Categories: Editoriale

Essere liberale. Un modo d’essere, non una dottrina

Mettiamo che oggi, in un periodo di tormenti e passione per il PLRT, ad ogni membro del partito venisse chiesto cosa significhi – a suo modo di vedere – essere liberale.

Quali risposte uscirebbero? Quali suggerimenti, opinioni? Facendo qualche ipotesi…
… qualcuno potrebbe dire che essere un liberale significa non limitarsi ad avere semplicemente un programma.
Si potrebbe dire che invece di trincerarsi dietro a vari proclami, un liberale tasta, esamina, ascolta, cerca di capire.
Qualcuno direbbe che essere liberale significa non speculare né adagiarsi su una posizione di leadership che appartiene al passato.
Qualcuno potrebbe dire che a visioni ad angolatura stretta, un liberale preferisce sviluppi ad ampio raggio.
Un liberale si mette in discussione. Anche questa potrebbe essere una risposta.

Qualcuno potrebbe sostenere che essere liberale significa andare oltre le classi d’interesse, pensare in termini di comunità. Questo perché un liberale non persegue l’individualismo e nel gruppo il presidente non sarebbe l’unico artefice dei successi né il capro espiatorio degli insuccessi.
C’è chi direbbe che un liberale non recrimina e non cerca colpevoli.

C’è chi direbbe che essere liberale vuol dire fare promesse che si è in grado di mantenere. E che più che fare promesse, un liberale fissa obiettivi adeguati nella sostanza e nel tempo.
Forse qualcuno direbbe che essere liberale significa evitare di stringere collaborazioni con chi in passato è stato antagonista, come ad esempio il domenicale Il Caffè.

E che sicuramente non è un atteggiamento da liberali chiudere da un giorno all’altro rossoblù.ch, il portale web del partito, soprattutto a pochi giorni dall’inizio di una campagna elettorale. Adducendo motivazioni di ordine finanziario.
Dopotutto anche l’HCAP ha evitato di dover chiudere mobilitando aderenti, amici e tifosi che in poco tempo hanno saputo mettere in piedi un’energica e vincente campagna di raccolta fondi.

B. Ravelli

AddThis Website Tools
Redazione

View Comments

  • Per i liberali: il tasto REWIND usato in ritardo :oops:

    Le domande son da porre ai radicali (sempre più vicini ai PS).
    I liberali dell'ex partito sono andati in pensione anticipata e hanno preso il largo, chi con il salvagente, chi a nuoto, poco importa, non ci sono più.

  • Per i liberali: il tasto REWIND usato in ritardo :oops:

    Le domande son da porre ai radicali (sempre più vicini ai PS).
    I liberali dell'ex partito sono andati in pensione anticipata e hanno preso il largo, chi con il salvagente, chi a nuoto, poco importa, non ci sono più.

    • ... ma, nell'ambito del partito - ai tempi convien dire - molto più creduloni, quasi da passare per pirla, a dirla tutta. :wink:

    • ... ma, nell'ambito del partito - ai tempi convien dire - molto più creduloni, quasi da passare per pirla, a dirla tutta. :wink:

Recent Posts

Hindenburg 6 maggio 1937

Ricostruzione drammatica e realistica dei 34 secondi finali dello Hindenburg, come se fossimo lì. Una…

3 ore ago

L’ultimo volo

La tragedia dello Hindenburg è uno dei disastri più celebri della storia dell'aviazione ed è…

3 ore ago

Oscar Coffani – “Sentieri di luce”: tra spiritualità, arte sacra e ricerca interiore

Oscar Coffani è un artista e ricercatore dell’anima, che unisce la forza del segno e…

9 ore ago

Mancur Olson e la logica dell’inazione: quando il gruppo non fa la forza

di historicus Nel 1965, un giovane economista americano di nome Mancur Olson pubblicò un libro…

20 ore ago

“Oltre il velame”- Riletture della Divina Commedia. Un mistero numerologico nella cifra poetica della Commedia

A cura di Indro D’Orlando La bibliografia su Dante e sulla Divina Commedia è immensa…

20 ore ago

Aspettami dove nessuno guarda: un libro di Don Cosimo Schena che sussurra Dio nel silenzio della vita

Ci sono luoghi dove nessuno guarda. Eppure è proprio lì che Dio attende.Non tra i…

23 ore ago