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Idea Liberale: Sì al sostegno di liste civiche alle elezioni comunali di aprile

Il Comitato di IdeaLiberale si è riunito alla Swissminiatur la sera del 14 dicembre prima della panettonata di Natale che ha visto una buona partecipazione di amici e sostenitori in gioiosa compagnia, ma passata anche in analisi e giudizi dei risultati di giornata a Berna.
Nella parte ufficiale il Comitato ha preso atto di diverse richieste da parte di persone e gruppi che vorrebbero presentare liste civiche con il sostegno di IdeaLiberale in occasione delle prossime elezioni di aprile.
La risposta è stata positiva, fermo restando che i “Principi e Valori” dell’Associazione siano rispettati nei programmi che accompagneranno le liste comunali.
Coloro che già si sono annunciati riceveranno una comunicazione in merito, mentre altre persone intenzionate sono invitate a contattare il Presidente (info@idealiberale.ch).
IdeaLiberale approfitta dell’occasione per formulare a tutti tanti Auguri di Buone Feste.

Idea Liberale

Redazione

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  • Temo che costoro non sappiano nemmeno cos'è una lista civica.
    Comunicato concepito per "farla a quelli là" ma non si accorgono di aver fatto un clamoroso autogol.
    RIDICOLI. :twisted:

  • Ma, se vogliono mostrarsi attivi, lasciali fare!
    Vivi e lascia vivere.

    Tu puoi sempre scrivere un bell'articolo sulla Regione.
    Ne scriverei anch'io... ma non passerebbero!

    • Fai bene, ne hanno bisogno. :-|
      Per il resto rimango dell'idea che questo sostegno alle liste civiche sia l'ennesimo passo falso. Vivono ormai sui risentimenti per le vicende Masoni, Morisoli e compagnia cantante (bike non c'entra, è un altro coro... :lol: )
      Persone che saranno anche degnissime, piene di buona volontà, ma politicamente sono BRUCIATE.
      Rassegnati.

        • “Al rogo, al rogo” è la DIABOLICA TATTICA dei radicali “i liberali li eliminiamo UNO ALLA VOLTA”.
          Ora pare il turno di Re Giorgio. Il Nano sorride: “Se ci pensano loro a fare il lavoro TRUCULENTO io me ne sto zitto e avrò il mio Sindaco come ho avuto il secondo Consigliere di Stato”.
          E loro (i radicali) non sanno che:“Facendo male, sperando bene, il tempo va, e la morte viene.”

          • In parte hai ragione. Non trovano unità. Per un analisi più approfondita bisognerebbe definire bene chi sono i veri liberali e per quali interessi si battono.

            Intanto LEGA e ANTILEGHISMO volano.

          • Questo è quanto vorresti far credere tu, la realtà nuda e cruda è invece che i "liberali" non hanno ancora capito che i "radicali" sono scesi in guerra contro di loro alleandosi alla sinistra e verdi (e non da oggi) e...... non fanno prigionieri. Da Pedrinate a Bedretto, lancia in resta e .....si salvi chi può. Se il P(L)RT non si compatta (e non si compatta, altrimenti non si spiegherebbe la nomina di Gendotti alla 4° vicepresidenza) o non si smarca apertamente fondando un nuovo partito liberale (temo sia troppo tardi) non resta loro che aderire a Lega /UDC/Indipendenti e non disperdere voti su una lista civica inconcludente.

          • Hanno colpe anche gravi
            e si stanno rivelando veramente NULLI ma...

            spes ultima dea. Non è finita.

  • Tento unilateralmente di buttar lì quali potrebbero essere gli obiettivi politici dei liberals-idea nostrani:

    -il ridimensionamento dello Stato e la privatizzazione di molte sue funzioni;
    -l’attenuazione (eliminazione) delle conquiste sociali e conseguente apertura alla competizione tra lavoratori;
    -la riorganizzazione della formazione scolastica con particolare attenzione alla sua privatizzazione;
    -il mantenimento di un regime di "libertà" che permetta ai benestanti di mantenere ricchezza e privilegi;

    Per far questo si tenta di convincere l’opinione pubblica della bontà dei loro obiettivi. Sapendo che il potere si ottiene con voti, alleanze e maggioranze, si tenta di:

    -indurre l’elettore a convincersi che la “libertà” sia la più grande aspirazione
    dell’uomo;
    -convincere l'elettore che liberalismo e liberismo siano sinonimi, creando opacità tra i due concetti;

    Ma non gli si dirà mai che “libertà” spesso (molto spesso) NON significa BENE COMUNE.

