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Locarno : tra paese e città – Niccolò Salvioni

Locarno ha iniziato ad assumere un ruolo importante quale abitato rurale nell’epoca moderna. Per concentrazione di attività artigianali e commerciali del distretto ha assunto sempre più la funzione di polo centrale, pur senza diritto speciale.
Oggi Locarno si colloca ancora nella difficile situazione tra paese e città: come un adolescente, combattuto tra il desiderio di assumere le responsabilità della vita adulta, confrontandosi con ciò che la circonda, ed il rimanere invece ancora occupato a sviluppare la propria crescita interiore.

Il naufragio del progetto cantonale aggregativo della sponda sinistra della Maggia, può anche essere letto quale manifestazione di sfiducia, nella regione, nelle capacità di guida del Comune, e dunque in un mancato riconoscimento dell’avvenuta evoluzione di Locarno, da paese a città.
Locarno si compone di un tessuto territoriale di una diversità notevole: dalla struttura urbana storica del Centro e Solduno, alle regioni di montagna di Brè e Cardada, quelle pedemontane di Ponte Brolla, collinari di Trinità dei Monti a quelle agricole e industriali del Piano di Magadino, fino ai paesi abitati di Gerra, Isola Martella e Monda di Contone sul Piano.

Pianificare in modo armonico tutte queste zone, confinanti a loro volta con undici altri Comuni, due distretti e con lo specchio di acque internazionali del Lago Maggiore, non è facile.
Attualmente il territorio del Comune è regolato da tre piani regolatori, sette piani particolareggiati e tre norme di attuazione del piano regolatore.
Queste norme hanno epoche diverse e sono diversamente integrate tra di loro e con quelle dei Comuni vicini. Talvolta, poiché quasi antiche, tali norme sono discordanti con le più recenti disposizioni del diritto cantonale o federale.
Vi sono zone del Comune, come Piazza Grande, che non sono neppure –ancora– pianificate. Altri processi pianificatori della città-paese, sono lunghissimi, ed approdano in Consiglio Comunale talvolta quando sono cambiate le premesse politico-economiche alla loro base, oltre che gli stessi Consiglieri comunali o municipali che vi hanno dato avvio, per cui i progetti si ritrovano sovente orfani della forza propulsiva iniziale.

E’ sostanzialmente per questi motivi che il Consiglio comunale di Locarno nello scorso quadriennio ha detto no al – sovradimensionato – progetto di un impianto industriale di biogas nel cuore del Piano di Magadino, al progetto di arredo proposto dal Municipio di Locarno per Piazza Grande senza che la stessa abbia ancora una pianificazione ed al progetto di pianificazione di dettaglio del comparto del macello, enorme e difficilmente realizzabile.
Queste decisioni sono state adottate dal legislativo dopo attenta valutazione dei diversi argomenti scaturiti dalla discussione, durante la quale ognuno ha avuto l’opportunità di esprimere le proprie valutazioni, che hanno condotto a respingere le proposte del municipio.

Locarno ha tutte le caratteristiche e potenzialità per affermarsi come città. Sono solo le piccole dinamiche d’intrigo ed i maldestri tentativi di forzare la volontà politica dei consiglieri (quasi che fossero un gregge belante) che, nell’ultimo quadriennio, hanno talvolta disturbato il corretto, maturo e ponderato emergere del consenso democratico, anche trasversale, in seno al Consiglio comunale.
Da tutti i fronti politici sono giunti consigli da Consiglieri e Consigliere di valore, veri rappresentanti del popolo che, anche con coraggio, hanno saputo opporsi a proposte del Municipio quando queste richiedevano una virata nella giusta direzione per mettere ordine nella gestione del Comune.
E’ auspicabile che i nuovi Consiglieri comunali e Municipali possano forgiare il futuro sviluppo di Locarno. Mai come oggi il timone del polo del principale insediamento svizzero sul Lago Maggiore è stato nelle mani dei suoi cittadini, che possono decidere chi lo giuderà, come città, in un futuro incerto come raramente lo è mai stato.

Niccolò Salvioni
candidato PLR al municipio di Locarno

– pubblicato il 21 marzo 2012 sul quotidiano La Regione,
per gentile concessione dell’autore

Redazione

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  • "Da tutti i fronti politici sono giunti consigli da Consiglieri e Consigliere di valore, veri rappresentanti del popolo che, anche con coraggio, hanno saputo opporsi a proposte del Municipio quando queste richiedevano una virata nella giusta direzione per mettere ordine nella gestione del Comune."

    Non conosco Salvioni e non ho mai avuto modo di leggerlo ... ma questa frase proprio non la capisco:
    se i consiglieri comunali, quali veri rappresentanti del popolo e con coraggio si sono opposti alle proposte del Municipio ... come può essere che queste (proposte... mi par di capire) richiedano una virata .... ecc. ecc.

    Ingarbugliato il discorso... candidato PLR al Municipio??!

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