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Congresso PLRT a Mendrisio. Tutti contro il blocco parziale del ristorno all’Italia dell’imposta alla fonte

Sabato 2 luglio si è tenuto al mercato coperto di Mendrisio il congresso straordinario del PLRT.
Un congresso voluto per preparare il partito alla campagna elettorale per le elezioni federali di ottobre e dove si è parlato anche molto del tema del momento, ossia il blocco parziale del ristorno dell’imposta alla fonte dei frontalieri, passato in Consiglio di Stato giovedì scorso grazie ai tre voti dei Consiglieri della Lega e del PPD.

Un blocco parziale che il PLRT considera avventato e sbagliato e dal quale la Consigliera di Stato liberale-radicale Laura Sadis si è voluta distanziare, giudicandolo non conforme al principio della legalità.
Anche il presidente del partito Walter Gianora ha espresso preoccupazioni per gli effetti del blocco: “Una decisione che avrà conseguenze negative a Berna come a Roma e in Ticino sulla nostra piazza finanziaria.”

Il presidente del PLR svizzero Fulvio Pelli ritiene inefficace quanto deciso e attuato giovedì scorso: “La forza di fare ritorsioni sull’Italia ce l’ha Berna, non il Ticino. Noi facciamo ritorsioni declamatorie.”
Giovanni Merlini ha dichiarato che “la soluzione al contenzioso può essere trovata solo riattivando canali diplomatici, non mostrando i muscoli. La decisione sui ristorni indebolisce ulteriormente il Ticino e mette in imbarazzo la Confederazione.”
Merlini ha poi aggiunto che l’obiettivo prioritario è che la Svizzera venga tolta dalla lista nera dei paradisi fiscali, una questione più urgente del ristorno della quota dell’imposta alla fonte dei frontalieri e della negoziazione sulla convenzione di doppia imposizione.

Walter Gianora ha sparato a zero contro Lega e contro il PPD: a suo dire l’improvviso ed anomalo asse fra questi due partiti punta a mettere fuori gioco Laura Sadis. Per Gianora questa inedita situazione “deve preoccupare i ticinesi, in quanto arrischia di destabilizzare un Governo che in passato ha sempre trovato nella concordanza la strada giusta per trovare soluzioni ragionate e sostenibili, senza illudere il Paese con giochi di prestigio.”
Criticata è stata anche l’alleanza fra Lega e UDC, elemento di destabilizzazione politica. I loro accordi – ha detto Gianora – sono sulla carta ma non sui temi ora scottanti di carattere federale.
Ovviamente accenni polemici non sono mancati all’ex liberale radicale Sergio Morisoli, che dopo l’elezione in Gran Consiglio si è detto fuori dal PLRT e si è messo in lista per le elezioni federali come esponente di Lega-UDC.

Redazione

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  • Tutti (gli zombi, i plr, e forse neanche tutti) quelli che non contano più come prima del 10 aprile, sono contro il blocco dei ristorni.
    Ahahahahah..... presa ne fondoschiena lunga chilometri su chilometri.

    Siete in estinzione

  • Tutti (gli zombi, i plr, e forse neanche tutti) quelli che non contano più come prima del 10 aprile, sono contro il blocco dei ristorni.
    Ahahahahah..... presa ne fondoschiena lunga chilometri su chilometri.

    Siete in estinzione

  • Congresso per pochi intimi, sottotono. Obiettivo primario "Autoconvincersi di essere i primi della classe" sempre e comunque vada. Esercizio non riuscito, nemmeno i presenti ci hanno creduto più di quel tanto. Il blocco parziale dei ristorni ha avuto il merito di muovere le acque (non fosse per l'infelice dichiarazione di ieri sera della Lethard che di fatto ha mandato a puttane la strategia elvetica annunciando che "siamo uno Stato di diritto e non vogliamo violare accordi e leggi, crediamo nel dialogo" ergo paghiamo noi la parte mancante; Al che Frattini verrà in Svizzera, se verrà, in carrozza e forse ci insulterà anche.
    por favor