      • Risposta deboluccia. Non vi restano che i pollici in giù! E per ironia del destino...ROSSI. :(

        • Risposta, te lo concedo, non molto impegnata.
          Ma la tua è sempre la solita, riscaldata e NON BUONA...

          MINESTRA!

          • Per favore Jack!
            Anche la seconda non è che sia il massimo.
            So che sei in grado di risposte migliori.
            Anzi alcune sono perfino condivisibili.
            Per fortuna c’è bike che ha più fantasia...
            Ammettetelo vi mancano le “Idee”. :wink:

          • Quanto a Idealiberale. Essa ha dei capi
            e degli affiliati.

            Io posso esserne annoverato tra i simpatizzanti
            più che altro perché...

            sempre meglio di niente.

    • Vuoi una risposta? Eccola:

      - E' assodato, consolidato e dimostrato che l'imprenditoria privata opera meglio dello stato.
      - Le conquiste sociali hanno trovato terreno fertile fra l'imprenditoria seria che ben conosce e riconosce il valore delle maestranze laboriose e le sa premiare convenientemente, senza bisogno dei "suggerimenti" dei sindacati.
      - E' ben noto a tutti che la scuola privata in Ticino è di gran lunga migliore di quella pubblica. I docenti poi, sono persino migliori e non sono strapagati.
      - I benestanti contribuiscono con il pagamento delle imposte ad alleviare sensibilmente il prelievo di quanti lo sono meno (seppur con i privilegi compresi).

      Che il potere è determinato dalla maggioranza, è stato ben dimostrato alle recenti elezioni del CF, dove il partito di maggioranza (28%, pur pasticciando parecchio e con una strategia suicida) è stato boicottato dai partiti minori coalizzati nel golpe, e dall'approvazione dei preventivi cantonali 2012 con 30 astensioni e 17 voti contrari (47/90).
      A convincere l'opinione pubblica della bontà del pensiero sinistro ci pensano bene LaRegione, 20 minuti, il Caffè e la RSI e gli ex ex ex ex, il clown ed il frate rosso.

      Rivedi il tuo concetto di libertà, perché forse ti è sfuggito qualcosa. :wink:

      • E' vero c'è un'imprenditoria seria. Proprio in quel caso le regole salariali sono contrattate di comune accordo tra sindacati e imprenditori. Come viene orgogliosamente ammesso dagli imprenditori stessi, le due entità (imprenditori e lavoratori) accrescono così un sano rapporto di collaborazione.

        Gli altri capoversi non contengono nessuna informazione oggettiva. Le tue opinioni sulla Scuola mi permetto di non commentarle.

        Che i benestanti contribuiscano...ad alleviare... è addirittura ridicola. Ti riferisci forse all'evasione fiscale? Se tutti pagassero il giusto, tutti si pagherebbe meno. Elementare, bike!

        Per quanto riguarda la seconda parte del tuo post, tutti gli osservatori non schierati, ammettono che l'autogol della destra ha favorito l'inevitabile riconferma degli uscenti. Chissà, magari volutamente...

        Che ci sia una sana competizione mediatica è un bene per la democrazia. Ammesso che ciò rispetti il gioco delle parti. Il problema sta nel collocarsi apertamente da una parte e non nascondersi dietro all'etichetta di una fasulla obiettività.

        Il mio concetto di libertà non credo sia da cambiare per il semplice fatto che non l'ho mai definito, qui, in ticinolive.

        In effetti del tuo populistico post, l'unico capoverso che oggettivamente si possa accettare è il secondo.

  • A dire il vero, la convinzione che una buona dose di masochismo affligga i liberali, incomincia ad affiorare anche in me.

    Li stanno facendo fuori ad uno ad uno, uno dopo l'altro.

    E non si sente un CIP :-|

    Il Lele compirà l'opera?

    E non si sentirà neppure un CIP ?

    • Già, ma questa santa inquisizione (o guerra santa, fai tu, fra radicali e liberali) è iniziata da tempo e innescata dall' ex senatore crespo trombato, con i santi in paradiso (Stampa, RSI e ma..........) ma nessuno fa un cip. :wink:

    • Uno può dire "Mancano le idee!" (opinabile);
      un altro può dire: "Mancano le persone!" (opinabile);
      un terzo esclamerà: "Mancano i mezzi!" (opinabile).

