La Banca nazionale svizzera costretta a abbassare la soglia con l’euro da 1.20 a 1.15-1.10? Si saprà forse giovedì, quando la BNS farà dichiarazioni sul tasso di riferimento e sulla politica monetaria e finanziaria.
In un interessante articolo apparso sull’edizione odierna del Corriere del Ticino si legge come “le parole della BNS verranno vagliate e pesate con particolare attenzione dai mercati … Oswald Grübel, ex presidente della direzione di UBS, si era detto scettico nei giorni scorsi sulla possibilità della BNS di mantenere lo status quo: “È solo una questione di tempo e di sviluppo della crisi dell’euro – aveva dichiarato sul settimanale Sonntag.
Reiner Eichenberger, economista dell’Università di Friburgo, si era spinto più in là: la BNS potrebbe essere costretta ad abbassare la soglia da 1,20 a 1,15 – 1,10 con l’euro.
… al di là delle dichiarazioni ufficiali, che qualcosa si stia muovendo con il deteriorarsi della crisi europea è già nei fatti. Le riserve di divise della Banca nazionale svizzera, per esempio, hanno registrato un forte aumento in maggio.
A fine mese ammontavano a 303,8 miliardi di franchi, contro 237,6 miliardi a fine aprile: un segnale dell’attivismo della BNS a difesa del cambio.
Sul mercato sono circolate voci di interventi compresi tra 20 e 100 miliardi di franchi per arginare la forza della moneta elvetica.”
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