  • Congresso per pochi intimi, sottotono. Obiettivo primario "Autoconvincersi di essere i primi della classe" sempre e comunque vada. Esercizio non riuscito, nemmeno i presenti ci hanno creduto più di quel tanto. Il blocco parziale dei ristorni ha avuto il merito di muovere le acque (non fosse per l'infelice dichiarazione di ieri sera della Lethard che di fatto ha mandato a puttane la strategia elvetica annunciando che "siamo uno Stato di diritto e non vogliamo violare accordi e leggi, crediamo nel dialogo" ergo paghiamo noi la parte mancante; Al che Frattini verrà in Svizzera, se verrà, in carrozza e forse ci insulterà anche.
    por favor

  • Io dico soltanto: il momento della verità è VICINO.
    Due le date: 23 ottobre e 20 novembre***.
    A meno che non si voglia aggiungere anche il 1° aprile...
    Il problema è che molti penserebbero a un pesce.

    *** Anniversazio dell'apertura del processo di Norimberga (1945).
    Coincidenza assolutamente fortuita.

  • Io dico soltanto: il momento della verità è VICINO.
    Due le date: 23 ottobre e 20 novembre***.
    A meno che non si voglia aggiungere anche il 1° aprile...
    Il problema è che molti penserebbero a un pesce.

    *** Anniversazio dell'apertura del processo di Norimberga (1945).
    Coincidenza assolutamente fortuita.

  • Se ben ricordo il conflitto transfrontaliero era nato perché il fronte udc/lega non accettava sul territorio cantonale la presenza di cinquantamila frontalieri. Il tema sollevava un tema politico e sociale di rilevanza, diciamo, antropologica. Si diceva, da una parte, che in Ticino nessuno voleva assumersi il compito di imparare alcuni mestieri dell'artigianato, della vendita e quant'altro. Per cui era inevitabile ricorrere a mano d’opera importata. La legge della domanda e dell'offerta avrebbe dovuto, diceva l'altra parte, far salire di molto, invece, le quotazioni dei lavoratori indigeni. Proverbiali fiumi d’inchiostro furono versati sulla controversia per difendere o per contrastare una delle due tesi. Oggi, mi sembra di intuire, si gioca la partita sulla formula magica : “Vi restituiamo i soldi se ci cancellate dalla "lista nera". Questo per non "disturbare" ulteriormente l’immagine della piazza finanziaria cantonale. Nel primo caso la causale era l’eventuale intenzione di difendere posti di lavoro. Per i nativi. Nel secondo caso l’essenza, si dice, è quella di salvaguardare posti di lavoro: tout court. Si sono sempre usati i meccanismi mercantili per regolamentare le aspettative e i sentimenti popolari. Attraverso la costituzione di tale pensiero, gli ambienti economici sono stati in grado di stabilire solidi legami tra il potere politico e quello ideologico, consentendo alle classi economicamente forti di imporsi sulle altre. Inoltre ha permesso loro di estendere il modo in cui tutta la società percepisce la realtà politica e la gamma delle oggettive possibilità politiche e sociali. Mi sbaglierò ma il pasticciaccio cantonticinese verrà verosimilmente superato lasciando le cose sospese. Perché la regia attenta degli affari accorderà solo quei piccoli assestamenti necessari alla continuità. :-?