      Jack dice invece: manca, crudelmente, un LEADER.

  • L'imprenditore serio (come lo intendeva per es. Luigi Einaudi) e il prestatore d'opera corretto, non hanno certo bisogno dell'avallo dei sindacati per accordarsi sulle condizioni salariali e affermarsi professionalmente, quantomeno nell'industria, settore che conosco e dove ho operato quale dipendente, amministratore e datore di lavoro, (posso dire di conoscere il settore?).
    Poi è ben anche vero che di recente (imprenditoria importata e mano d'opera importata) qualche "stortatura" è manifesta, sui due fronti.
    Le mie opinioni sulla scuola sono pure dettate da un'esperienza diretta (limitata a 3 anni ed in periodo giovanile) quale docente in una scuola professionale. Ho un figlio insegnate (ovviamente di sinistra) ed un altro ottimo allievo di scuola dell'obbligo il cui direttorio è di impronta "progressista" (ti piace l'aforismo?). Quindi so bene quel che dico.
    Negare poi che i ricchi (di cui non faccio parte) contribuiscono a pagare le imposte di quanti meno fortunati, che di tasse non ne pagano, comporta un ragionamento non del tutto corretto ed onesto. E' un po' come avallare il concetto che rubare ai ricchi non è reato ed è un diritto dei poveri i quali nella loro onestà non sottoscrivono queste "provocazioni".
    Per l'evasione fiscale, lo stato ha tutti i mezzi per sanzionare il reato. Che si dia da fare.
    Affermare che la destra (UDC/Lega/Indipendenti) abbia volutamente adottato una strategia perdente (scellerata) nell'elezione del CF, è pura fantapolitica generata da una mentalità distorta ed incline all'inganno che poco conosce il significato di democrazia diretta e parla volentieri a sproposito per inculcare il falso (LaRegione, il Caffè, il falso 10 minuti, la cricca degli ex,ex ex,ex, del clown e del frate rosso).
    Mi ripeto, hai uno strano concetto della libertà e lo manifesti e descrivi sul blog.
    Un sinistroide che gratifica di populismo un indipendente di centro destra è un pochino grottesco.
    Ora vado ad incontrare una politica che la pensa (si fa per dire) come te. Te la devo salutare?

    • Prima di tutto mi congratulo (senza ironia) per il fatto che tu abbia un figlio con opinioni politiche diverse dalla tua. Se tuo figlio è un progressista, come tu affermi, significa che a casa tua vige una sana dialettica ideologica. Chapeau! Io non sono di sinistra, mi difendo semmai da alcune storture demagogiche che s’incontrano in alcuni post di destra. Una questione di simmetrie. Luigi Einaudi era un ottimo punto di riferimento ideologico per un sistema economico che non esiste più. Un liberalismo, onesto e idealista. Oggi l'industria (delocalizzazioni, uso della mano d’opera a basso costo) e soprattutto la finanza, cavalcano altre aspirazioni. Tra l’altro la finanza non è nemmeno più interessata a sostenere l’industria. Vive, si fa per dire, di suo! Sulle tue competenze non discuto. Competente non significa obbligatoriamente vaccinato contro le ideologie. Non discuto nemmeno sulla tua esperienza scolastica. Tuo figlio docente ti spiegherà (probabilmente lo ha già fatto) le differenze fondamentali tra scuola pubblica e quella privata. Con quale fatìca la Scuola pubblica combatte su più fronti per resistere a una sottile e incessante propaganda ideologica. Il tentativo è quello di sostituirla con qualcosa che non corrisponde alla visione della maggioranza. Ma... gutta cavat lapidem. Docenti strapagati e risultati scarsi non è forse un ritornello demagogico. Il problema pubblico/privato non risiede esclusivamente nelle competenze (per altro, nella scuola pubblica, più che accettabili) ma risponde a una visione di società. La prevalenza dei ticinesi, è risaputo, sostiene la situazione attuale. Ma... gutta cavat lapidem. Sulla questione Consiglio federale, riporto da cronistucolo, opinioni espresse dal dibattito mediatico. Anche provocatoriamente, lo ammetto. Per quanto concerne il (mio) modo d'intendere "libertà", oserei dire che il tema andrebbe trattato seriamente. Certamente non mi identifico con chi usa il termine quale grimaldello per scardinare ogni legge, ogni forma di giustizia, di socialità e ogni rispetto per le forme democratiche condivise. Ma la goccia, come qualcuno ben sa, perfora la pietra.

