Categories: EsteroPrimo piano

Svolta nella crisi ucraina ? Barack Obama volta le spalle al governo di Kiev

Il 24 settembre, il giornalista ed ex diplomatico indiano M. K. Bhadrakumar ha pubblicato nel blog Indian Punchline un interessante articolo sui rapporti fra gli Stati Uniti e l’Ucraina. Se quanto scrive fosse confermato, e solitamente Bhadrakumar è ben informato, si tratterebbe di una notizia di grande importanza.

Il presidente americano Barack Obama, che da mesi presenta la Russia come la seconda minaccia esistenziale alla pace nel mondo, starebbe facendo marcia indietro. Avrebbe deciso di non più sostenere il governo di Kiev e il presidente ucraino Porochenko nella lotta contro la Russia.

Martedì 23 settembre a Washington, durante una riunione congiunta, Barack Obama avrebbe dichiarato che raccomanda al presidente ucraino di ristabilire buone relazioni con la Russia, sia sul piano economico che su quello diplomatico.
Per rendere meno amara la pillola, Obama avrebbe promesso a Porochenko il versamento di 50 milioni di dollari per far fronte al debito del paese (che secondo le stime al ribasso è di almeno 55 miliardi di dollari).

Secondo l’articolo di M. K. Bhadrakumar, questa virata sarebbe stata preparata da qualche settimana da discussioni fra Obama e i suoi alleati europei.
L’Unione europea non vedeva di buon occhio la prospettiva di un’unione economica con l’Ucraina, un paese debole e in guerra, e l’aveva rinviata al 2015. Inoltre l’UE non voleva essere obbligata dagli Stati Uniti a entrare in guerra con la Russia. Senza dimenticare le difficoltà commerciali che alcuni suoi Stati membri stanno vivendo a causa delle sanzioni contro la Russia (vedi correlati).

Perchè, almeno momentaneamente, Obama rinuncerebbe ad abbattere la Russia attraverso l’Ucraina, allorchè per mesi ha consacrato tanti sforzi per raggiungere questo obiettivo?
Lo scopo del presidente – Premio Nobel per la Pace nel 2009 – è quello di potersi consacrare meglio alla guerra che ha dichiarato allo Stato islamico e soprattutto per ottenere il sostegno della Russia in questa guerra, non fosse altro che per legittimarla.

E’ vero che lo Stato islamico è una minaccia ben più seria della Russia, perchè riguarda le relazioni degli Stati Uniti con i paesi petroliferi del Golfo persico e in generale gli interessi americani in Medio Oriente.
In questa guerra il sostegno attivo della Russia sarebbe utile.

(Fonte : fr.sott.net)

Redazione

View Comments

  • ...Allora credo che le cose marciano cosi:

    Al principio del 2014 Obama voleva entrare in Siria e Vladimiro l' ha impedito.
    Curiosamente in questa settimana USA hanno bombardato Siria senza che Russia s'intromettesse e credo appunto che a cambio Obama ritira le palle dall'Ucrania.
    Adesso, la musica smette di suonare e la UE rimane senza sedia e questo dopo aver svegliato il gigante russo.

    FESSI EUROPEI CI SIETE CASCATI IN PIENO !!!

    Si vedeva da lontano che era tutto Hollywood, il petrolio scende di prezzo al posto di aumentare in vista di conflitti, come pure i metalli preziosi (oro, argento, platino e palladio) restano tranquilli .
    ...Peró i 62,000 frontalieri sono una realtá.

    Buona domenica.

Recent Posts

Sanità per tutti, tra sostenibilità ed equità: a Roma un workshop internazionale della Pontificia Accademia per la Vita

Assembly 2026: Healthcare for All Dal 16 al 17 febbraio 2026, Roma diventerà il centro…

15 ore ago

Operazione Grimm: Ragazzini addestrati online per uccidere. Dal Medioriente la rete che manipola i giovani in Svezia ( e non solo)

L’Operazione Grimm della polizia Svedese ha scoperchiato qualcosa che va oltre la cronaca nera e…

16 ore ago

Bulgaria, cade il governo Zhelyazkov: proteste di massa e sfiducia popolare aprono una nuova fase politica

La Bulgaria è entrata in una fase di profonda incertezza politica dopo l’annuncio delle dimissioni…

16 ore ago

Minsk libera 123 prigionieri politici: tra loro il Nobel per la Pace Ales Bialiatski e l’oppositrice Maria Kolesnikova

Un segnale inatteso arriva da Minsk, dove le autorità bielorusse hanno annunciato la liberazione di…

16 ore ago

12 dicembre 1969: l’attentato, Pinelli, Valpreda, chi fu ?

Milano, 12 dicembre 1969.È un venerdì pomeriggio freddo, umido, e la città brulica del traffico…

1 giorno ago

This website uses cookies.