  • Se ben ricordo il conflitto transfrontaliero era nato perché il fronte udc/lega non accettava sul territorio cantonale la presenza di cinquantamila frontalieri. Il tema sollevava un tema politico e sociale di rilevanza, diciamo, antropologica. Si diceva, da una parte, che in Ticino nessuno voleva assumersi il compito di imparare alcuni mestieri dell'artigianato, della vendita e quant'altro. Per cui era inevitabile ricorrere a mano d’opera importata. La legge della domanda e dell'offerta avrebbe dovuto, diceva l'altra parte, far salire di molto, invece, le quotazioni dei lavoratori indigeni. Proverbiali fiumi d’inchiostro furono versati sulla controversia per difendere o per contrastare una delle due tesi. Oggi, mi sembra di intuire, si gioca la partita sulla formula magica : “Vi restituiamo i soldi se ci cancellate dalla "lista nera". Questo per non "disturbare" ulteriormente l’immagine della piazza finanziaria cantonale. Nel primo caso la causale era l’eventuale intenzione di difendere posti di lavoro. Per i nativi. Nel secondo caso l’essenza, si dice, è quella di salvaguardare posti di lavoro: tout court. Si sono sempre usati i meccanismi mercantili per regolamentare le aspettative e i sentimenti popolari. Attraverso la costituzione di tale pensiero, gli ambienti economici sono stati in grado di stabilire solidi legami tra il potere politico e quello ideologico, consentendo alle classi economicamente forti di imporsi sulle altre. Inoltre ha permesso loro di estendere il modo in cui tutta la società percepisce la realtà politica e la gamma delle oggettive possibilità politiche e sociali. Mi sbaglierò ma il pasticciaccio cantonticinese verrà verosimilmente superato lasciando le cose sospese. Perché la regia attenta degli affari accorderà solo quei piccoli assestamenti necessari alla continuità. :-?

  • ciao nemo. Alle sparate grezze di udc/lega sui frontalieri qualsiasi persona di buon senso sapeva che le stesse andavano relativizzate e contestualizzate. A furia di picchiare quel ferro ci stanno mettendo le dita e si faranno male. È pur vero che la libera circolazione ha creato delle sorprese e qui il dissenso è politicamente trasversale.
    La Black-List italiana riguarda anche altri settori economici-industriali non solo le banche. Le banche ticinesi, semmai, sono state penalizzate dall'inosservanza della libera circolazione dei capitali in qualità di membro della OCSE. Regola bellamente disattesa da Tremonti nel secondo e terzo scudo. Regole, accordi, appunto. Per farsi sentire a Roma, come a Berna, si è dovuti arrivare a tanto. Per il momento il primo obiettivo è stato raggiunto e visto che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire è comunque un dato non del tutto trascurabile. Affaire a suvre.

    • Caro de la Vega, sono d’accordo con te quando sostieni che il taglio populista del fronte lega/udc è più di facciata che di sostanza. Tuttavia... il populismo nei diversi paesi e nei momenti della storia ha sempre costituito il rifiuto di ogni istituzione e di ogni sistema rappresentativo (governicchio), ma anche di ogni sforzo di libero pensiero. Populista è dunque il richiamo magico alle forze popolari ma sottintende anche che la gente abbia bisogno di un capo, individuale o collettivo che gli consenta di ritrovare la propria identità e la consapevolezza della propria forza. Nel nostro caso il tema era il lavoro ai nativi. Ma questa difesa del lavoro sarebbe stata positiva se, invece di esaltare una presunta identità cantonale (per altro già difficile da individuare), si fosse richiamata a una conduzione più trasparente dell'economia cantonale e alla inviolabilità delle conquiste sociali. Allora avrebbe trovato certamente più ostacoli ma maggiore considerazione. Più ostacoli, perché sebbene da noi si assimili l’agire alla libertà di opinione, la mano nascosta del mercato economico locale avrebbe stemperato, come è stato fatto, ogni velleità in tal senso. Questo funziona perché, anche da noi, una parte di coloro che occupano posizioni di rilievo in seno ai media, o acquistano prestigio in essi come commentatori, respirano l’idem sentire dei gruppi economici responsabili, per esempio, del presunto “dumping salariale”. In questo contesto i media non sono più un semplice vettore di divulgazione attraverso il quale l'economia liberista nostrana si rappresenta, ma rende addirittura insignificante il concetto stesso di "opinione" pubblica, in ultima analisi quella del “popolo”. Infine non dimentichiamo che, soprattutto l'udc, rappresenta "polticamente" gli interessi del mondo economico federale, stroncando sistematicamente, alle camere, ogni minima visione di socialità.

