Pubblichiamo questa presa di posizione del PS come documento. La “nuova scandalosa disavventura” – della quale al momento si sa solo quel poco che è trapelato dal Ministero Pubblico – innesca una richiesta di dimissioni rivolta al presidente Pelli. È del tutto normale che in simili situazioni la politica colga la palla al balzo per cercare di trarne qualche vantaggio.
Un testo come questo mette in luce immediatamente tutti i limiti del “garantismo”, troppo spesso a geometria variabile. Lo “scandalo”, che giace ancora sulla scrivania della procuratrice, è già dato per oro colato e le dimissioni del capo reclamate “a gran voce”… (fdm)
BancaStato è di nuovo nella bufera, stavolta per una questione di appalti nei servizi dell’istituto di credito. Noi abbiamo fiducia nella magistratura, che saprà far chiarezza e precisare le responsabilità individuali delle persone indagate. Ma non possiamo non rilevare con sconcerto che proprio la banca che amministra i soldi di tutti noi incorre ogni tre per due in scandali, dubbi, sospetti. Proprio le persone che dovrebbero godere della massima fiducia da parte dei cittadini, perché preposte a un incarico delicatissimo, e che quindi dovrebbero agire con la massima cautela e una trasparenza cristallina si trovano invece coinvolte in vicende non chiare, che gettano ombre inquietanti sul loro operato. Appare quindi indispensabile procedere a una loro sospensione fino al termine dell’istruttoria.
A sorvegliare l’agire di BancaStato e dei suoi funzionari dovrebbe essere il Consiglio di Amministrazione. Ma che fa? Che fa il suo presidente, che fino a ieri si trincerava nel silenzio? Un presidente che già in altre occasioni ha dimostrato di non avere in mano la situazione e che a fronte di questa nuova scandalosa disavventura dovrebbe trarre le conclusioni che si impongono: mettere a disposizione il proprio mandato.
Partito Socialista
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Anch'io ho fatto parte per anni della sottocomissione (5 membri ai miei tempi, adesso non so) della Comissione della Gestione incaricata del "controllo" sulla Banca di Stato. Una sottocomissione che non controllava niente, e dall'arrivo di Pelli ancora meno, per totale assenza di informazioni adeguate.
Dallo scritto di Savoia vedo che niente è cambiato. Forse bisognerà cambiare quelli che hanno l'obbligo morale e legale di informare e non lo fanno.