La ripresa dell’economia mondiale, dopo il crollo del 2008, sarà molto debole anche il prossimo anno.
Il Fondo monetario internazionale prevede una crescita del Pil mondiale di 3,6% dopo i precedenti 2,9%.
Le previsioni per i paesi emergenti o in via di sviluppo sono riviste al ribasso. Le stime dell’Ocse sono diventate molto prudenti (2013: +1,2% e 2014: +2,3%).
La ripresa viene qualificata di “estremamente fragile e l’Ocse si aspetta “eventi virulenti” nei paesi emergenti.
Per quanto riguarda il mercato monetario e le divise, le principali banche centrali continueranno le politiche monetarie ultra-espansive almeno.
Anche se negli Stati Uniti dovesse esserci una riduzione del Quantitative easing (attualmente viene stampata ogni mese nuova moneta per 85 miliardi di dollari), i tassi d’interesse del mercato monetario rimarranno a 0%.
Nuove turbolenze sono da attendersi sul mercato dei cambi. La stabilità dell’euro verrà messa alla prova anche il prossimo anno. Secondo diversi economisti, il 2014 potrebbe concretamente vedere il crash del dollaro.
Di fronte al dissesto della moneta cartacea, il corso dei metalli preziosi avvierà una nuova fase di rialzo.
Non è prevista alcuna riduzione del debito pubblico. Negli Stati Uniti il debito nazionale salirà a oltre 20’000 miliardi di dollari.
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