      • Infatti ciò che dici, per buona parte, l'ho anche asserito in questo blog in tempi non sospetti. Una grande responsabilità ce l'hanno quelle aziende, soprattutto nel terziario, che hanno agito in modo "cinico" sul personale indigeno. Ho criticato la campagna dell'UDC balairatt perchè posta nel modo sbagliato

        • I dirigenti delle aziende del terziario ticinese hanno agito in modo cinico sul personale indigeno: VERISSIMO. E AGGIUNGO: a sfavorito in maniera vergognosa gli autoctoni.

          Via le regole o il controllo/sovranità, ecco che abbiamo il dei topolini che lasciati a moltiplicarsi, mangiano tanto formaggio non prettamente di loro competenza...
          Praticamente il detto ticinese "Via i gatt, bàla i rat" e quindi ancora attualissimo come "slogan", se interpretato correttamente (il che non è difficile se non si hanno preconcetti).

          Da buona parte in causa per l'UDC, sono il primo a dire che non è prioritario uscire dalla "black list" di un paese praticamente fallito (molto importante per gli esponenti liberali/liberisti/economici a quanto sembra, che non hanno ancora compreso appieno l'idea di lavorare per il popolo svizzero, e non per meri interessi personali), ma molto meno importante per un UDC puro che si traduce come SVP (Partito POPOLARE SVIZERO)che vuole ridimensionare drasticamente l'immigrazione in ogni settore e luogo dove è diventata selvaggia: STIAMO PREPARANDO L'INIZIATIVA NAZIONALE in questo senso, appena votata dall'assemblea dei delegati, e presto tradotta in una FICCANTE iniziativa che conterrà: asilanti, stranieri non desiderati di ogni genere, FRONTALIERI, lavoratori distaccati (giro di vite sulla presa in giro dei 180 giorni, con il gioco delle scatole cinesi), permessi B NON NECESSARI, e tanto ancora.

          Non posso parlare della Lega, che peraltro abbiamo aiutato a far smuovere l'arrugginito Consiglio di Stato, ma la vittoria "a metà" sui ristorni non è un obiettivo considerata vittoria o peggio ancora priorità UDC in Ticino.
          I ristorni andavano congelati interamente per principio e immediatamente adeguati al loro scopo originario del '74, ovvero contribuire ai servizi di base che l'Italia offriva a loro lavoratori in terra straniera.
          Oggi non ha più senso, e sicuramente non nella misura attuale. Una percentuale del 15 % massima (sulla ridicola IF - imposta alla fonte) è già un gran regalo, visto la deriva dell'EUR e il conseguente aumento del gruzzoletto corrisposto.

          MA COME SI PUO EVINCERE DALLA STAMPA di oggi il partito nazionale UDC/SVP chiede e appoggia la difesa del Ticino (ticinesi).

          E in particolare UDC Ticino sosterrà ogni azione che farà ritornare la situazione A FAVORE DEL TICINESE, SVIZZERO E PERMESSO (C) RESIDENTE E INTEGRATO.

          E l'obiettivo primario E' e SARA' di NEUTRALIZZARE I BILATERALI (unilaterali) e tutti I FURBONI IMPRENDITORI TICINESI E NON (sono diventati moltissimi oramai i dirigenti di ditte mordi e fuggi italiane) CHE HANNO SUBDOLAMENTE APPROFITTATO....

          L'iniziativa UDC/SVP chiederà/imporrà che dove i "bilaterali" cozzeranno contro il diritto Svizzero, prevarrà il "nuovo diritto Svizzero, o il testo dell'iniziativa".... i bilaterali possono rimanere se non impediranno le misure urgenti di contenimento "della barca piena": altrimenti verranno considerati NULLI/DISDETTI/IGNORATI/STRALCIATI/SMALTITI (ecologicamente o no, poco mi importa).

          Federalismo e sovranità Cantonale, libertà e indipendenza della Svizzera e lotta all'ingerenza straniera...senza tante balle e compromessi da liberal-chic e liberali con la testa puramente economica.