      • "Con quale fatìca la Scuola pubblica combatte su più fronti per resistere a una sottile e incessante propaganda ideologica. Il tentativo è quello di sostituirla con qualcosa che non corrisponde alla visione della maggioranza."

        Posso farti una domanda? Puoi pubblicare una lista degli argomenti sui quali non bisogna più discutere, perché votati a maggioranza, o indicare, in alternativa, secondo le vigenti regole della democrazia, tra quanto tempo se ne potrà tornare a discutere?

        Così non correremo il rischio, al termine di ogni discussione su uno specifico argomento, di sentirci dire che su di esso la maggioranza ha già deciso e quindi "zitto e mosca".

        • "Gutta cavat lapidem,.....consumitur anulus (giuro che non è una parolaccia) uso", che ha molto più a che fare con l'incessante propaganda ideologica ben presente nel disegno politico della sinistra che mira ad "ingessare" la società con teorie che escludono il concetto di libertà di pensiero, tutto a favore di un pensiero unico collettivo. Bela roba!

  • Auguri di Buone Feste a tutti gli amici di ticinolive: proprietà, redazione, collaboratori, blogger, simpatizzanti che contribuiscono a tenere "allegro" il portale d'informazione quotidiana della svizzera italiana. :) :-D

    • Contraccambio gli auguri di Buone Feste rendendoti attento sui poteri della democrazia: a maggioranza si potrebbe decidere di impedire che le gocce cadano dal cielo e di vietare la costruzione di anelli :wink:

  • bike:
    ... "con l’incessante propaganda ideologica ben presente nel disegno politico della sinistra che mira ad “ingessare” la società con teorie che escludono il concetto di libertà di pensiero, tutto a favore di un pensiero unico collettivo. Bela roba!"

    dicolamia:
    "Così non correremo il rischio, al termine di ogni discussione su uno specifico argomento, di sentirci dire che su di esso la maggioranza ha già deciso e quindi “zitto e mosca”.(*)

    Cari bike e dicolamia,
    lo scopo della vostra, diciamo, “sistematica controinformazione” , che lodevolmente vi siete incaricati di fare contro lo strapotere statalista(!) è legittimamente finalizzata ad ottenere i cambiamenti che auspicate. Giusto? Ebbene “quei” cambiamenti saranno tali, guarda caso, quando saranno accolti da una “maggioranza”. La vostra.

    (*)L’iperbolico “zitto e mosca” è ridicolo e, scusami, puerile. Ciò non toglie che una decisione assunta a maggioranza, per sua natura diventa operativa e va rispettata. Fino alla sua abrogazione.

    • Azzzz... REPETITA IUVANT! esclamò il mio prof al liceo. SED STUFANT replicò un mio compagno facendo esplodere la classe in una fragorosa risata.

      Caro openside, tra poco è Natale, e mi sento buono e mite come un pastore del presepe.

      Quindi con tutta la pace del mio animo ti dico per l'ennesima volta che COME FUNZIONA LA DEMOCRAZIA L'HO CAPITO!

      REPETITA IUVANT, SED STUFANT!

      Ma c'è una cosa che invece NON HO CAPITO: su questo portale possiamo continuare a parlare di scuola o se lo facciamo continuerai ad accusarci di "sistematica controinformazione"?

      Buon Natale e Buone feste!

      Nel 2012 torneremo sicuramente ad accapigliarsi :wink:

      • In fondo la tua particolare inclinazione alla democrazia è dimostrata dal “modesto” tentativo di prendere per il lato b quelli che non sono in comunione con le tue idee...

        ...ma per fortuna la pietra è dura.

        P.S. caro pastorello guarda che è la quarta volta che ci auguri Buone Feste! (Stufant!)

        • Deve essere l'età ..... Pensavo di aver augurato Buone Feste una volta a bike e una volta a te. Dicono che con l'avanzare degli anni si mantenga ancora vivida la memoria lontana, mentre quella vicina cominci a fare difetto.

          Allora ti racconto un aneddoto, narratomi molti anni fa e di cui conservo, per fortuna, un vivido ricordo:

          C'erano tre uomini su una barca, uno remava, gli altri due discorrevano serenamente.

          Ad un tratto il rematore, stanco, si rivolse agli altri due e disse:

          "Scusate, uno di voi due potrebbe darmi il cambio?"

          Gli altri due risposero ad una voce: "Abbiamo già votato su questo argomento, ma se vuoi possiamo farlo di nuovo".

