“Gli egiziani sarebbero fortunati se i loro generali avessero la tempra del cileno Augusto Pinochet, che arrivò al potere in pieno caos ma seppe coinvolgere dei riformatori liberali e introdusse una transizione democratica. Se il generale egiziano Abdel Fattah al-Sissi cercherà di ripristinare il regime di Hosni Moubarak, gli toccherà lo stesso destino di Mohamed Morsi.”
L’editoriale, non firmato, sul Wall Street Journal di giovedì 4 luglio afferma che la soluzione per l’Egitto sarebbe un generale simile al dittatore cileno Pinochet, per assicurare al paese una transizione economica e attuare una solida economia liberale.
A rispondere all’anonimo autore ci pensa il giornalista britannico Martin Pengelly, che sul quotidiano The Guardian scrive indignato : “Verosimilmente, il Wall Street Journal pensa che gli egiziani debbano considerarsi fortunati se i loro dissidenti fossero torturati con scariche elettriche, violentati, gettati vivi da aerei in quota oppure – e questo sarebbe il minore dei mali – uccisi. Questo è quel che è successo in Cile dopo il 1973, portando alla morte migliaia di persone e alla tortura decine di migliaia di persone.”
Luca Steinmann, giornalista freelance e docente, collaboratore dall’Italia per il Corriere del Ticino e inviato…
La rubrica specifica Arte - accanto alla già esistente Cultura - è stata creata da…
5 maggio 1821. Una data, la fine di un'epoca, la morte dell'Imperatore, prigioniero del mondo…
Una storia di spie da film, quella della russa Olga Kolobova, vissuta per anni a…
Questa intervista viene pubblicata mentre il Consiglio comunale di Lugano si riunisce in una seduta…
2013 sono passati 10 anni abbondanti Apro questo mio pezzo politico ricordando a tutti che…
This website uses cookies.