Sobrietà nelle spese, individuazione delle priorità di intervento e nessuna – se non proprio necessaria – pressione fiscale. Queste le priorità nell’immediato della città di Chiasso.
L’edizione odierna del Corriere del Ticino riporta le considerazioni del sindaco di Chiasso Moreno Colombo in un articolo che analizza il benessere della cittadina di confine : “Sui conti dell’amministrazione comunale pesa, osserva il capo dell’Esecutivo e responsabile del dicastero Finanze – il crollo del gettito delle banche. Dagli istituti di credito incassavamo mediamente 5 milioni di franchi all’anno, oggi si fa fatica ad arrivare a 2.
Questa situazione crea evidentemente difficoltà. Le altre entrate sono in linea col passato, anzi il gettito garantito dalle persone fisiche è in leggero aumento.”
A ridare ossigeno, si legge ancora nell’articolo, agli asfittici introiti fiscali provvedono le imposte alla fonte e alcune persone giuridiche da poco insediatesi a Chiasso.
… Conscio del complesso periodo congiunturale, il Municipio sta già facendo sforzi per contenere le uscite.
“La popolazione deve preoccuparsi se il Comune spende e spande, ma qui non è il caso. I dati del fabbisogno sono inconfutabili – rimarca il sindaco della cittadina additando una voce di bilancio tenuta sotto, seppur di poco, la soglia psicologica dei 30 milioni di franchi.
… Secondo Colombo i sacrifici, almeno nell’immediato, non vanno richiesti alla cittadinanza e alle imprese sotto forma di innalzamento della pressione fiscale … “Oltre alle banche, abbiamo altre ricchezze: oggi (ieri per chi legge, ndr) è stato inaugurato un nuovo servizio della Croce Rossa, in più stanno aprendo numerosi studi medici.
A titolo personale, penso che la popolazione non approverebbe un aumento del moltiplicatore se prima non siamo noi a guardarci in casa. Dobbiamo cercare di spendere meno.”
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Stamattina c’era in giro il pick up con su il dispositivo per la disinfestazione anti zanzare.
Veramente ben fatta, visto che entravano anche nei giardini privati, ecc. Nulla da eccepire.
Erano due operai del comune.
La cosa che mi ha parecchio stupita, é che nessuno dei due, portava mascherine o quant’altro per progeggersi.
Addirittura, quello che aveva in mano l’erogatore, stava pure fumando (su quei prodotti, c’é sempre scritto di non fumare mentre si fanno quei lavori).
Mah… avranno tagliato sulle spese delle mascherine, o solo sui corsi su come proteggersi quando si fanno determinati lavori?
Scherzi a parte: a mio parere il comune dovrebbe sempre informare con una circolare, quando intende fare questo genere di lavori (a me non é arrivato nulla).
Vedere sparso nell’aria qualcosa, che si PRESUME sia appunto un prodotto anti zanzare, ma senza conferma, senza ulteriori info, senza sapere se bisogna chiudere le finestre ecc, … non so… può generare preoccupazioni, che possono essere evitate, con una semplice lettera informativa alla popolazione, prima del trattamento, indicando il giorno che avverrà il trattamento.
Ma come si fa a credere ad un Municpio e ad un consiglio comunale che parla di "spendere meno" quando tutti quelli ancora oggi siedono o in municipio o in consiglio comunale hanno approvato la costruzione di ripari fonici "artistici" dal costo MILIONARIO con spese di manutenzione che arrivano a 100mila franchi annui?(vedere interrogazione parlamentare Quadri-Pantani-Gobbi del 2005)e dopo il casino, sempre MILIONARIO, del corso pedonale smantellato più volte per errori continui?? Ma il Sindaco crede davvero che i Chiassesi sono così stupidi da farsi prendere per i fondelli? Colombo può dire quello che vuole ma la giunta comunale non è più credibile da ANNI! L'unica soluzione? Mandare a casa i sederoni di pietra (sia in municipio che in CC) che siedono da decenni e sono loro stessi responsabili dello sfacelo economico chiassese.
Su alcune cose, posso anche essere d'accordo.
Ma... quel "giunta comunale" rovina tutto.
Um s'é in Svizzera, miga in Italia... :roll:
Vedremo, ci sono ancora un po' di anni per giudicare l'operato del comune. Per ora non posso che dare un giudizio negativo generale, da destra, sinistra e centro.