          Non v'è dubbio alcuno che al di là della protervia di cui quei due avevano dato esempio appellandosi alla "democrazia" nondimeno avevano concesso al rematore almeno la possibilità di richiamare la loro attenzione sulla sua condizione e avanzare una richiesta.

          Non tutti hanno una concezione così "liberale" della democrazia.

          Chi ha orecchi da intendere intenda.

          Buone fe ... ooopss sarebbe la quinta volta!

          • La tua parabola sulla barca fa letteralmente acqua. Un sano rapporto democratico implica una chiara divisione dei compiti. I due rematori reticenti non erano evidentemente democratici. Mi dicono dalla regia che erano iscritti a una lobby, a un cartello, a una setta religiosa...

          • ... probabilmente ha ragione la regia.

            La butto là: ERANO ISCRITTI AD UNA LOBBY!

            Bike non mi suggerire!!!

            Come dici? No non lo dico ... se no openside si in ...zza!

            Guarda che se insiti lo dico!

            QUELLA DEGLI INSEGNANTI DELLA SCUOLA PUBBLICA!

            OK l'ho detto! Addio il buon pastore e il pastorello. Il diavoletto ha di nuovo preso il sopravvento sull'angelo .... Non dovevo!

            SIAMO QUASI A NATALEEEE!!!!

    • Caro il mio openside, per quanto mi riguarda, idealmente faccio già parte di una maggioranza (di area) che proprio per un eccesso di democrazia spuria viene sempre messo in minoranza da coalizioni incestuose e rozze, che con la democrazia non hanno proprio nulla da spartire.

  • Iscritti a un partito di destra, come dice seguimi. Non hanno remato per una "democratica" protesta. Contro la maggioranza rossa. Quella dell'unico rematore... :wink:

  • "Stupefacente che in un Paese dove i cinque settimi dei membri del Governo e una stragrande maggioranza del Parlamento si richiama ad ogni piè sospinto ai principi dell'economia di mercato si debba assistere alla scena di un Consigliere federale che convoca i dirigenti della grande distribuzione e i grandi importatori per sollecitarli a ridurre i prezzi dei beni importati, così come dovrebbe avvenire automaticamente grazie al forte apprezzamento del franco? All'improvviso, ci si accorge che nel nostro Paese le regole della libera concorrenza funzionano solo per giustificare l'aumento dei prezzi, ma non funzionano quando si tratta di abbassarli."

    Ottimo direi...

    *Sai chi l'ha scritto, bike?
    *Alfonso Tuor Da "La borsa della spesa" nr. 8 dicembre 2011, p.17

    La legge dei numeri contiene, a volte, anomalie. Ciò non significa che il principio sia sempre sbagliato. Ma che ogni atto politico esige un... democratico controllo.

    • No, non è che non funzionano perché non c'è controllo democratico (che é una locuzione vacua et inanis). Non funzionano perché NON C'È LIBERTÀ DI SCAMBIO.

      E se anche ci fosse libertà di scambio le regole della libera concorrenza non funzionerebbero lo stesso perché non c'è un mercato competitivo del denaro fondato su monete oneste.

      Con queste premesse ma che cacchio vuoi controllare "democraticamente"?

      Tuor è un'ottima Cassandra, ma non si è ancora deciso a chinarsi con la dovuta attenzione sulla scuola austriaca e a volte scivola sulla classica buccia di banana ...

      • -Non c'è controllo democratico;
        -Controllo democratico= locuzione vacua;
        -Oggi non c'è libertà di scambio;
        -Non c'è mercato competitivo;
        -Non ci sono monete oneste;
        -col cacch** controlli democraticamente;
        -A.T. =cassandra, dimentica la scuola austriaca e scivola sulla classica buccia di banana.

        Così parlò Dicolamia.

        Voglio dire non è che io voglia negare la tua visione delle cose. Che probabilmente contiene delle verità. Ma è come se un seguace della teoria dell’esistenza degli extraterrestri volesse convincerci della loro realtà, parlando male di chi non vuole crederci.

        ll passaggio dal Welfare State al cosiddetto Profit State (termini che si possono indagare anche su qualsiasi motore di ricerca) è avvenuto sulle spinte di politica economica di modello neoliberista. La crisi dovuta essenzialmente alla concentrazione della finanza nelle mani di alcuni istituti che impongono la loro volontà agli Stati e agli istituti di controllo. Le cosiddette "primary dealers". Un fatto incontrovertibile. Che poi il liberismo non si sia attuato secondo i crismi della dottrina Von Mises/Von Hayek posso anche essere d'accordo

        L'applicazione del neoliberismo nella sua autenticità e interezza e nel concetto così come la Scuola austriaca l'ha concepito, probabilmente non è applicabile (attualmente) in nessuna realtà politico economica. Insomma!

