Il 23 ottobre 2011 il presidente dell’UDC ticinese on. Pierre Rusconi è stato eletto al Nazionale, realizzando una delle massime e più antiche aspirazioni del partito. Subito dopo, come egli stesso aveva previsto di fare, ha lasciato la presidenza al suo successore, on. Gabriele Pinoja, e il seggio di granconsigliere alla giovane subentrante Lara Filippini.
Pierre Rusconi è intervistato oggi per Ticinolive da Francesco De Maria.
FDM Il 2011 è stato un anno felice per l’UDC ticinese (e per la destra cantonale in genere) ma triste per l’UDC svizzera…
Pierre Rusconi Il Ticino è lento a reagire ma alla fine si è mosso e ha mandato a Berna il primo deputato di un partito, che lo aspettava da 90 anni! Molto positivo il riequilibrio verso il centro-destra della deputazione ticinese nel suo complesso. Nel 2011-2015 i Ticinesi saranno più correttamente rappresentati.
Nella campagna elettorale dell’UDC nazionale sono stati commessi alcuni errori. Principalmente ha nuociuto l’impostazione monotematica sull’immigrazione. Si è parlato troppo poco di lavoro, economia, piazza finanziaria. Si è pagata inoltre la presenza del neocostituito PBD, che non è affatto una “UDC moderata” ma piuttosto un’arma nelle mani degli avversari dell’UDC. Avevamo, ottimisticamente, proclamato di voler dare l’assalto agli Stati, ma quanti di noi ci credevano realmente? Proprio nell’elezione alla Camera dei cantoni un candidato UDC può essere facilmente tagliato fuori da una coalizione avversaria, anche di comodo. Dolorosa la sconfitta del nostro presidente Brunner a San Gallo. Blocher senza chance a Zurigo. È doveroso ammettere che nell’ottobre 2011 si è perso. Ma l’UDC rimane, e di gran lunga, il primo partito svizzero!
Lei ha realizzato il sogno della Sua vita…
PR In un certo senso sì, ma io lo vedo più come un successo del partito che mio personale. A 61 anni è un po’ tardi per pensare ad alti destini politici…
Uno dei massimi luoghi comuni della politica cantonale (che contiene in sé una parte di verità) è il seguente: l’UDC ticinese è condannata a rimanere piccola dalla presenza della Lega. Quali spazi di crescita intravvede per il Suo partito?
PR Naturalmente è vero ma è anche inutile continuare a lamentarsi. Per l’UDC Ticino la questione del rapporto con la Lega è cruciale. L’accordo per le Nazionali 2011 è stato un vero successo ma ora è arrivato il momento di guardare avanti, alle Comunali 2013 a Lugano. L’UDC vuole fermamente un municipale ma da sola non può farcela. E non vi saranno congiunzioni possibili. Dunque non resterebbe che presentare una lista unica Lega-UDC con un candidato UDC “blindato”, che dovrà essere a mio giudizio Marco Chiesa, politico giovane ma già esperto, assolutamente all’altezza del compito. Obiettivo: una nuova maggioranza a Lugano e un nuovo sindaco, di un nuovo partito. Per l’UDC – che ha dato, collaborato, aiutato, rispettato i patti; chi ha fornito l’apporto decisivo alla “rivoluzione copernicana” dell’aprile 2011? – è venuto il tempo di richiedere una giusta contropartita. Focalizzo il mio discorso su Lugano 2013 perché questa è la prima scadenza fondamentale, ma il discorso potrebbe essere più generale.
Che cosa pensa di quella che Gabriele Gendotti ha chiamato “Santa Alleanza”? E del “nuovo” PLRT gendottiano? Potrà indirettamente giovare all’UDC?
PR La linea Gendotti – che consiste nel lasciar andare/mandar via un certo numero di scontenti – alla fine rafforzerà il PLRT.
