A seguito delle sanzioni del governo di Washington su personalità e istituzioni russe, nei primi tre mesi dell’anno il colosso bancario americano Citigroup ha ridotto l’esposizione verso i mercati russi del 9%, a 9,4 miliardi di dollari.
La banca JP Morgan ha operato una riduzione del 13%, a 4,7 miliardi di dollari, mentre Bank of America Merrill Lynch ha tagliato la sua esposizione verso il paese del 22%, a 5,2 miliardi.
Inoltre, se Mosca impedirà lo svolgimento delle elezioni presidenziali in Ucraina, previste in maggio, gli Stati Uniti e la Germania sono pronti a imporre nuove sanzioni, colpendo precisi settori economici.
Citigroup ha precisato che la crisi ucraina non ha avuto effetti materiali sui suoi risultati, ma che “futuri sviluppi, inclusa l’imposizione di ogni sanzione aggiuntiva contro entità, attività di business, individui russi, potrebbe avere un impatto negativo sul business”.
Bank of America ha parlato della possibilità di un’ulteriore escalation di tensioni geopolitiche, di sanzioni più pesanti contro gli interessi russi e di possibili ritorsioni dalla Russia.
(Fonte : Wall Street Italia.com)
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