          SVP = Schweizerische Volks Partei " Partito popolare (o espresso meglio) del Popolo Svizzero "
          UDC Ticino attuale = linea SVP e chi non se la sente...e non ha i controcohones, si faccia in disparte o almeno non intralci CHI E' A FAVORE E DALLA PARTE DEGLI AUTOCTONI in SVIZZERA E IN TICINO.

          hasta luego :-)

          • Scusa, Bambino alto, CHI non se la sente?

            PS. Come sono lunghi i tuoi post! Mai sentito parlare
            dello stile mordi-e-fuggi?

          • C'è sempre qualcuno che non se la sente...anche se le facciate ingannano. Era una riflessione di principio che mi porrei io personalmente... altri avranno un altro metro di giudizio...il mondo è bello, perché tutto un poco diverso (non contrario, beninteso)e pure democratico.

            Ormai dovresti sapere che sono PROLISSO SEMPRE, dove ritengo necessario o dove egoisticamente mi piace esserlo.
            Il mordi e fuggi...non lo conosco...
            al massimo mordi e neutralizzi: tempestivamente e definitivamente. :-)

            Saluti.

          • Molto bene, Bambino alto. In conclusione:

            1) IO me la sento.

            2) Mordi-e-fuggi è il MIO stile.

            3) Sono certo che ci incontreremo, almeno qualche volta, in campagna elettorale.

          • Hi Bambino alto alles paletti ? :)

            Non farci caso al Jack...ormai mi sa che sino a novembre non riuscirà a darsi pace.... :)

          • certo che sei il solito illuso!!...ovvio credi ancora alle balle dell'svp!! anzi ti agiti anche per divulgare le soluzioni placebo dell'svp!

            come fai a sostenere seriamente che si riuscirà a controllare il flusso di rifugiati con una legge!!...i rifugiati se ne fregano delle leggi...partono dalla miseria, attraversano il mediterraneo su un rudere e vuoi farci credere che si proccuperebbero di quello che potrebbe succedergli se fossero presi soggiornando illegalmente in svizzera??

            hahahah...ha mai pensato di fare cabaret???

          • Non mi sembra di aver chiesto il tuo sinistro parere, socialista, comunista, radical-chic, frequentatore di chiese, anarchico da salotto o qualsiasi tipo di utopista tu sia (non ne ho la minima idea, ma so che come un parassita intervieni quando ogni tanto mi affaccio sui blog...)

            Certo che posso fare Cabaret...tu invece potresti benissimo fare...boh...fai un poco quello che vuoi, amico dei "molinari"...non so... cosa fanno i "molinari"? Si lavano ogni tanto...mistero...

            Il flusso dei rifugiati si può controllare benissimo, anche se quelli come te non lo vogliono.

            Ti chiedi se si preoccupano cosa potrebbe succedere a questi "asilanti politici" in Svizzera? Certo che non si preoccupano, vengono mandati dagli "itali"... e dovrebbero ricevere l'indirizzo della tua abitazione, se ci restano sei libero di tenerli in casa, mi raccomando notificare gli ospiti al tuo Comune.

            Storielle di globalizzazione e mistificazione nord-sud....
            Partono con un rudere, certo...ma non ne sono coscienti, pensano realmente che in Europa vi sia il Paradiso (promesso dai soliti sinistri aiuto-sviluppo) è già sono disperati quando arrivano a Lampedusa....figurati farsi una camminata in Montagna e in collina.... riescono al massimo ad alcolizzarsi a Chiasso, come ben tutti sappiamo.

            Non sono certo tutti Etiopi da record del mondo....se si vuole stringere e chiudere le frontiere, lo possiamo fare quando vogliamo... ma c'è il cancro della nostra società (voi di sinistra, i benpensanti e i criminali dell'industria profittatrice..tutta la stessa razza) che lo ha impedito.

            Una risposta è cortesia.
            Beninteso UNA all'anno.

            Game over. Bye.

          • Stammi a sentire, bellimbusto. Se proprio hai aspirazioni politiche
            fonda un ben partito (ammesso che già non ci sia)
            all'insegna del motto:

            VI PORTIAMO L'AFRICA IN CASA

            Poi verifichiamo il successo dell'iniziativa.