Veramente? Di solito un partito non si rafforza cacciando via la gente…
PR Diverrà più compatto. E finiranno quelle terribili e quasi infinite beghe interne che l’hanno destabilizzato e dilaniato giorno per giorno, a partire dal 2006. Non bisogna dimenticare che molti di questi “recuperabili” (che in realtà non lo sono) non votano più liberale-radicale da anni, soprattutto a Lugano. Quanto alla Santa Alleanza, essa coniuga bene un aspetto sostanziale con un altro aspetto di natura opportunistica. Oggi come oggi è molto attiva e vincente, e costituisce, anche, un test per il maggioritario. Ma il maggioritario reale è lontano. Se ne parla molto, con troppa leggerezza e sempre ipoteticamente…
Io ero tra coloro (e l’ho scritto) che pensavano che la lista UDC per il Nazionale dovesse contenere nomi (diciamo due) di personalità liberali del centro-destra. La dirigenza UDC sembrava possibilista, forse addirittura propensa a questa ipotesi. Poi tutto è andato in fumo. Come mai?
PR Le confermo che ci sono state trattative con varie personalità, ma nessuna è andata in porto. Non potevamo anteporre, di punto in bianco, ai nostri – che per tanti anni hanno lavorato duramente per il partito – candidati esterni che arrivavano animati forse dalle migliori intenzioni ma, eventualmente, anche da un certo opportunismo.
Un sostegno a una particolare candidatura, si è detto, era giunto anche da oltre Gottardo…
PR Non lo escludo, ma la decisione spettava al Partito cantonale! Così si è fatto ed è stata un’ottima decisione.
Dopo il trionfo dell’ottobre 2007 e il disastro parlamentare del successivo dicembre la sensazione è che l’UDC svizzera non sia riuscita a “recuperare”. Gli “altri” partiti sembrano aver trovato la formula vincente: tutti contro l’UDC. Vede una strategia possibile per uscire da questa impasse?
PR A breve termine no. Ma l’UDC deve allargare il suo campo d’azione, non potrà limitarsi ad essere in eterno il “partito anti-stranieri”. Tatticamente, il caso Widmer Schlumpf ha avuto un gran peso ed ha arrecato un danno enorme al partito ma, col tempo, si risolverà da solo. Al di là di ciò, niente allargamento del governo a 9. È una falsa soluzione, e dico questo anche in relazione alle continue“rivendicazioni ticinesi”.
L’elezione popolare del Consiglio Federale potrebbe risolvere il “problema governativo”, oggi come oggi acuto, dell’UDC?
PR Forse sì, ma non la otterremo.
Quale potrà essere il ruolo di Blocher, tornato consigliere nazionale, nella legislatura 2011-2015 ?
PR Una scelta coraggiosa la sua, da vecchio leone mai domo. Avrebbe potuto anche rinunciare al rientro per restare nel partito come stratega e “spiritus rector”. Ma è giusto rispettare, e addirittura ammirare, la sua decisione. Da politico di razza e da lottatore.
L’unico consigliere federale UDC, Ueli Maurer, viene tenuto sotto tiro e spesso messo in difficoltà dalla stampa avversaria. È un consigliere federale debole/incompreso/confrontato a una “mission impossible”?
PR Maurer è isolato in seno al governo e si ritrova tra le mani un dipartimento ingrato e “difficile”. La sua è una poltrona più che scomoda.
L’on. Freysinger ha dichiarato: “Sarebbe meglio essere fuori del tutto!”
PR Senz’altro un’opinione plausibile, ma il partito ha deciso diversamente.
Mi faccia il nome di tre politici UDC d’Oltralpe che stima particolarmente.
PR Oskar Freysinger (ma non perché me l’ha suggerito Lei). Adrian Amstutz, nuovo leader della frazione parlamentare. Il vodese Guy Parmelin.
E di tre politici non UDC.
PR I consiglieri federali Burkhalter e Berset. E il consigliere nazionale PPD Christian Lohr, un uomo coraggioso in sedia a rotelle, senza braccia, gravemente handicappato ma pronto a dare il suo contributo politico alla società.
