Recentissimo esempio è la modifica dell’articolo costituzionale in votazione la prossima settimana riguardante la diagnosi preimpianto. Ammantato di progresso scientifico, tecnologia al servizio della maternità responsabile, dell’amore genitoriale e quant’altro, di fatto, chiamato con il suo nome, è il conferimento di onnipotenza al business già miliardario della medicina riproduttiva, il permesso di sfruttare in modo sfrenato ed indecente il legittimo desiderio di diventare genitori. È il permesso costituzionale di fabbricare un elevato numero embrioni a cui la Natura ed il buonsenso porrebbero il veto, di uccidere quelli “imperfetti” in base alle ovvie tare genetiche e di congelare quelli “avanzati” e ritenuti idonei nel caso potessero tornare utili.
Votare no alla modifica dell’articolo costituzionale non è paura del bambini in provetta, come vanno proclamando Alain Berset e soci, ma rispetto per la vita e capacità di opporsi in modo informato e responsabile all’attacco della nostra stessa dignità di esseri umani. Conservare embrioni nel congelatore non è progresso scientifico, non è un aiuto alla maternità responsabile, si chiama riduzione dell’essere umano ad animale soggetto a selezione, logica dell’interesse economico sfacciato e perverso, inganno, immoralità.
Alessandra Noseda
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