          • Jack, sei fortissimo :wink:

            VI PORTIAMO L'AFRICA IN CASA ...

            Con tutto il rispetto parlando per gli abitanti del continente africano - ci basta l'afa di questi giorni - i nostri politici DEVONO essere in grado di affrontare e fermare l'esodo di tutti quei rifugiati "politici" (giovani individui di sesso maschile) che sono solo rifugiati economici.

            Si cerca di andare laddove si sta meglio, ... ma a tutto vi è un limite!

  • ciao nemo. Alle sparate grezze di udc/lega sui frontalieri qualsiasi persona di buon senso sapeva che le stesse andavano relativizzate e contestualizzate. A furia di picchiare quel ferro ci stanno mettendo le dita e si faranno male. È pur vero che la libera circolazione ha creato delle sorprese e qui il dissenso è politicamente trasversale.
    La Black-List italiana riguarda anche altri settori economici-industriali non solo le banche. Le banche ticinesi, semmai, sono state penalizzate dall'inosservanza della libera circolazione dei capitali in qualità di membro della OCSE. Regola bellamente disattesa da Tremonti nel secondo e terzo scudo. Regole, accordi, appunto. Per farsi sentire a Roma, come a Berna, si è dovuti arrivare a tanto. Per il momento il primo obiettivo è stato raggiunto e visto che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire è comunque un dato non del tutto trascurabile. Affaire a suvre.

    • Caro de la Vega, sono d’accordo con te quando sostieni che il taglio populista del fronte lega/udc è più di facciata che di sostanza. Tuttavia... il populismo nei diversi paesi e nei momenti della storia ha sempre costituito il rifiuto di ogni istituzione e di ogni sistema rappresentativo (governicchio), ma anche di ogni sforzo di libero pensiero. Populista è dunque il richiamo magico alle forze popolari ma sottintende anche che la gente abbia bisogno di un capo, individuale o collettivo che gli consenta di ritrovare la propria identità e la consapevolezza della propria forza. Nel nostro caso il tema era il lavoro ai nativi. Ma questa difesa del lavoro sarebbe stata positiva se, invece di esaltare una presunta identità cantonale (per altro già difficile da individuare), si fosse richiamata a una conduzione più trasparente dell'economia cantonale e alla inviolabilità delle conquiste sociali. Allora avrebbe trovato certamente più ostacoli ma maggiore considerazione. Più ostacoli, perché sebbene da noi si assimili l’agire alla libertà di opinione, la mano nascosta del mercato economico locale avrebbe stemperato, come è stato fatto, ogni velleità in tal senso. Questo funziona perché, anche da noi, una parte di coloro che occupano posizioni di rilievo in seno ai media, o acquistano prestigio in essi come commentatori, respirano l’idem sentire dei gruppi economici responsabili, per esempio, del presunto “dumping salariale”. In questo contesto i media non sono più un semplice vettore di divulgazione attraverso il quale l'economia liberista nostrana si rappresenta, ma rende addirittura insignificante il concetto stesso di "opinione" pubblica, in ultima analisi quella del “popolo”. Infine non dimentichiamo che, soprattutto l'udc, rappresenta "polticamente" gli interessi del mondo economico federale, stroncando sistematicamente, alle camere, ogni minima visione di socialità.

      • Infatti ciò che dici, per buona parte, l'ho anche asserito in questo blog in tempi non sospetti. Una grande responsabilità ce l'hanno quelle aziende, soprattutto nel terziario, che hanno agito in modo "cinico" sul personale indigeno. Ho criticato la campagna dell'UDC balairatt perchè posta nel modo sbagliato

        • I dirigenti delle aziende del terziario ticinese hanno agito in modo cinico sul personale indigeno: VERISSIMO. E AGGIUNGO: a sfavorito in maniera vergognosa gli autoctoni.

