siamo certo d’accordo di accettare 50’000 frontalieri, 1 lavoratore su 4 del nostro Cantone, 12’000 distaccati e, dulcis in fundo, di ristornare 50 milioni di imposte ogni anno all’Italia, senza avere nulla in contropartita. Insomma la reciprocità non esiste e anzi gli italiani mettono i bastoni tra le ruote alle nostre aziende e fanno del vero e proprio terrorismo economico nei confronti del nostro Cantone. Tre scudi fiscali in dieci anni mi sembra lo dimostrano ampiamente.

Recentissima poi la notizia che – udite, udite – perfino la Commissione europea intende verificare il comportamento dell’Italia nei nostri confronti, commissione che potrebbe formalmente sottoporla a una procedura di infrazione per discriminazione delle imprese svizzere nelle gare per gli appalti pubblici.

Caro Presidente, Consigliere federale, Delegate e Delegati, i ticinesi Pelli e Lombardi predicavano da Chiasso a Airolo che gli accordi bilaterali avrebbero portato nuovo benessere e grandi opportunità. In verità le grandi opportunità le abbiamo offerte noi agli altri. I lavoratori italiani e i padroncini italiani circolano infatti indisturbatamente sul nostro territorio mettendo sotto pressione le ditte ticinesi e alimentando il dumping salariale nel nostro Cantone, mentre noi dobbiamo solo subire le conseguenze di quelli che oggi possiamo definire senza timore di essere smentiti gli accordi unilaterali.

Caro Presidente, Consigliere federale, Delegate e Delegati, il mio Cantone è abbastanza distante da Berna, e poi abbiamo il San Gottardo che con un solo tubo e le sue code chilometriche frena i nostri appelli, ma con la vostra gradita e importante presenza di quest’oggi oso dire che l’UDC nazionale è vicina ai ticinesi e non mancherà di sostenerci nelle nostre giuste battaglie in favore del nostro Cantone e di tutta la Svizzera.

Marco Chiesa candidato al Gran consiglio UDC Ticino

Redazione-cro

View Comments

  • Marco Chiesa, molto bravo e competente.

    Penso sia l'intervento che ha fatto in Assemblea dell'UDC di sabato scorso, prendiamone buona nota e sosteniamolo :)

  • Molto giovane ma anche molto bravo, idee chiare, bella persona, bravo oratore, sosteniamolo volentieri :wink: :wink:

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