Categories: Democrazia attiva

Expo 2015 – Il gruppo leghista in Gran Consiglio dice no al governo che offre un grosso sconto

E i due ministri, che fanno?
“Procedura scandalosa”

COMUNICATO UFFICIALE

Il gruppo in Gran Consiglio della Lega dei Ticinesi prende atto che il Consiglio di Stato, nonostante abbia più volte parlato di “processo democratico referendario” sembra voler continuare sulla strada per l’instaurazione di una prassi senza precedenti che fa strame appunto del “processo democratico referendario”. Infatti, davanti ad una riuscita referendaria senza precedenti, il Governo sembra voler implementare una procedura che definire scandalosa, per il mancato rispetto della volontà dei firmatari del referendum, che ricordiamo sono oltre 12’000, è un eufemismo. Il gruppo parlamentare, dopo aver ribadito come il messaggio sia sempre stato considerato da parte nostra come “fumoso” e in ritardo e seguito da un esame parlamentare a senso unico, dichiara già sin d’ora come inaccettabile la proposta governativa e la rimanda con fermezza al mittente.

È utile ricordare come il nostro gruppo aveva pure offerto, in sede parlamentare, una via d’uscita da gentiluomini, proponendo cioè di dimezzare il credito. Senza però ottenere alcun riscontro, con la scusa che non si poteva ridimensionare la somma. Lascia quindi sbigottiti che a fronte della riuscita della nostra raccolta firme, improvvisamente il Governo dica che il credito che prima non poteva essere ridimensionato, può ora tranquillamente venir dimezzato. Il referendum della Lega, come detto, ha raccolto quasi il doppio delle firme necessarie, sicché su questo referendum si andrà a votare e deciderà il popolo. Se i cittadini ticinesi diranno no, come speriamo, è evidente che non si sgancerà nemmeno un franco per Expo2015.

Gruppo parlamentare della Lega dei Ticinesi

(fdm) La posizione dell’esecutivo è in questo frangente debolissima e l’ultima mossa, maldestra, facilmente interpretabile come un segnale di panico. I referendisti, con il coltello saldamente impugnato dalla parte del manico, ostentano una ben calibrata “spietatezza”.

Quanto a Gobbi e Zali… non si capisce bene a quale partito appartengano. Una possibile contromossa per le lacere truppe che tengono il forte (senza garanzia): accusare la Lega di doppiezza.

ADDENDUM. Il brillante Savoia, su LiberaTV, trova parole centrate e incisive: “Eravamo abituati al fatto che i governi ignorino il voto del popolo DOPO che è avvenuto. Adesso il Consiglio di Stato ci dà una grande novità: ignorare il voto del popolo ancora PRIMA che sia stato espresso. Si tratta di un ‘novum’ tragico e scandaloso.”

Sergio, il punto è… che loro non ignorano un bel nulla. Sei bravo ma… non è come sparare sulla Croce Rossa? 


Relatore

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