          Via le regole o il controllo/sovranità, ecco che abbiamo il dei topolini che lasciati a moltiplicarsi, mangiano tanto formaggio non prettamente di loro competenza...
          Praticamente il detto ticinese "Via i gatt, bàla i rat" e quindi ancora attualissimo come "slogan", se interpretato correttamente (il che non è difficile se non si hanno preconcetti).

          Da buona parte in causa per l'UDC, sono il primo a dire che non è prioritario uscire dalla "black list" di un paese praticamente fallito (molto importante per gli esponenti liberali/liberisti/economici a quanto sembra, che non hanno ancora compreso appieno l'idea di lavorare per il popolo svizzero, e non per meri interessi personali), ma molto meno importante per un UDC puro che si traduce come SVP (Partito POPOLARE SVIZERO)che vuole ridimensionare drasticamente l'immigrazione in ogni settore e luogo dove è diventata selvaggia: STIAMO PREPARANDO L'INIZIATIVA NAZIONALE in questo senso, appena votata dall'assemblea dei delegati, e presto tradotta in una FICCANTE iniziativa che conterrà: asilanti, stranieri non desiderati di ogni genere, FRONTALIERI, lavoratori distaccati (giro di vite sulla presa in giro dei 180 giorni, con il gioco delle scatole cinesi), permessi B NON NECESSARI, e tanto ancora.

          Non posso parlare della Lega, che peraltro abbiamo aiutato a far smuovere l'arrugginito Consiglio di Stato, ma la vittoria "a metà" sui ristorni non è un obiettivo considerata vittoria o peggio ancora priorità UDC in Ticino.
          I ristorni andavano congelati interamente per principio e immediatamente adeguati al loro scopo originario del '74, ovvero contribuire ai servizi di base che l'Italia offriva a loro lavoratori in terra straniera.
          Oggi non ha più senso, e sicuramente non nella misura attuale. Una percentuale del 15 % massima (sulla ridicola IF - imposta alla fonte) è già un gran regalo, visto la deriva dell'EUR e il conseguente aumento del gruzzoletto corrisposto.

          MA COME SI PUO EVINCERE DALLA STAMPA di oggi il partito nazionale UDC/SVP chiede e appoggia la difesa del Ticino (ticinesi).

          E in particolare UDC Ticino sosterrà ogni azione che farà ritornare la situazione A FAVORE DEL TICINESE, SVIZZERO E PERMESSO (C) RESIDENTE E INTEGRATO.

          E l'obiettivo primario E' e SARA' di NEUTRALIZZARE I BILATERALI (unilaterali) e tutti I FURBONI IMPRENDITORI TICINESI E NON (sono diventati moltissimi oramai i dirigenti di ditte mordi e fuggi italiane) CHE HANNO SUBDOLAMENTE APPROFITTATO....

          L'iniziativa UDC/SVP chiederà/imporrà che dove i "bilaterali" cozzeranno contro il diritto Svizzero, prevarrà il "nuovo diritto Svizzero, o il testo dell'iniziativa".... i bilaterali possono rimanere se non impediranno le misure urgenti di contenimento "della barca piena": altrimenti verranno considerati NULLI/DISDETTI/IGNORATI/STRALCIATI/SMALTITI (ecologicamente o no, poco mi importa).

          Federalismo e sovranità Cantonale, libertà e indipendenza della Svizzera e lotta all'ingerenza straniera...senza tante balle e compromessi da liberal-chic e liberali con la testa puramente economica.

          SVP = Schweizerische Volks Partei " Partito popolare (o espresso meglio) del Popolo Svizzero "
          UDC Ticino attuale = linea SVP e chi non se la sente...e non ha i controcohones, si faccia in disparte o almeno non intralci CHI E' A FAVORE E DALLA PARTE DEGLI AUTOCTONI in SVIZZERA E IN TICINO.

          hasta luego :-)

          • Scusa, Bambino alto, CHI non se la sente?

            PS. Come sono lunghi i tuoi post! Mai sentito parlare
            dello stile mordi-e-fuggi?