Come può salvaguardare i suoi interessi la Svizzera, piccolo stato accerchiato, posto al centro di un’Europa in preda a drammatiche difficoltà?
PR Questa nostra “isola felice” deve in primo luogo tenersi stretto tutto ciò che nel tempo l’ha resa tale e l’ha fatta prosperare. I suoi princípi politici, i suoi ordinamenti sociali ed economici. Ammetto però che una simile visione “statica” si riveli, alla lunga, insufficiente. Bisognerà anche adattarsi alle nuove condizioni, e lottare.
Come vede la situazione alla frontiera sud del nostro Cantone e come pensa debba essere affrontato il problema del flusso immigratorio, che sembra inarrestabile?
PR Il flusso sarà inarrestabile. È duro ammetterlo, ma possiamo solo puntare a limitare i danni.
Il presidente della Banca nazionale Hildebrand, nonostante numerose (ma brevi) protezioni altolocate, è rapidamente caduto. Christoph Blocher ha approfittato della soffiata di un informatico bancario, per poi informare la presidente della Confederazione. Il vecchio leone ha agito correttamente?
PR Sì. Al suo posto chi non avrebbe agito come lui? La bontà della sua azione è testimoniata anche dalla rapidità della soluzione della crisi: la posizione di Hildebrand è apparsa subito insostenibile. Blocher ha piazzato un colpo duro, uno dei suoi!
Parecchi stati grandi e temibili (USA, Germania, Italia, …) hanno ingaggiato una guerra senza quartiere contro il “potentato finanziario” Svizzera. Come finirà questa amara storia? Quali perdite dovrà subire la nostra piazza? Che cosa resterà del nostro mitico “segreto bancario”?
PR Del mitico segreto resterà… il mito! Oggi le vecchie regole non valgono più, sono state cambiate anche da stati che predicano bene e razzolano male. Possiamo lagnarcene, certo, ma dobbiamo adattarci, creare nuove posizioni di nicchia, sfruttare al meglio i nostri alti livelli di competenza tecnica. Ma ci saranno perdite, in termini di capitale gestito e posti di lavoro. Ciò è inevitabile.
Per concludere l’intervista, Le domando di formulare una previsione. Quando l’UDC federale tornerà ad avere una corretta rappresentanza in governo?
PR Non sarà facile, perché gli avversari dell’UDC hanno assaporato il successo del loro colpo di mano: al dicembre 2007 ha fatto seguito il dicembre 2011. La tentazione di continuare nel giochetto dell’esclusione può essere grande. Quattro anni sembra il minimo. Otto anni? Di più? Fortuna che la politica riserva talvolta delle sorprese!
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Pragmatiche e senza fronzoli le risposte di Pierre Rusconi!
Una persona che ha gradualmente guadagnato la mia stima negli ultimi 5 anni, partendo praticamente da zero a dare una struttura solida al parito Ticinese e renderlo credibile ai vertici nazionali.
Ha quel giusto mix di prudenza, coraggio e pragmatismo che durante la sua Presidenza UDC Ticino a cui ha dedicato tutto sé stesso, quasioltre il lecito (famiglia), ha guadagnato stima e simpatie in crescita esponenziale: il tutto suffragato dai voti preferenziali delle ultime due tornate elettorali. Bravo Pierre, e grazie! :-P
Pragmatiche e senza fronzoli le risposte di Pierre Rusconi!
Una persona che ha gradualmente guadagnato la mia stima negli ultimi 5 anni, partendo praticamente da zero a dare una struttura solida al parito Ticinese e renderlo credibile ai vertici nazionali.
Ha quel giusto mix di prudenza, coraggio e pragmatismo che durante la sua Presidenza UDC Ticino a cui ha dedicato tutto sé stesso, quasioltre il lecito (famiglia), ha guadagnato stima e simpatie in crescita esponenziale: il tutto suffragato dai voti preferenziali delle ultime due tornate elettorali. Bravo Pierre, e grazie! :-P
Ora che l'UDC ticinese ha coronato il sogno ce ne siamo subito accorti. SI STA DECISAMENTE MEGLIO!
