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Johan Galtung denuncia il controllo dei media da parte degli ebrei

Sul portale norvegese d’informazione humanist.no, il professore universitario Johan Galtung candidato al Premio Nobel Alternativo, denuncia il controllo esercitato dagli ebrei sui media a livello mondiale.

La notizia è stata ripresa e commentata dal sito JssNews.com : “Galtung riprende l’argomento secondo cui il 96% dei media a livello mondiale è nelle mani di sei società ebraiche, i direttori dei gruppi Walt Disney, Time Warner e Viacom sono ebrei, così come lo erano i direttori dei tre grandi canali televisivi ABC, CBS e NBC prima della loro entrata nelle conglobate.
Galtung continua citando una lunga lista di giornali americani, case editrici e società di produzione cinematografica i cui proprietari sono imprenditori ebrei.

Proprietà di ebrei significa controllo ebreo, precisa e al contempo si dice felice della scomparsa quasi totale del discorso antisemita negli Stati Uniti. Anche se, aggiunge, si tratta di un discorso che può riaffiorare con forza in qualsiasi momento, a causa di precisi fattori.

Ad esempio, Galtung sottolinea le critiche indirizzate alla professoressa svedese Ula Tunander, che suggerisce che la data della conquista di Gerusalemme da parte dei Templari, il 22 luglio 1099 e il bombardamento dell’hotel King David a Gerusalemme, il 22 luglio 1948, potrebbe dimostrare che dietro le stragi di Oslo e Utoeya a opera di Anders Breivik, il 22 luglio 2011, vi potrebbe essere il Mossad.
Nel settembre 2011, Galtung aveva sostenuto la tesi di Tunander durante una conferenza all’università di Oslo affermando che la massoneria, di cui Breivik farebbe parte, ha fondamenta ebraiche.”

Redazione

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  • Sembra evidente che i media siano controllati, e lo avevo menzionato in un commento al recente articolo sulle "Banche danesi che hanno rotto i contratti con Moody's". Non mi aspettavo per contro di veder pubblicata così presto l'identità del "peccatore"...
    L'ipotesi espressa da Johan Galtung va in effetti molto probabilmente nella direzione giusta, ma "a naso" ci dev'essere dell'altro dietro le quinte, già soltanto per il fatto che questa risposta sembra troppo semplice. Chissà se Galtung si è posto la questione sulle dimensioni della parte sommersa dell'iceberg, prima di puntargli addosso a tutto vaporre con il suo vascello?

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