        Così come fu il marxismo nel novecento. Infatti oggi si avanza l'ipotesi che il comunismo come lo si è conosciuto nello scorso secolo fosse, insomma, un surrogato. Qualcuno lo ha definito “sovietismo”. Dicendo questo non avanzo giudizi né di “valore” né, tantomeno, di schieramento ideologico. Semplici constatazioni. Mi sembra di capire che chi (diversi in ticinolive) spara contro l'attuale situazione europea abbia due motivi. Uno distruttivo...muoia Sansone... e l'altro il desiderio di ritornare ai nazionalismi novecenteschi. Due motivi dai risvolti inquietanti.

        • Sator, come direbbe il Berlusca, mi consenta:

          - se dico che Tuor è un "ottima" Cassandra è perché finora le ha indovinate tutte e il mio dissenso con lui non riguarda le sue fosche previsioni. In una sua replica ad un mia Lettera al Corriere del Ticino ebbe a scrivere: anche stavolta "purtroppo" io e Dicolamia ci troviamo d'accordo (alludendo al fatto che le nostre previsioni si stavano "purtroppo" avverando). No, il mio dissenso con Tuor riguarda l'incipit della crisi. L'analisi degli "austriaci" porta ad identificare cause diverse da quelle evidenziate da Tuor, anche se, qua e là, Tuor sembra a volte parlare da "austriaco" (salvo poi smentirsi subito dopo). In ogni caso, in questa contesa intellettuale, non mi pare che il batti e ribatti sia mai scivolato in qualcosa che sia definibile come "parlar male di qualcuno".

          - se con "neoliberismo" si vuole identificare la possibilità di cogliere nel modo più spregiudicato possibile le opportunità offerte da un sistema monetario gestito da falsari istituzionali ai quali (non ho ancora capito perché) è stato concesso il privilegio incommensurabile di creare ricchezza dal nulla, allora sì, posso essere d'accordo con te. Il "neoliberismo" così definito, ovvero l'irresponsabilità e l'avidità cinica che si alimentano di un'espansione monopolista del credito, ha avuto la sua parte nell'aggravarsi della crisi. Ma cosa centra la libertà connessa al termine di liberismo in tutto questo? Quando Greenspan ha stampato in un solo anno più dollari di quanto abbiano fatti tutti i presidenti della FED messi assieme negli anni precedenti erano "liberisti" tutti i managers d'assalto che si sono abbuffati di tanto ben di Dio fino a morirne di indigestione? Erano liberiste le banche che attraverso la riserva frazionaria, originata dal monopolio del credito, hanno prodotto una massa di debiti/crediti di gran lunga superiore al risparmio dei loro correntisti? Quale libertà è ravvisabile in una politica economica che si forma non nel libero mercato, ma in conseguenza di un atto monopolistico di creazione del denaro da parte di un deus ex machina e di tanti compagni di merende (le banche commerciali e i profittatori e gli intrallazzatori di ogni genere e specie che ruotavano loro attorno)? La parola "libertà" e i suoi derivati (libertarismo, liberismo e anche liberalismo) non dovrebbero trovare spazio in presenza di un regime monopolistico (quindi anti-liberista per eccellenza) del denaro. Il fatto che con "neoliberismo" si tendano ad identificare gli effetti perversi della gestione "monopolistica" del denaro è un CONTRADDIZIONE IN TERMINI e la dice lunga sulla confusione intellettuale nella quale ci troviamo immersi.

          - c'è anche chi identifica nel "neoliberismo" la licenza di importare merci a basso costo o di trasferire in paesi con minori costi fissi gli impianti di produzione. Potrei dimostrati come ciò non produrrebbe alcun effetto negativo a paesi come la Svizzera, consentendo al contempo ai paesi più poveri di raggiungere standard di vita più dignitosi. Ma c'è una cosa che, al solito, viene a rompere le uova nel paniere: LE SVALUTAZIONI COMPETITIVE. E chi, se non le banche centrali, che hanno il monopolio di ostacolare le nostre esportazioni con atti unilaterali di "stampa di denaro" e conseguenti svalutazioni (alle quali poi ci si trova necessariamente costretti a rispondere con altrettante svalutazioni del franco) è responsabile di questo immane casino? È il diritto al libero scambio ad ostacolare la diffusione nel mondo della ricchezza o lo sconvolgimento di quelle che dovrebbero essere regole del gioco oneste da parte di banche centrali monopoliste della moneta?