Libertarians? Che razza di link viene fuori, clickkkkkkando erroneamente il tuo Nick-Name?
Scusaci profondamente se ti abbiamo fatto soffrire così duramente prima della realizzazione del "sogno di una vita". :-|
Certo, vi è da domandarsi: se stai veramene meglio, perché devi "postare" un commento che più di uno che ha mal di pancia, sembra essere quello di uno affetto da uno spasmo cronico all'apparato digerente? :-?
Misteri da liber(-ista) (-ato) (tino) (-ale) (-tarian) ma sicuramente NON LIBERO 8-O :( :cry:
Ora che l'UDC ticinese ha coronato il sogno ce ne siamo subito accorti. SI STA DECISAMENTE MEGLIO!
Libertarians? Che razza di link viene fuori, clickkkkkkando erroneamente il tuo Nick-Name?
Scusaci profondamente se ti abbiamo fatto soffrire così duramente prima della realizzazione del "sogno di una vita". :-|
Certo, vi è da domandarsi: se stai veramene meglio, perché devi "postare" un commento che più di uno che ha mal di pancia, sembra essere quello di uno affetto da uno spasmo cronico all'apparato digerente? :-?
Misteri da liber(-ista) (-ato) (tino) (-ale) (-tarian) ma sicuramente NON LIBERO 8-O :( :cry:
Giusto! NON LIBERO.
E ciò nonostante che l'UDC ticinese abbia coronato il suo sogno.
Probabilmente dipende da un diverso modo di intendere la libertà (o cosa significa far politica).
Mi sono incontrato a pranzo qualche tempo fa con il Mellini e la Lara Filippini per vedere se si poteva portare avanti un'iniziativa comune mirata a limitare lo strapotere socialista nella scuola pubblica. Tanti bei propositi: nessun seguito. Mi fu detto: allora ne parliamo e ti facciamo sapere. Conclusione: aspetto ancora la risposta.
Insomma: finora gli effetti pratici sulla libertà individuale delle ultime vittorie dell'UDC ticinese e della Lega io non li ho visti.
NO, io la intendo proprio pragmatica la politica!
Infatti era IRONICO il fatto di citare il TITOLO DELL'ARTICOLO CON UNA FRASE CHE RUSCONI MAI AVREBBE DETTO (difatti a domanda suggestiva, ha risposto in maniera cortese...)
E mi butti la palla "al centro": non è con una iniziativa (ogni forma di iniziativa) che si combatte uno "strapotere" fatto di persone a cui la testa non cambi.
Sono il primo a sostenere che il "cancro" si forma proprio nella scuola pubblica (e non) con teorici e sognatori influenzati e influenzanti di comunismo, '68issmo, socialismo rale e irreale, ecc.
(opinione mia personale, chiaramente: non ne ho mai parlato con Lara ed Eros, ma molto probabilmente sono concordi)
L'obiettivo del seggio al Nazionale tutto UDC era una priorità per Pierre, lungimirante al contatto diretto con l'UDC nazionale e la visibilità del Ticino nel maggior partito svizzero...ma per lui l'importante era che ci andasse qualcuno dell'UDC ticinese, poi ci è andato lui (scelta di tanti ticinesi che lo hanno preferito).
ORA TI SVELO UN SEGRETO DI PULCINELLA: il fattore "Consigliere al Nazionale" non è MAI stato mio ispiratore di attività politica (come nessun seggio o "cadereghino"), ma il CAMBIAMENTO. Ed infatti nei vari "consessi" ho accettato per il bene del cambiamento le alleanze (o meglio, gli aiuti) con la Lega: e i rapporti numerici sono effettivamente cambiati in Consiglio di Stato e nella Città di Lugano, INNEGABILE.
