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Comportamenti sospetti verso i minori.La Polizia: non diffondiamo il panico

Negli ultimi giorni, si sono constatate varie reazioni relative a presunti comportamenti sospetti nei riguardi di minori che sarebbero avvenuti in Ticino. In particolare sono moltissime le informazioni non corrette che circolano sul WEB e sulla stampa.

La Sezione dei reati contro l’integrità delle persone della polizia giudiziaria, considera queste informazioni fuorvianti, e ritenute le varie segnalazioni ricevute, relative a fatti che nulla hanno a che vedere con comportamenti sospetti nei confronti di minori, ritiene necessario richiamare gli adulti (genitori, docenti, utenti del WEB, …) alle loro responsabilità.

Questo modo di affrontare questioni così delicate – scrive la Polizia – sta dando il risultato contrario rispetto a quello auspicato: dalla corretta informazione si sta inesorabilmente andando verso una psicosi generalizzata.

Se, da un lato, risulta importante informare i bambini sui comportamenti da tenere nel caso di approcci da parte di sconosciuti, è d’altro canto ancora più essenziale evitare il panico: queste modalità di approccio al tema possono provocare nei minori paure ingiustificate. E’ quindi importante che questi esasperati eccessi d’informazione finiscano.

I nostri bambini hanno il diritto e il bisogno di crescere in un ambiente sereno, attorniati e sostenuti da adulti che sappiano gestire, nel segno della razionalità e dell’equilibrio le loro ansie e preoccupazioni: questo – conclude la nota stampa – è il miglior modo per aiutarli a difendersi.

Redazione-cro

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  • 1) Negli ultimi giorni, si sono constatate varie reazioni relative a presunti comportamenti sospetti nei riguardi di minori che sarebbero avvenuti in Ticino. In particolare sono moltissime le informazioni non corrette che circolano sul WEB e sulla stampa.

    Spero di essere letto da quel signore così autorevole, così responsabile e sicuramente retribuito profumatamente coi soldi dei contribuenti per lavorare nella Sezione dei Reati contro l'integrità delle persone, spero sia così gentile nel rendere comprensibile questo passaggio, spiegando concretamente quali sono le informazioni corrette e quali no che circolano nel web e sulla stampa !

    2) La Sezione dei reati contro l’integrità delle persone della polizia giudiziaria, considera queste informazioni ,fuorvianti, e ritenute le varie segnalazioni ricevute, relative a fatti che nulla hanno a che vedere con comportamenti sospetti nei confronti di minori, ritiene necessario richiamare gli adulti (genitori, docenti, utenti del WEB, …) alle loro responsabilità.

    Addirittura, si permette di richiamare alle loro responsabilità genitori, docenti e utenti del web...ma qualcuno si rende conto che qua "per necessità" si rasenta la disinformazione con un comunicato stampa lacunoso e inadeguato alle circostanze ?

    3) Questo modo di affrontare questioni così delicate – scrive la Polizia – sta dando il risultato contrario rispetto a quello auspicato: dalla corretta informazione si sta inesorabilmente andando verso una psicosi generalizzata.

    Dunque, mi sembra di capire che il "super-scienziato" che ha redatto il comunicato stampa senza nemmeno porre la sua firma,ripeto senza nemmeno porre la sua firma, ci vuole far intendere che le precise e preoccupanti segnalazioni rilasciate da alcuni allievi di scuola elementare si siano trasformate tutte ad un tratto in "fuorvianti informazioni".

    A detta di questo "super-scienziato", adesso genitori, docenti e utenti del web sarebbero addirittura tutti in preda ad una "psicosi generalizzata", dovremmo per caso limitarci a rassicurare i bambini dicendo loro che gli orchi esistono solo nelle favole ?

    4) Se, da un lato, risulta importante informare i bambini sui comportamenti da tenere nel caso di approcci da parte di sconosciuti, è d’altro canto ancora più essenziale evitare il panico: queste modalità di approccio al tema possono provocare nei minori paure ingiustificate. E’ quindi importante che questi esasperati eccessi d’informazione finiscano.

