Le proposte sempre più strampalate dei manager delle grandi superfici di vendita e di alcune catene di negozi rasenta l’isteria, poiché non si ravvisa un progetto chiaro di ciò che realmente vogliono i rappresentanti delle grandi catene commerciali, le diverse associazioni dei piccoli commercianti e i commercianti stessi.
La sparata odierna sortita dai rappresentanti del Centro Serfontana di Morbio Inferiore conferma una regola individualistica e opportunistica, orientata esclusivamente a interessi parziali di comodo e di profitto, senza considerare gli interessi generali di tutto il settore, dell’economia e del mercato del lavoro cantonale.
L’OCST non vuole rimanere indifferente davanti a tanto opportunismo e pressapochismo che genera solo confusione, senza che s’intravvedano proposte concrete volte a una soluzione globale dei problemi differenziati che caratterizzano il settore. È opinione dell’OCST che i problemi non si risolvono generalizzando, deregolamentando e dilatando a dismisura gli orari d’apertura dei negozi per favorire unicamente le grandi catene e i centri commerciali.
L’OCST, da sempre disponibile a forme di flessibilizzazione regolamentate che vadano incontro alle esigenze del commercio, e quindi anche al personale di vendita, invita dunque ad intavolare un serio dialogo, che possa essere definito tale, tra le parti. Bisogna infatti considerare tutti gli interessi in gioco a livello cantonale, i diritti salariali e contrattuali del personale di vendita e le diverse esigenze di una moltitudine di piccole e medie realtà del commercio che, nel settore, sono l’ossatura economica e occupazione del nostro Cantone.
Senza un chiaro progetto che consideri gli interessi generali del Cantone e in mancanza di regole di tutela dei diritti sociali, salariali e della vita sociale e famigliare del personale di vendita, l’OCST avverserà ogni forma di deregolamentazione selvaggia tesa a favorire gruppi economici che rifuggono delle loro responsabilità sociali.
Invita pertanto la responsabile del DFE a valutare con la dovuta attenzione ogni ulteriore richiesta di deroga, considerando maggiormente il ruolo della parti sociali nella soluzione dei problemi del settore vendita.
OCST – Segretariato cantonale
Nando Ceruso
In un tempo in cui l’editoria sembra piegarsi ai ritmi veloci del mercato e della…
Marco Santoro Tanti genitori, in Italia e altrove, non mandano i figli alle scuole statali,…
di Vittorio Volpi L'imperatore Naruhito (all'epoca principe ereditario) nel giorno del suo matrimonio (1993) -…
Giona è una figura biblica, protagonista del Libro di Giona, uno dei libri profetici dell'Antico…
Di Accattone il Censore per ComeDonChisciotte.org Domenica con la spiaggia vuota. Gli stabilimenti deserti, i…
Giovanni Sacchitelli Clicca qui per vedere l'articolo originale su Dire Aesthetica https://www.direaesthetica.com/cultura/sentieri-interrotti-a-partire-da-blaise-pascal/?fbclid=IwY2xjawLQpLpleHRuA2FlbQIxMQBicmlkETE3emVvMnhGdFRxcE43ajRVAR6VIVDzQcvaQ7f5zluiYPnwR4EwYagdBAxsIgDCkhrXe6xFIXpPOWPeyTahmw_aem_g6HfsUAwQd90Muthd61Few La condizione dell’uomo…
This website uses cookies.
View Comments
Grande battaglia a Firenze dove il Sindaco del PD Renzi ha applicato la legge Bersani ed ha concesso l'apertura dei negozi per domani, 1° maggio. Gli faccio i migliori auguri, ma il segnale di una sinistra che non ci sta più coi sindacati é molto forte. In Italia si rischia grosso a prendere certe iniziative. sperem in ben.
Caro Nando, il lavoro bisogna onorarlo.....quando c'è.
Se vengono salvaguardati i diritti dei lavoratori, regolati da contratti collettivi o individuali (quando ci sono) dove sta il problema?