Il cambiamento in POSITIVO è un processo lento, faticoso e terreno. Il cambiamento immediato può essere positivo, ma il più delle volte, la "rivoluzione" fa danni, non per niente è una prerogativa di sinistra.
La LIBERTA' deve essere guadagnata da ogni singolo individuo. Collettivamente si può raggiungere un grado di libertà, che però viene annullato proprio dal motto " la mia libertà finisce dove inizia la tua".
Quindi prima LIBERO, poi SVIZZERO ed in seguito... BELLO :-D
Sull'ultima frase concordo appieno sull'ordine delle priorità. La terza non è necessaria (né per i maschi, né per le femmine). Non faccio nomi, c'è stato chi, del tuo partito, preferiva definirsi prima SVIZZERO e solo dopo LIBERO, e glielo feci notare.
Concordo ancora con te sulla fatica che si fa nel percorrere la via istituzionale al cambiamento. Personalmente la ritengo impossibile finché non si farà un bel referendum che sancisca definitivamente e COERENTEMENTE il principio da te proclamato ”la mia libertà finisce dove inizia la tua” ribadendolo però in forma meno ampollosa e più concreta, cioè nella forma "austriaca" suggerita da Murray Rothbard: "ognuno può agire come vuole purché non aggredisca la proprietà privata altrui" (cosa che invece avviene ogni giorno "istituzionalmente").
Qualche esempio? Se la libertà di un medico finisce dove inizia la mia, perché mi si obbliga a pagare una cassa malati i cui costi sono dettati da un cartello di medici? Se la libertà di una casa farmaceutica finisce dove inizia la mia perché non sono libero di dire alla mia cassa malati dove desidero che essa acquisti le medicine per le mie cure? Se la libertà di un giornalista radiotelevisivo finisce dove inizia la mia, perché mi si obbliga a pagare il canone radiotelevisivo? Se la libertà di un agricoltore finisce dove inizia la mia, perché non sono libero di andare a fare la spesa a Como e rientrare con 3 kg di carne a testa? Se la libertà di un carpentiere finisce dove inizia la mia, perché, secondo il tuo partito, non dovrei essere libero di farmi fare la ringhiera di casa da un artigiano di Varese? Mi fermo qui, anche se potrei continuare . Ma sarebbe bello se ogni volta che il tuo partito prende posizione su questi argomenti riflettesse COERENTEMENTE sul principio di libertà da te proclamato, se no è solo "dare aria ai denti".
Il mio commento ironico, era, l'ammetto, DURO. L'ho fatto per sottolineare il fatto che spesso i partiti si gloriano dei successi elettorali, ma non riescono poi a tradurli in qualcosa di veramente utile per la gente comune.
E così si sente il Nano (il vincitore assoluto delle ultime elezioni cantonali) proclamare che Bertoli (il capo dell'educazione socialista nella scuola pubblica ticinese) si sta comportando ottimamente e, non senza sconcerto, si assiste impotenti all'arringa di Marco Borradori in difesa delle scelte economiche del Governo.
Cosa deve dire un cittadino che, come te si proclama prima LIBERO e poi SVIZZERO (ed in seguito ... non BELLO ... ma sicuramente SENESE)? Che dopo la vittoria dell'accoppiata Lega-UDC si sta DECISAMENTE MEGLIO?
Ti concedo (a te e ai tuoi colleghi di partito) tutto il tempo che vuoi per dimostrarmi il contrario. Per parte mia mi sarei accontentato di un po' di aiuto sul problema "scuola pubblica" o almeno una cortese risposta, negativa o positiva che fosse.
Posso dire che sono rimasto deluso?
Stai confondendo i ruoli di UDC Ticino e UDC Svizzera, oltre al fatto di attribuire un mancato rispetto di concetti di "liberismo" al pensiero UDC.
