Questa persona a quanto abbiamo sentito, ha contratto matrimonio con una nostra connazionale e dopo l’espulsione verso il Marocco, suo paese d’origine, ha raggiunto la consorte in Ticino. Da qui continua la sua opera di sostegno attraverso il web e ora in TV allo Stato islamico. “Sono a favore del califfato come mussulmano” ha detto tra le altre cose nell’intervista. In studio anche l’imam di Lugano che non ha fugato i dubbi sulla reale posizione che i mussulmani da lui rappresentati hanno sul tema del terrorismo islamico. Pertanto chiediamo alle istituzioni:
Come è possibile che un cittadino marocchino espulso da un paese UE per reati contro la sicurezza dello stato possa tranquillamente ottenere un permesso di dimora nel nostro Cantone? Come è stata trattata la sua pratica? Che lavoro svolge questa persona? È monitorata la sua eventuale attività lavorativa? E ancora, può la televisione quale servizio pubblico permettersi di dare la parola a un personaggio che dichiara le sue simpatie per lo stato islamico?
Restiamo in attesa come tanti cittadini di risposte.
per Generazione giovani PPD, Gianluca Padlina, presidente
Charles J. Hall, fisico americano esperto di questioni strategiche, militari e nucleari, dispone di un'autorizzazione…
Nello stupendo racconto "Ligeia", che Poe giudicava fosse il suo capolavoro - mentre la critica…
Questo articolo è stato pubblicato il 28 luglio 2015. Nel titolo si legge il numero…
2022 Nel 2014 un giornalista italiano di 31 anni, Andrea Rocchelli, fu ucciso in Ucraina…
di Tito Tettamanti Ogni consesso umano per funzionare necessita di tre cose: delle regole (le…
Nel 2007 nove documenti inediti emersero dal Dipartimento Registri e Archivi del Fsb (ex Kgb)…
This website uses cookies.