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Perchè la scienza respinge l’ipotesi di vita extra terrestre ?

Vita extraterrestre e UFO : la comunità scientifica sembra negare o evitare accuratamente l’argomento, non importa quanto sia forte l’evidenza. Il negazionismo della maggioranza degli scienziati sembra essere una regola non scritta a cui si attengono, un atteggiamento opposto a quello della ricerca scientifica, che necessità di curiosità, onestà intellettuale, assenza di pregiudizio e tanta ricerca.

Un contributo al dibattito viene da Nalin Chandra Wickramasinghe, professore di matematica applicata e astronomia presso il College University di Cardiff, Galles e Eric Davis, fisico della propulsione e ricercatore presso l’Institute for Advanced Studies di Austin.

Nalin Chandra Wickramasinghe è considerato un esperto nell’uso dell’astronomia all’infrarosso, disciplina con cui si studia la materia interstellare : “Il mio coinvolgimento personale in questa in questa materia risale al 1970, quando con il compianto Fred Hoyle stavo indagando la natura della polvere interstellare”
Il ricercatore scoprì che le molecole organiche si stavano accumulando nelle nubi interstellare a ritmo elevato.

Le polveri interstellari, che fino ad allora si pensava fossero composte di ghiaccio e materia inorganica, mostravano complessi polimeri organici di possibile provenienza biologica.
“Queste scoperte sorpresero gli astronomi – commenta Wickramasinghe – Per lungo tempo, la comunità scientifica resistette alle nostre conclusioni, secondo le quali tali molecole possono essere rilevanti per la nascita della vita sulla Terra”.

Hoyle e Wickramasinghe furono i primi ricercatori a ipotizzare una correlazione tra nubi interstellari e vita biologica terrestre, sviluppando la teorie della Panspermia : “Il primo sentore di una censura relativa alla vita extraterrestre lo avemmo quando ipotizzammo che questa correlazione potrebbe esserci anche con altri pianeti del cosmo.
Quando nel 1982 presentammo un progetto di ricerca per verificare le nostre ipotesi, venne rifiutato e considerato privo di valore scientifico.”
Anche quando fu fatta la scoperta inattesa che le comete contenessero materia organica, la loro teoria della Panspermia fu decretata tabù da tutte le riviste e le istituzioni scientifiche.

Un altro episodio emblematico avvenne qualche anno dopo. Richard Hoover, un astrobiologo della NASA, tra il 1997 e il 2011 ha eseguito delle nuove analisi sul meteorite Murchison, caduto in Australia nel 1969.

“Utilizzando la tecnologia a disposizione, nell’ultimo studio pubblicato nel 2011, Hoover conclude che il meteorite contiene fossili microbici in grande quantità – racconta Wickramasinghe – Il furore con cui è stata accolta questa pubblicazione e la condanna di riviste come Science e dei capi della NASA, dimostra che le tattiche precedenti di insabbiamento sono state sostituite da sproloqui stridenti e insulti personali.
Se fossimo vissuti nel Medioevo, non vi è dubbio che Hoover e io avremmo fatto una brutta fine.”

Hoover è stato licenziato dalla NASA pochi mesi dopo la sua pubblicazione. Aveva lavorato per l’agenzia spaziale americana per 45 anni.

Eric Davis, impegnato nella ricerca di nuovi sistemi di propulsione interstellare, sostiene che “gli UFO sono fenomeni reali. Sono oggetti artificiali sotto controllo intelligente. Sono sicuramente il risultato di una tecnologia estremamente avanzata.”

Davis spera che i suoi studi di fisica sulla propulsione un giorno possano permettere all’uomo di spostarsi nel cosmo allo stesso modo ed è consapevole che nessuno scienziato è attualmente disponibile a discutere del tema UFO.

“Si sbagliano. Sono ingenui, ostinati, gretti, impauriti e timorosi. Sembra che UFO sia una parolaccia e un argomento proibito. La scienza richiede invece una mente aperta. Non bisognerebbe ridere delle persone, ma mostrare loro rispetto.
Gli scienziati hanno bisogno di tornare a utilizzare il metodo scientifico per capire cose sconosciute e insolite. Il soggetto UFO è uno di queste.
Ci sono molti scienziati che sono a conoscenza di elementi oggettivi e dati reali, ma non usciranno mai allo scoperto per pubblicare i loro studi, perché temono la derisione dei loro colleghi. L’impatto sulla loro carriera potrebbe essere dannoso.
Nessun ente è disponibile a finanziare la ricerca. Il fatto che oggetti sconosciuti stiano volando attorno al nostro pianeta non è considerato un argomento per la scienza. La National Science Foundation non accetta il tema UFO come oggetto di uno studio scientifico.”

(Nexusedizioni.it)

Redazione

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  • Paura dell'ignoto? Oppure paura che si scopra qualcosa che non si vuole far sapere?
    Come al solito viviamo in mondo costruito in base a ciò che sappiamo, finché ci sarà qualcuno che nasconderà o ignorerà una parte di esso non potremo mai conoscere la realtà.
    La questione più scandalosa è che proprio all'interno della scienza ci sia questa diffamazione, questo silenzio, questa paura di sapere, paura di chiedere, paura di ipotizzare, questa mancanza di libertà di pensiero.
    Siamo dinnanzi a uno dei temi più caldi della storia umana e come lo trattiamo? Come stiamo trattando gli scienziati che si occupano di studiarlo?
    Proprio come nel medioevo facevamo con le streghe, come abbiamo fatto in seguito con gli scienziati come Galileo. Quanti ancora devono diventare martiri?
    Per finire si tratta solo di un rallentamento, di un dolore temporaneo da sopportare, perché col tempo, tutte le verità verranno a galla e nulla si potrà nascondere in eterno.

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