Io ho elencato la mia personale priorità di "valori": LIBERO, SVIZZERO e a seguire. Ma sono tutte concatenate:
difatti la mia vista dei valori corretti con una sequenza di priorità mia personale completa, va rivista in un'ottica di Svizzera SANA.
Sarebbe questa: Libero con limitazione di essere Svizzero (con le varie virtù e difetti), Nazionalismo,Esercito di MILIZIA, Forze dell'ordine NON POLITICIZATE, SVP/UDC al servizio del popolo.
Ti concedo di essere deluso (troppe aspettative).
Io la vedo così: siamo riusciti a dare segnali forti...ma la concretizzazione non sarà per ovvi motivi numeri nostra, ma di altri (in misura minima la Lega, in misura maggiore coloro che sanno far funzionare il cervello e le mani di ogni partito, sinistra compresa).
Vedi la recentissima proposta di Blocher: soldi per un esercito credibile, e diminuire drasticamente le varie spese "sinistre" all'estero, buco nero mangiasoldi principalmente dispersi in azioni che nemmeno da lontano possono essere viste come "solidarietà utile e costruttiva con il mondo", ma finalizzate a fare restare goderecci gli "anti-Svizzera" sinistroidi e a lavare degli errati sensi di colpa che diverse correnti borghesi e religiose si sentono di avere.
P.S.: la spesa in Italia deve essere l'eccezione, non la regola, altrimenti significa per forza che qualche cosa non funziona. Io spendo ogni franco (ne ho veramente pochini) in Svizzera. Tu che ne hai tantini magari qualche pezzo d'artigianato "italo" puoi tranquillamente comperarlo.
Ma l'esperienza mi insegna che il "made in italy"... non aggiungo oltre :wink: :) 8-O :( :roll: :lol: 8) :-? :?: :!: :?: :!:
Condivido molte delle cose che scrivi, ma non vorrei che il tuo motto "”la mia libertà finisce dove inizia la tua” tu lo intenda "la tua libertà finisce dove cominciano le leggi svizzere".
A parte il fatto che io "di soldini" non ne ho molti il P.S. te lo potevi risparmiare :wink:
Per la mancata risposta di Mellini e Lara, beh, io se dico che "farò sapere" FACCIO SAPERE, anche quando magari la risposta è negativa: è una questione di buona educazione.
Questi contatti si rivelano spesso deludenti.
Ma è giusto prenderli e coltivarli.
Prima o poi qualcosa ne esce!
Come ha già scritto il buon Jack, contatti per iniziative (in senso largo)spesso si rivelano deludenti, ma è giusto non demordere: al momento giusto, sotto una qualsiasi forma qualcosa ne esce, anche se molto diversa dalle aspettative iniziali che si avevano ("forma mentis" diversa di ognuno).
Nella fattispecie della mancata risposta, forse sarebbe stato meglio se ti avessero subito detto di no (conoscendo un poco gli impegni plurimi che in un partito che non conferisce nessun vantaggio monetario, anzi...).
Non per difendere Lara e Eros, ma in questi anni (l'ultimo decennio) in ogni campo si è instaurata la moda del: TI FARO' SAPERE (come falsa forma di cortesia) mentre i ritmi della situazione socio-economica e le proprie agende imporrebbero un chiaro NO secco o un chiaro SÌ altrettanto secco e convinto.
Secondo me, in una forma o nell'altra, lo "strapotere" socialista nella scuola pubblica (come dici tu), va combattuto giornalmente dai diversi attori: in primo luogo genitori con le palle, figli che sviluppano un forte senso critico verso i comunist-buonisti-utopici-lassivi. Poi dallo Stato attraverso quei pochi funzionari che si oppongono a certe ideologie. INUTILE ASPETTARSI QUALCOSA DA BERTOLI, CHIARAMENTE :!: :(
Per quanto riguarda la questione "la mia libertà finisce dove inizia la tua" ti chiarisco il mio concetto:
La mia libertà finisce dove iniziano GLI USI E COSTUMI SVIZZERI e il Codice Penale Svizzero...ma NON AUTOMATICAMENTE tutte le leggi, sopratutto quelle norme, paragrafi, disposizioni, limiti e via discorrendo CHE SONO FRUTTO DEL VOLERE DEL POPOLO SINISTROCATTO (attivo e passivo).
