Il Ticino è come una grande casa, bella, accogliente ed aperta a tutti. Chi vi abita o chi la frequenta ha il dovere di mantenerla pulita e integra e sicura in modo che anche i nostri figli possano trovarvi riparo e costruire la loro vita e quella delle generazioni future.
Oltre a sostenere uno stile di vita rispettoso per la casa, gli inquilini dovranno avere la possibilità di prosperare con un sostentamento economico decente, di vivere una vita felice in armonia ed in sicurezza con le altre persone. Per far sì che questo accada non bisogna rimanere chiusi dietro le porte dei propri appartamenti, ma uscire in cortile e partecipare attivamente alla vita della comunità.
Ogni membro della società possiede delle capacità, delle conoscenze, delle abilità che possono essere utili a tutti. C’è chi è bravo nella finanza, chi nell’agricoltura, chi è dotato nelle arti e chi ha il dono di insegnare, non importa in come o cosa ma l’importante è fare tutti assieme. Le regole in una casa ci devono essere e vanno rispettate, devono essere regole chiare e decise fondate sul rispetto delle persone, degli animali e delle cose.
Solo una società basata sull’armonia e sul rispetto reciproco e non sulla paura e l’egoismo potrà essere in grado di resistere al meglio ad eventuali crisi.
In aprile abbiamo la possibilità di aprire le finestre e fare entrare aria fresca, frizzante e nuova. Una aria verde profumata di pulito, di sole, di vento e acqua, di benessere economico sociale, di felicità.
Chi vuole vivere in questa grande casa può farlo in modo semplice, recarsi alle urne e porre una crocetta sulla lista N° 6 Verdi del Ticino. Noi intanto stiamo già preparando le basi per costruire insieme a voi la nostra grande casa il Ticino.
Vi aspettiamo numerosi, a presto.
Cek – Francesco Guerriero
Candidato al Gran Consiglio per i Verdi del Ticino
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Dedico ai Verdi e al simpatico Guerriero, il cui cognome è in netto contrasto con quanto si evince dall'articolo (e che mi ricorda tanto la favola di Walt Disney del "Toro Ferdinando"), come detto dedico questa poesia di Alfonsina Storni, Buenos Aires, il Rio de la Plata, 1918:
Cuadros y Angulos
Casas enfiladas, casas enfiladas
casas enfiladas.
Cuadrados, cuadrados, cuadrados,
casas enfiladas.
Las gentes ya tienen el alma cuadrada,
ideas en fila
y angulo en la espalda.
Yo misma he vertido ayer una lagrima,
Dios mio, cuadrada.
Quadrati e Angoli
Case allineate, case allineate,
case allineate.
Quadrati, quadrati, quadrati,
case allineate
e spalle angolari.
Io stessa ieri ho versato una lagrima,
Dio mio, quadrata.
Uomini apparenti ed anche felici
Politici di razza con panna
Incalliti presuntuosi inutili
Piazze piene di gente anche vuota
Ambizioni fatte di mediocrità
Libri comprati a buon prezzo
Tradimenti piccoli piccoli, falsi falsi
Sembrate importanti, soddisfatti e felici
Il gas si gonfia e sale verso il cielo
E voi restate in terra ancorati ad un'auto
Ad una donna giovane e illusa da aiutare
Ad una figlia da far crescere come obbligo sociale
Quanti parquet e feste e piccole gravi bugie
Siete come morti di apparente vita e inutilmente parlare
Anche di Sinistra Ecologia e Libertà e altri partiti
Tutto sembra uguale al grigio dei vostri capelli
Siete anche da ascoltare cinque minuti, non di più
Mi auguro di non incontrarvi troppo
Soprattutto quando prima di morire
Due morti sono troppo da sopportare
Un piccolo essere ne morirebbe abbastanza
E io sono ancora vivo per farmi deturpare da voi.
Caro Cek io poesie da dedicarti non ne ho però abitando sulla tratta Cadenazzo - Locarno posso sempre offrirti una sana boccata di CO2 che voi Verdi battendovi come leoni avete voluto che si continuasse a respirare. Le finestre di casa devo forzatamente tenerle chiuse caro cek! Grazie !