          • C'è sempre qualcuno che non se la sente...anche se le facciate ingannano. Era una riflessione di principio che mi porrei io personalmente... altri avranno un altro metro di giudizio...il mondo è bello, perché tutto un poco diverso (non contrario, beninteso)e pure democratico.

            Ormai dovresti sapere che sono PROLISSO SEMPRE, dove ritengo necessario o dove egoisticamente mi piace esserlo.
            Il mordi e fuggi...non lo conosco...
            al massimo mordi e neutralizzi: tempestivamente e definitivamente. :-)

            Saluti.

          • Molto bene, Bambino alto. In conclusione:

            1) IO me la sento.

            2) Mordi-e-fuggi è il MIO stile.

            3) Sono certo che ci incontreremo, almeno qualche volta, in campagna elettorale.

          • Hi Bambino alto alles paletti ? :)

            Non farci caso al Jack...ormai mi sa che sino a novembre non riuscirà a darsi pace.... :)

          • certo che sei il solito illuso!!...ovvio credi ancora alle balle dell'svp!! anzi ti agiti anche per divulgare le soluzioni placebo dell'svp!

            come fai a sostenere seriamente che si riuscirà a controllare il flusso di rifugiati con una legge!!...i rifugiati se ne fregano delle leggi...partono dalla miseria, attraversano il mediterraneo su un rudere e vuoi farci credere che si proccuperebbero di quello che potrebbe succedergli se fossero presi soggiornando illegalmente in svizzera??

            hahahah...ha mai pensato di fare cabaret???

          • Non mi sembra di aver chiesto il tuo sinistro parere, socialista, comunista, radical-chic, frequentatore di chiese, anarchico da salotto o qualsiasi tipo di utopista tu sia (non ne ho la minima idea, ma so che come un parassita intervieni quando ogni tanto mi affaccio sui blog...)

            Certo che posso fare Cabaret...tu invece potresti benissimo fare...boh...fai un poco quello che vuoi, amico dei "molinari"...non so... cosa fanno i "molinari"? Si lavano ogni tanto...mistero...

            Il flusso dei rifugiati si può controllare benissimo, anche se quelli come te non lo vogliono.

            Ti chiedi se si preoccupano cosa potrebbe succedere a questi "asilanti politici" in Svizzera? Certo che non si preoccupano, vengono mandati dagli "itali"... e dovrebbero ricevere l'indirizzo della tua abitazione, se ci restano sei libero di tenerli in casa, mi raccomando notificare gli ospiti al tuo Comune.

            Storielle di globalizzazione e mistificazione nord-sud....
            Partono con un rudere, certo...ma non ne sono coscienti, pensano realmente che in Europa vi sia il Paradiso (promesso dai soliti sinistri aiuto-sviluppo) è già sono disperati quando arrivano a Lampedusa....figurati farsi una camminata in Montagna e in collina.... riescono al massimo ad alcolizzarsi a Chiasso, come ben tutti sappiamo.

            Non sono certo tutti Etiopi da record del mondo....se si vuole stringere e chiudere le frontiere, lo possiamo fare quando vogliamo... ma c'è il cancro della nostra società (voi di sinistra, i benpensanti e i criminali dell'industria profittatrice..tutta la stessa razza) che lo ha impedito.

            Una risposta è cortesia.
            Beninteso UNA all'anno.

            Game over. Bye.

          • Stammi a sentire, bellimbusto. Se proprio hai aspirazioni politiche
            fonda un ben partito (ammesso che già non ci sia)
            all'insegna del motto:

            VI PORTIAMO L'AFRICA IN CASA

            Poi verifichiamo il successo dell'iniziativa.

          • Jack, sei fortissimo :wink:

            VI PORTIAMO L'AFRICA IN CASA ...

            Con tutto il rispetto parlando per gli abitanti del continente africano - ci basta l'afa di questi giorni - i nostri politici DEVONO essere in grado di affrontare e fermare l'esodo di tutti quei rifugiati "politici" (giovani individui di sesso maschile) che sono solo rifugiati economici.

            Si cerca di andare laddove si sta meglio, ... ma a tutto vi è un limite!

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