E' un concetto fermo il mio, ma che per forza non è assoluto o "totalitarizzante", in quanto ogni totalitarismo è per me ABERRANTE (social-comunismo, religioni, nazi-fascismo, ecc.).
IL tuo post chiarisce bene perché non sono UDC pur condividendo molto cose come ad es. la necessità di una difesa nazionale (sottolineo "nazionale", perché per me la Nazione viene prima dello Stato) CREDIBILE.
Infatti, a differenza di te, io penso che:
LA MIA LIBERTÀ FINISCE DOVE INIZIA LA TUA PROPRIETÀ PRIVATA e non dove iniziano GLI USI E COSTUMI SVIZZERI e il CODICE PENALE SVIZZERO, perché se io mi fermo dove INIZIA LA TUA PROPRIETÀ PRIVATA sono sicuro di rispettare al meglio ogni codice penale, ma se io mi fermo dove iniziano quelli che tu chiami GLI USI E COSTUMI SVIZZERI allora non sono più sicuro di non offendere la tua proprietà privata.
Ti ho già portato molti esempi in merito ma potrei portartene altri.
Infatti ci siamo chiariti. Io ho capito (facilitato dal fatto che ti sei dichiarato liberista) che non puoi essere UDC, e sono contento che te ne rendi pienamente conto, anche se puoi condividere la maggior parte del pensiero UDC.
Ci sono quelli che pensano: eravamo liberali di destra(nel caso e senso di PLRT) e troviamo una nuova casa nell'UDC. Effettivamente un senso meno "di proprietà privata" aleggia nelle nostre fila.
Non c'è niente di male, anzi... sono la forza della democrazia.
Il male inizia con la sinistra, quella che è travestita per avere sembianze democratica...ma i meno sciocchi sanno che i vari cheguevacagà e altri idoli non propriamente esempio buono per questi sinistrocatti, hanno fatto danni irreversibili nelle menti anarco-realsocialista-kommie-utopici. Quando non sono su qualche eco-socio-ego-trip sono semplicemente dei Signor Smith che vivino grazie alla Matrix sociale-statale.
:roll: :roll: :roll:
" Effettivamente un senso meno “di proprietà privata” aleggia nelle nostre fila."
Effettivamente sì .... :lol:
Ricordati però che la violazione della libertà individuale parte sempre dalla violazione della proprietà privata, perché il rispetto della proprietà privata, cioè il rispetto del corpo, dello spirito, dei beni materiali di una persona e del suo diritto al loro libero scambio È LA LIBERTÀ.
Se questo RISPETTO è reciproco nessuno nuoce a nessuno. Se, con mille motivi, tutti "apparentemente" giustificati, si comincia ad incrinarlo la macchina della convivenza civile comincia ad incepparsi.
I socialisti sono i maestri in questo esercizio (concordo con te), ma anche gli altri partiti non scherzano (come detto ti ho già fornito molti esempi in proposito e sono pronto a fornirteli altri).
Per questo a volte mi piace parlare di "socialisti di tutti i partiti".
Io sono convinto che l'anima originaria della Svizzera sia più liberale di quella attuale.
Se l'UDC si batterà per recuperare quest'anima ci troveremo a fianco, spero, nelle future battaglie :wink:
In realtà, siamo già oltre il TI FARO'SAPERE.
Voglio dire: é vero che c'é questo malcostume di non poi più far sapere niente (cosa che m'infastidisce molto, perché se io ti dico "ti farò sapere", significa che per un sì o per un no, mi faccio effettivamente sentire, come promesso.
Ora siamo al punto del SILENZIO, del MURO DI GOMMA, dell'INDIFFERENZA PIU TOTALE.
