Il fondo istituito dalla Banca nazionale svizzera per gestire gli attivi tossici di UBS risalenti alla crisi finanziaria del 2008, è stato riacquistato dalla banca per circa 3.8 miliardi di dollari.
Giovedì UBS ha firmato un contratto in vista del riacquisto del fondo di stabilizzazione (StabFund) alla Banca nazionale svizzera. Il prezzo dell’acquisizione del fondo, che riunisce gli attivi tossici della banca derivanti dalla crisi dei subprime nel 2008, è di 3.762 miliardi di dollari.
La notizia era attesa dal 16 agosto, da quando la BNS aveva indicato che niente si opponeva al riacquisto, da parte di UBS, di una parte dei capitali del fondo di stabilizzazione, nella misura in cui questo aveva rimborsato l’integralità del prestito consentito dall’istituto di emissione.
La BNS aveva creato questa struttura nell’ottobre 2008, in piena crisi dei subprime americani e dopo il fallimento della banca americana Lehman Brothers, per accogliere gli attivi immateriali che minacciavano di portare UBS al fallimento. Lo StabFund aveva ripreso attivi immateriali di UBS per 38.7 miliardi di dollari.
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