          Concludendo:

          1) LA CRISI HA ORIGINE NELLA GESTIONE MONOPOLISTICA DEL DENARO

          2) I NUOVI DESPOTI SONO LE BANCHE CENTRALI ALLEATE CON POLITICI ILLUSIONISTI E DEMAGOGHI CHE HANNO CAVALCATO L'ESPANSIONE CREDITIZIA PER DIFFONDERE UN FALSO BENESSERE I CUI COSTI SARANNO PAGATI DAI NOSTRI FIGLI

          3) I COMPLICI DEI DESPOTI SONO LE BANCHE COMMERCIALI CHE DOVRANNO CESSARE LA TRUFFA E LA CONTRAFFAZIONE DELLA "RISERVA FRAZIONARIA" E TORNARE AD UN REGIME DI "RISERVA INTERA"

          In tutto ciò niente che abbia che fare con la parola LIBERTÀ ha diritto di cittadinanza.

          Questa è l'analisi liberista della crisi, che non vuol dire voler imporre ad altri il nostro punto di vista, ma semplicemente volere illustrare, nel modo, spero è più comprensibile possibile, il nostro punto di vista.

          • Buono il tuo esame critico, hai finalmente hai chiarito la tua/vostra posizione. L'hai fatto con dovizia di causa, conoscenza del dossier e correttezza formale. Il rapporto tra libertà e democrazia costituisce uno dei nodi più complessi della cultura contemporanea anche se viene da molto lontano. È fra l’altro un rapporto che si riflette immediatamente su quello, più concreto e politico, tra democrazia e economia. La fondatezza della tesi che la maggioranza non possa essere un criterio esatto e scientifico per rappresentare il vero e il giusto è stato avvertita da più di un pensatore. Credo che, tuttavia, a volte tu scriva in un modo che potrebbe risultare spinoso per chi non la pensa come te, perchè spari con assoluta sicurezza delle frasi forti abbastanza discutibili, come quella secondo cui “i nuovi despoti sono le banche centrali alleate con i politici illusionisti demagoghi che hanno cavalcato l’espansione creditizia per diffondere un falso benessere i cui costi saranno pagati dai nostri figli.” Sai che io la penso diversamente, e non mi ritengo per questo un retrogrado socialdemocratico, non fosse altro per il fatto che mi trovo in buona compagnia con tutti coloro che non accettano di archiviare la situazione attuale con un’unica teoria. Perché, se permetti, fino a prova contraria rimane tale, la tua. Inoltre parrebbe verosimilmente portare all’unica conclusione che solo attraverso un “liberismo incontaminato” la via d’uscita sia tutelata. A parte il fatto che si potrebbe avanzare l’ipotesi (scomoda) secondo la quale “l’espansione creditizia per diffondere un falso benessere” è stata accettata e spinta, da tutto il mondo economico occidentale, ai massimi livelli anche per corroborare, dopo la caduta del comunismo, l’attendibilità del capitalismo. E a quel momento la si volle chiamare economia “neoliberista”. Ma la domanda che resta inevasa è quella a sapere, in una società aperta a dissomiglianti visioni, come sia possibile evitare la nascita di monopòli di varia natura, che inevitabilmente ricostituirebbero quelle “contraddizioni” che tu evidenzi. Per non parlare, per esempio, della giustizia: come coniugare tale concetto, ovviamente soggettivo, se si volesse per ipotesi, iniziare a scrivere un nuovo aggiornato contratto sociale? Mi fermo qui, anche perché non voglio tediare i blogger di ticinolive con un continuo botta e risposta.

