Sergio Morisoli esprime la sua delusione per i risultati delle elezioni comunali a Lugano, dove il suo partito Arealiberale non ha visto eletto alcun esponente.
Morisoli si esprime sull’edizione odierna del Corriere del Ticino : “La delusione c’è tutta e ci sta tutta – dice – perché è vero che siamo nuovi e siamo partiti un anno fa con l’obiettivo del 2015, però dal momento che abbiamo deciso di fare questa gara ci si aspettava di pescare un po’ di più, in un elettorato liberale-leghista luganese, rispetto a quanto fatto, potendo entrare almeno in Consiglio comunale.
Non ci sono scuse: abbiamo fallito questo obiettivo. Dal profilo politico, invece no: ci siamo fatti conoscere, abbiamo presentato persone valide, però si sa in politica conta sia la politica che l’elezione. Le elezioni le abbiamo fallite.
… Siamo nati come una forza liberale genuina, per portare avanti valori liberali genuini. Dobbiamo osservare molto bene cosa accadrà dopo le elezioni nella Lega, nell’UDC e anche nel PLR. È tutto aperto. Quello che abbiamo seminato non va perso …
… forse per noi è stata una gara nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ci siamo misurati e sappiamo quali sono i nostri limiti. Sarebbe un errore, dopo gli sforzi profusi, buttare via tutto adesso: magari i giochi stanno per cambiare.”
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Sergio, Sergio, come può essere il posto "sbagliato"... Lugano? Vuoi provare a Faido?
Di sbagliato, caro Jack, c'è questo sistema di rappresentanza politica, chiamato "democrazia (partitocratica)", annacquata con un po' di partecipazione popolare diretta, attraverso la quale si può decidere o no, a maggioranza, se ledere o no i diritti fondamentali degli individui, che ci si ostina a ritenere la migliore del mondo e meritevole per questo di essere insegnata nella cosiddetta CIVICA.
Invece la democrazia, così intesa e praticata, è al capolinea perché ha prodotto solo clientele inossidabili, populismo e demagogia.
Quindi il tema di "Quale democrazia?" si debba perseguire si pone come tema ineludibile del momento. La prossima conferenza del RONDÒ CLUB si occuperà proprio di questo.
Mi auguro che AL capisca l'importanza di affrontare di petto questa questione.
MXM
Ceterum censeo BNS (BCE, FED ecc.) delendam esse
Se non ricordo male, udc e area liberale hanno ottenuto in totale (addizionati) trecento voti. Primo: se non ci fosse la corazzata federale, i democen-(tristi) luganesi sarebbero invisibili. E in mutande, lo sono ancor di più. Secondo: se inventi un movimento, un partito, un'area, un’etichetta, lo fai perché accetti la competizione popolare. Quindi: o capisci che sei fuori gioco di tuo, attraverso anche un atto di semplice e necessaria autoverifica, oppure la contesa democratica (che è un fatto di “preferenza” sociale proprio in sintonia con le ideologie neoliberali) te lo impone, elettoralmente parlando. Non è che -personalmente- sia estasiato dal fatto che la cosa possa essere anche umiliante (democraticamente parlando) ma altrettanto semplicemente non tifo per ideologie “filtranti” (come le destre in questione) per poi lamentarmi di non essere compresi dal “sistema”. Quando si perde.