    Informare e istruire i bambini sul come comportarsi non significa assolutamente che siano poi in grado di fronteggiare l'orco delle favole... sin'ora non penso che ci sia panico, come non penso ci siano bambini traumatizzati o che vivono con disagio il tragitto scuola casa, e questo non per merito di questo comunicato stampa ma grazie all'impegno di quei genitori che vigilano con impegno per assicurare l'integrità dei propri figli. Mentre la Polizia che fa ? Il suo operato deve rimanere "Top Secret" per non far insospettire il presunto pedofilo ? Ho scritto "presunto pedofilo" non "stupido pedofilo" !

    5)I nostri bambini hanno il diritto e il bisogno di crescere in un ambiente sereno, attorniati e sostenuti da adulti che sappiano gestire, nel segno della razionalità e dell’equilibrio le loro ansie e preoccupazioni: questo – conclude la nota stampa – è il miglior modo per aiutarli a difendersi.

    La solita retorica, non dimentichiamoci che i nostri bambini oltre che appartenere, sono il bene più prezioso della nostra comunità; e la comunità ha il diritto di essere salvaguardata e tutelata con impegno dalla Polizia soprattutto in quelle "delicate circostanze" ove potrebbe venire a meno la necessaria qualità della vita e dell'ambiente contemplata e imposta dalla Legge!

    Prima di mettere in dubbio le capacità di un genitore e di un docente, sarebbe opportuna una doverosa riflessione da parte di chi trova più semplice e facile svolgere il proprio compito scrivendo un comunicato stampa a dir poco vergognoso che sembra avere l'intento di banalizzare o rendere falsa la notizia della presenza di un presunto pedofilo che si aggira minacciosamente nei dintorni di una scuola elementare!

  • ...è più facile cliccare su un'icona per votare negativamente un commento piuttosto che offrire un intervento sufficientemente intelligente per un confronto...

  • ...continuano incessanti i voti negativi...ma noto con piacere un voto positivo...almeno uno....eheheheheeh

  • Buongiorno Sapie,
    potrà sembrarti strano ma condivido molte tue riflessioni sull'argomento in risposta ad un appello idiota ed irresponsabile da parte della polizia.
    Se poi aggiungi il completo disinteressamento del DECS, a tutti i livelli, su queste tematiche non deve sorprendere neppure che il comitato studentesco di un liceo ticinese abbia annullato una conferenza sul tema dei comportamenti in rete......per insufficienza di iscritti.

    • Mi fa piacere che condividi alcune delle mie riflessioni...l'argomento è si complesso, ma se devo leggere un "comunicato stampa" dove le responsabilità anziché essere assunte vengono scaricate in maniera semplicistica, non mi sta bene....buona giornata...

  • Su questo serio problema, neppure la polizia federale non è capace di fare una sana prevenzione informando i ragazzi (le prede) dei pericoli, salvo che mettere sul chi vive i pedofili (i cacciatori molto più scaltri). Siccome la mia personale ricetta per questi odiosi personaggi sarebbe quella di "regalare" loro due colpi di lupara ben assestati nelle parti basse (ma non me lo lasciano fare) cerco, attraverso un associazione no profit di infondere nei ragazzi il giusto timore, piuttosto che la paura. Sono in pochi a farlo seriamente e la scuola dell'obbligo delega questa problematica alle rispettive sedi di SM ed alle associazioni dei genitori (spesso ancora più impauriti e disinformati) che sono impreparate e carenti per quanto attiene allo svolgimento corretto del terzo capitolo dell'alfabetizzazione informatica. Le regole del gioco in internet (come per qualunque gioco) vanno spiegate prima di giocare (giocarsi la partita della vita) e non dopo.
    La gran parte degli incontri che i nostri adolescenti imprudentemente accetta con questi malati avviene in rete.
    Ti segnalo una interessante pubblicazione del servizio federale di coordinazione per la lotta contro la criminalità su internet, che puoi scaricare direttamente dal sito http://www.storiediinternet.ch

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