          • È vero: le frasi attraverso le quali normalmente i movimenti libertari o liberisti sono usi esprimersi risultano spesso categoriche. Io non faccio eccezione e la cosa penso dipenda dal fatto che siamo fortemente ideologizzati, al punto che, tra i molti che, confrontati con la gravità della crisi, oggi cadono dal pero, accusando contraccolpi sia psicologici che materiali, a volte noi abbiamo come l'impressione di librarci nell'aria in uno stato di assoluta serenità cognitiva, quasi osservatori distaccati delle peggiori cose che possano accadere, consolati solo dal fatto di poter dire: "ecco, Mises, Hayek, Rothbard l'avevano detto, ecco perché è accaduto ed ecco perché quest'altra cosa indubbiamente accadrà". Non v'è dubbio che gente così supponente possa alla fine risultare indigesta. Ma, d'altro canto, il "relativismo" in voga, che riempie di continue incertezze comportamentali e di giudizio il mondo, è troppo spesso funzionale alla perfidia di chi ha interesse ha mantenere il popolo nella maggiore confusione intellettuale possibile, e questo, per reazione, porta a prese di posizione nette e precise.
            Così quando affermo in modo netto e preciso che “i nuovi despoti sono le banche centrali alleate con i politici illusionisti demagoghi che hanno cavalcato l’espansione creditizia per diffondere un falso benessere i cui costi saranno pagati dai nostri figli” non lo faccio in preda ad un raptus logorroico, ma sapendo quello che dico e pronto a dimostrare perché lo dico, già mettendo in conto un batti e ribatti nel quale potrò giocarmi, non impressioni contingenti personali, ma un armamentario intellettuale fondato su ore e ore di letture, riflessioni e successive conclusioni.
            Che poi in molti abbiano cavalcato l'onda del falso benessere anche per corroborare, dopo (ma direi anche "prima della") caduta del comunismo, l'attendibilità del capitalismo, hai perfettamente ragione.
            Resta il fatto che da quando i banchieri centrali, con la complicità degli uomini dello Stato, sono riusciti a concretizzare il loro sogno monopolista di fare finalmente dei soldi del monopoli dei soldi veri il loro potere ha raggiunto vertici mai raggiunti nella storia dell'umanità. Del resto qualcuno ebbe ad esclamare: "datemi il potere di stampare denaro e poi fate pure tutte le leggi che volete".
            Quanto alla tua domanda "inevasa" ti do, come al solito, una risposta "forte", sicuramente discutibile, sempre come al solito: bisogna fare chiarezza intellettuale su quali siano veramente i diritti individuali della persona umana (cosa non facile l'ammetto). Per i liberati sono i cosiddetti "diritti giusnaturali" (alla base anche della dottrina cristiana). Se ci trovassimo d'accordo sulla definizione di questi diritti allora tutto sarebbe lecito meno che la loro violazione (anche da parte della democrazia). Lo Stato (la "forza comune") avrebbe il solo compito di assicurare la "giustizia", intesa non come "giustizia sociale" (che è un eufemismo), ma come difesa di tali diritti individuali, eguali per tutti. E laddove fosse un monopolio di qualunque natura a lederli la "forza comune" interverrebbe. Il discorso, l'ammetto, si presta a dibattiti non esauribili in un blog.

          • Altrettanto a te e consorte, Jack.

            Le mie attività?

            1) LAVORO: 5-.

            2) POLITICA: 4 +

            3) SALUTE: 6

            4) FORTUNA: 2

            che altro c'è ancora? ah ...

            5) AMORE: "l'amore che strappa i capelli è finito ormai, non resta che qualche svogliata carezza ... e un po' di tenerezza (Fabrizio de André)"

          • Punto 5), un consiglio. Meglio non buttarsi giù,
            non c'è niente da guadagnare.

            Quanto a Fabrizio... è un grande! (nonostante tutto)
            Il mio prediletto.

            Punto 4) fortuna: 2
            Il vecchio Jack ti esorta: fatti un esamino di coscienza!
            Domandati se hai fatto, e fai, sempre tutto giusto.

          • Punto 4)
            Mi sono fatto un esamino di coscienza.
            Evidentemente sbaglio sempre qualcosa perché non riesco mai ad azzeccare un Jack-pot ad Euro-Millions; al massimo rimedio un Jack-the-Ripper a Ticinolive :lol:

            Punto 5)
            ... .Jack, in piedi mi riesce ancora peggio :wink:

          • ... Jack, te lo dico sottovoce .... è una tattica!!!

            Sapessi che bello quando una donna ti lascia convinta di averti risolto un problema :wink:

          • ... e chi ti ha detto che non sia mia moglie .... QUELLA DONNA?

            Hai ragione ... sono un po' frivolo.

            Forse sto reagendo alle fatiche dell'anno che ci lascia con troppo buonumore.

            O forse è un modo come un altro per esorcizzare la durezza di quello che verrà.

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