Parlo chiaramente in generale, non del caso specifico.
Invii comunicati stampa e non ti cagano.
A meno che, non sei amico dell'amico.
In quel caso, danno lo spazio, fanno pubblicità gratuita con mega articoli ad iniziative palesemente commerciali, ecc ecc
Se invece sei una persona comune, puoi aver anche inventato come diventare milionario riciclando le cicche delle sigarette, ma non ti cagano.
Nulla, il silenzio assoluto. Manco una risposta.
Manco un: non ce ne frega un cz.
Uella è nata l'Alleanza. La destra laica si coalizza con quella confessionale (anticlericale se stampa settimanali comunisti) ritrovandosi unita all’assalto della sinistra guevariana. :-? Mi sembra di essere ritornato indietro negli anni. Un po' come i temi delle primarie repubblicane, che altri temi non hanno. :-| Così per poter continuare la festa padrona, pardon, predona. Nel senso degli slogan che fanno successo, seducono gli spiriti buoni. Oppure i distratti. :wink:
Infatti tutti gli uomini non sono uguali.
(Ma alcuni non sono più uguali degli altri). :)
Viva la libertà.
(Alla nostra maniera, ovvio.) :)
I soldi prima di distribuirli bisogna guadagnarli.
(Pensandoci bene... meglio non dividerli). :)
Meno Stato, anzi niente.
(Non "valorizza" le nostre scelte! Se però cambiasse idea...) :wink:
Con una parte "liberal" dell'UDC l'alleanza c'è da tempo. Alla passata edizione di Interlibertarians un giovane esponente UDC di Bienne Mathias Müller è intervenuto con un applaudito intervento sul tema "A pragmatic approach to spread Libertarianism".
Ma c'è anche una parte di UDC, che, secondo me, ha un modo di intendere la libertà individuale non perfettamente messo a fuoco. Volendo usare una fraseologia di marketing l'UDC costituisce comunque "la linea a minor resistenza del mercato" (delle idee) dove cercare di far passare quelle libertarie.
Tralascio di commentare le frasi a lato delle faccine, perché poco incline a iniziare un nuovo batti e ribatti in stile .... P400 :wink:
Dai, che mi piace il batti e ribatti :wink:
Più rigore, più disciplina e pene esemplari per chi trasgredisce.
(Quello che decidiamo noi). :)
Viva la famiglia tradizionale!
(Per la nostra si vedrà... come fece John Ensign ). :)
Ribellarsi sempre.
(Ma possiamo farlo solo noi contro quelli che non sono dei nostri ) :)
Siamo per tutte le religioni anche per quelle laiche.
(Purché sottostiano a quella "Vera"). :)
Dico, mi aspettavo di leggere IL TUO NOME
tra i componenti il Comitato di AreaLiberale.
Non ti hanno invitato? Non ci sei andato?
” Effettivamente un senso meno “di proprietà privata” aleggia nelle nostre fila.”
Aleggia, aleggia... diciamo come il... Gripen? :)
Vedo che mi citi, senza menzione.
aleggia come il Gripen? Spiegati meglio, per piacere.
La mia frase era intesa che l'UDC non è la destra economica, privato ad oltranza, cadreghini come tutto quello che ruota attorno a certi liberali...e pure ai radicali liberi (di nascosto naturalmente.
E nell'acquisto di materiale bellico, IL PLR HA SEMPRE AVUTO GLI INTERESSI FINANZIARI, se ti ricordi un certo produttore di biciclette e sigari che ha fatto una campagna pro F/A-18 da far paura, e sappiamo che il buon Kasperli in tutti gli intrallazzi dei CdA ha sempre navigato bene, come quando vendeva l'argomento pro Hornet del "Look down-shoot down"... radar superati in pochi anni di vita.
Ti anticipo già che sono favorevole al RAFALE.
il Gripen E/F sulla carta, magari vola...ma solo 70 metri, come il nuovo record del mondo di areoplanino di carta.